Newsletter Gennaio 2021
Abbiamo dovuto, ahimè, stoppare altre richieste di iscrizioni! Il Covid-19 penso ha indotto i genitori, dopo che dal 16 marzo 2020 sino a fine anno i loro figli sono rimasti a casa, ad iniziare un percorso formativo ed educativo più responsabile. Il Tabasamu Primary School, evidentemente è riconosciuto come una buona scuola. È diventato un organismo polifunzionale, peraltro, ma i costi di gestione sono aumentati, proprio per i molteplici servizi solidali offerti. Per cui chiediamo ai genitori una modesta partecipazione collaborativa simbolica (tranne gli orfani e i casi disperati): le uniformi verdi a quadretti sono a loro carico, inoltre una quota annuale, a chi può permettersela, variabile in base alle possibilità (fino a un max di € 12/anno/bimbo). È un tentativo di iniziare una partecipazione consapevole della popolazione ai nostri sforzi, che ci auguriamo aderiscano. Staremo a vedere nel corso dell’anno….
Domenica 20 dicembre alle ore 20,40 è nata alla nostra maternità una bimba dal peso di kg. 2,20 a cui la mamma ha dato il nome Zawadi Daniel. Complimenti alla madre! E il giorno dopo ….
Lunedì 21 dicembre è nata una bimba dal nome PRISCAR MAPENZI JUMANNE di kg. 2,9. Congratulazioni!
Giovedì 24 dicembre alle 6,14 a.m. è nato un bimbo di 2,5 kg. dal nome Kevin Ziro Wanje.
Lunedì 28 dicembre è stato comunicato il nuovo VESCOVO della DIOCESI DI MALINDI che ufficialmente inizierà il 19 marzo 2021. Si chiama Rev. Msgr. WILYBARD LAGHO ed è un Keniano.
Il Santo Padre ha nominato Vescovo della diocesi di Malindi, Kenya, il Reverendo Mons. Wilybard Lagho, del clero di Mombasa, finora vicario generale della stessa arcidiocesi metropolitana. Mons. Wilybard Lagho è nato il 23 marzo 1958 a Taita-Taveta, nell'arcidiocesi metropolitana di Mombasa. Ha studiato filosofia presso il Seminario maggiore Saint Augustine di Mabanga, diocesi di Bungoma, negli anni 1980-1982, e teologia presso il Seminario maggiore Saint Thomas Aquinas di Nairobi dal 1982 al 1986. È stato ordinato sacerdote il 25 aprile 1997 e incardinato a l'arcidiocesi metropolitana di Mombasa. Successivamente ha ricoperto i seguenti incarichi: vicario parrocchiale (1987-1988), parroco della parrocchia San Michele a Giriama, parrocchia Cristo Re a Miritini e direttore diocesano della pastorale giovanile e vocazionale (1988-1990), rettore e insegnante presso il Seminario minore di Santa Maria a Kwale (1990-1992). Ha poi conseguito la Laurea Magistrale in Studi Religiosi presso l'Università Cattolica dell'Africa Orientale (CUEA) a Nairobi (1992-1994) e la Licenza in Studi Arabi e Islamici al Cairo e presso il PISAI di Roma (1994-1998). Ha servito come vicario parrocchiale (1998-1999), insegnante e formatore presso il seminario senior Saint Matthias Mulumba a Tindinyo (2000-2002), insegnante e rettore del seminario senior Augustine a Mabanga (2002-2006), direttore dell'ufficio diocesano per Educazione cattolica e parroco di Nostra Signora di Fatima a Kongowea (2006-2008); e dal 2008 ad oggi vicario generale dell'arcidiocesi di Mombasa. Dal 2011 mons. Lagho è stato presidente dell'Associazione Coast Interfaith Council of Clerics (CICC) ed è il capo diocesano della Commissione per il dialogo interreligioso. È stato anche Consultore del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (2008-2014) e consulente di DANMISSION - Associazione Missionaria della Chiesa Evangelica Luterana di Danimarca (2015-2016).
Martedì 29 dicembre Philip ha fatto l’ultima penicillina. Prevedo che a febbraio lo riporteremo di nuovo al dottore dello Star Hospital per una visita di controllo.
Martedì 29 dicembre le ultime vaccinazioni dell’anno 2020. Stavolta sono arrivati pure due gemellini:
Giovedì 31 dicembre acquisto di medicinali e materiale per la maternità. Il nostro Dr. John ha sempre la coda di pazienti!
VENERDI 01.01.21 alle ore 01.11 a.m. è nato VICTON MWAMBIRE KENGA: il 1° BIMBO dell’anno 2021:
01.01.21 Giornata mondiale della pace, giunta alla 54° edizione, è l’occasione che la Chiesa Cattolica celebra ogni primo dell’anno dedicandola alla preghiera e alle riflessioni sullo stato di cose nel mondo per un futuro che conduca verso la pace universale. Il primo Papa a dedicare un’omelia al tema, e quindi a istituire la ricorrenza, fu Paolo VI nel 1968. Da allora in poi, i vari pontefici che si sono avvicendati sul soglio Vaticano, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI e papa Francesco, hanno dedicato il Capodanno alle tematiche di politica internazionale, tentando sempre di promuovere un messaggio di fratellanza e comunità volto a ristabilire l’equilibrio tra tutti i popoli della terra. Per il 2021, papa Francesco ha scelto La cultura della cura come percorso di pace.
SIDI LAVORA ALACREMENTE PER AVERE IN TOTALE 500 MASCHERINE lavabili (di cui 100 donate dallo Staff della Fondazione Rockefeller – Bellagio Center) PER L’APERTURA DELLA SCUOLA:
Lunedì 04 Gennaio APERTURA UFFICIALE DELLA SCUOLA! L’annata scolastica 2020 terminerà a fine marzo 2021, poi partirà a metà aprile l’anno scolastico 2021 che avrà meno pause e potrà terminare a dicembre.
Martedì 05 Gennaio è partito il servizio del pulmino TABASAMU CENTRE AND SCHOOL: le corse riguardano gli studenti provenienti da Misufini e Marikebuni, poi da Sossoni, Magarini e Shaurimayo. Il driver si chiama Furaha. Il mezzo è costato molto, il doppio del previsto iniziale, ma siamo felici per il servizio offerto, richiesto e apprezzato dalle famiglie dei nostri studenti lontani. Grazie allo Staff della Fondazione Rockefeller-Bellagio Center che ci ha sostenuto con la donazione, pur con l’incremento dei costi. Il valore del veicolo è di € 10.500.- completamente rinnovato, con l’ottenimento della certificazione di N.T.S.A. per il trasporto di bambini e adulti per un totale di 14 posti.
All’arrivo del veicolo, gli alunni e le maestre mi hanno accolto con applausi e canti, venendomi incontro di corsa
L’assembramento attorno al mezzo e a dx la benedizione di Father Samuel con frasca e acqua benedetta
Nonostante le raccomandazioni, quando gli studenti arrivano o partono, tengono in tasca la mascherina, non la indossano. Questa viene usata in classe nel corso delle lezioni, ma negli intervalli (in cui giocano) e nella pausa pranzo, la tengono sotto il mento o in tasca. Neanche a casa loro e neppure i genitori e qualunque adulto delle zone rurali, non la mette. Il distanziamento sociale non viene rispettato, se non in classe, ove possibile. Vivendo sempre all’aperto, immersi nella natura e con alte temperature, il virus in Africa subsahariana non ha mietuto vittime o numero di casi, come in altre parti del mondo. Inoltre nelle zone rurali e boschive, dove siamo noi, non c’è scambio sociale di persone provenienti da altri luoghi, pertanto a Kaembeni il Covid-19 non si è ancora manifestato ad oggi. Ad ogni modo le regole vanno rispettate! Ma qui non è facile, soprattutto perché il virus è invisibile e peraltro non manifestato nelle zone isolate come la nostra, a cui si aggiungano aspetti sociali tipici del luogo: senso di libertà assoluto (con assenza di regole) e forte individualismo con cui si vive. In ogni caso prima delle ore 8,00, all’ingresso del compound, il nostro askari diurno (Hellen) controlla la misurazione della temperatura sia agli alunni che ai maestri, personale tutto e visitatori. Poi gli studenti lavano le mani con sapone nei punti precostituiti prima di entrare in classe, indossando le mascherine. Prima del lunch e dopo di esso, ancora lavaggio mani.
SOPRA: a sx pazienti disinfettano le mani prima della visita e a dx fila dei bimbi per lavarsi le mani aiutati dalle maestre. Il distanziamento sociale, soprattutto ai più piccoli, non si riesce a far rispettare, non è capito, né accettato
Sotto a destra vedete come avviene il colloquio del Preside Habel, nel suo ufficio, con uno studente per una richiesta specifica e a sx vedete la classe 5 del Vice Preside Edward nel corso di una lezione (foto fatta a sorpresa): complimenti!
Gli Studenti sono aumentati di quasi 200 unità rispetto all’anno scorso. Tra loro abbiamo sempre le due bambine down: VERONICA e HARUSI, che Vi salutano e Vi mandano, vergognandosi, un bacio affettuoso:
Mercoledì 06 abbiamo accettato 3 bambini: BEATRICE (si pronuncia Bitris) in Class 1, STEVEN e JOHN alla scuola materna. Il loro è un caso incredibile, sconvolgente: la madre, con problemi psichici, ha dato alla luce 5 bimbi (di cui 3 in età scolare), ognuno da un padre diverso, non conosciuto. In pratica la donna, che vive con la madre (nonna dei bimbi) e la sorella, che provvedono al sostentamento dei bimbi, quando avverte la necessità, di notte si allontana dal nucleo familiare e si rende disponibile a rapporti occasionali con uomini che incontra. È un caso disperato, anche perché dalla visita col nostro dr. John è emerso che non accetta medicine (le butta e non le assume), figuriamoci le iniezioni. Se forzata può andare in escandescenza e diventare pericolosa per l’incolumità di chi ci sta intorno. È chiaro che deve essere ricoverata in un centro specifico, che si trova a Mombasa: il problema è come portarla, perché rifiuta ogni tipo di collaborazione.
Anche NICOLE non vedeva l’ora di ritornare al Tabasamu Centre: mi è venuta incontro correndo, aggrappandosi ai miei pantaloni e gridando con gioia: CLAUDIOOOO. Ora ha 3 anni e mezzo ed è sempre più sveglia e furba… sotto con Sidi:
La nuova baby class: 41 nuovi bimbi tra i 2 e i 3 anni (trasferiti nel punto accoglienza) e mentre giocano con altri:
Il nostro fisioterapista Andrew ha aggiunto due altri bimbi (oltre a Loyce, Sackina e Bryan) con problemi neurologici; si chiamano FAITH (si pronuncia fet – foto a sx) e LAVENA, mentre Sackina migliora, ben nutrita e ben seguita dalla madre (dobbiamo dire che è stata la prima ad iniziare i trattamenti nel sett. 2018 con la fisioterapista italiana Oriana). Purtroppo Loyce (foto a dx) ha problemi seri: quasi tutto quello che mangia, vomita. Ci vuole un dottore specialista (pediatric physician and nutritionist) e trovare specialisti qui non è facile.
Sopra a sx SACKINA (con la madre), contenta nella nuova speciale sedia fisioterapica donata dal benefattore Paolo e a dx la stessa sedia, in un altro orario, usata dall’altra nuova paziente LAVENA.
Il nostro dr. John è sempre molto impegnato: oltre a far nascere bimbi al reparto maternità, fare test clinici al laboratorio, fare visite, prescrivere e dare medicine, seguire le vaccinazioni, deve seguire i casi di pronto soccorso che si presentano all’improvviso. Le foto sotto riguardano il caso dell’11 gennaio: un operaio si è tagliato la testa con una lastra ondulata di ferro zincato per coperture: 12 punti di sutura, flebo e ricovero nella camera di soccorso.
Il 30 gennaio è l’ultimo giorno che lavora per noi. Non a causa del superlavoro, ma dalla necessità di progredire nelle esperienze professionali e ricoprire nuovi impegni più importanti e dunque fare carriera. Infatti si sposterà in un ospedale per seguire le nascite che necessitano di intervento chirurgico. Partire a lavorare nelle zone rurali è l’inizio di un cammino professionale per acquisire esperienza che ogni dottore in Kenya svolge, per poi aspirare di andare in città, magari con incarichi nella Contea… a lui, S.K.O. e il Tabasamu Centre augurano un futuro felice. Sono dispiaciuto che se ne vada, perdiamo un bravo collaboratore. Il collega dr. Isaac, che è con noi dal 22.01 con una settimana di compresenza per gestire il cambio, lo sostituisce: si è già dimostrato all’altezza, infatti come vedrete più avanti è stato lui a far nascere i due gemelli e la bimba il 27.01.
Mercoledì 06 abbiamo ricoverato Kanze all’Ospedale privato di Kijanaheri per due giorni, ma dimessa, dopo solo tre giorni abbiamo dovuto accompagnarla alla visita cardiologica a Malindi, con successivo ricovero al Towfiq Hospital di Malindi, ove il 20 (poche ore prima in cui l’ospedale ci ha chiesto di pagare il conto), è spirata.
Venerdì 08 abbiamo ricevuto una donazione da Sarah dal Belgio che ci ha coperto l’acquisto del food per un mese: grazie per aver ripreso ad aiutarci dopo il lungo periodo della pandemia del 2020 e grazie per non averci dimenticato.
Sabato 09 lo School Van, come ogni sabato, non lavora per la scuola: è stato chiesto da alcune persone della Comunità di Kaembeni. Anche Lunedì 11 lo School Van è stato usato per portare Kanze a Malindi per una visita cardiologica e successivamente ricoverata al Tawfiq Hospital. Inoltre lo usiamo per andare a prendere il cibo fresco (patate, cavolfiori, cipolle, pomodori,…) a Gongoni, mentre io con la Toyota Noah a Malindi acquisto fagioli, riso, mais, wimbi,… Sono solo alcuni esempi. Il nuovo veicolo viene continuamente richiesto. A chi ci chiede un servizio di trasporto extra (cioè al di fuori del trasporto bimbi e casi urgenti di sanità), chiediamo di partecipare alle spese del carburante.
Lunedì 11 è iniziata la distribuzione del pranzo a tutti i 650 bambini e la colazione ai 198 della scuola materna:
Mentre le colazioni (vedete foto sotto) vengono distribuite alle cinque classi della scuola materna, date classe per classe, partendo dalla baby class in su. Sono costituite da porridge con wimbi (cereale sorgo), latte e zucchero: molto nutriente e molto gradito ai piccoli!
A dimostrazione delle nostre necessità urgenti: 8 tavoli e 16 panche, per non lasciare per terra a mangiare alcuni bimbi.
Il disagio è durato solo 2 giorni perché abbiamo fatto un giro di tavoli provvisorio (in attesa che siano pronti i nuovi tavoli):
Abbiamo ristretto gli spazi liberi e aggiunti tavoli e panche. I bimbi piccoli hanno la precedenza ad avere il cibo, a seguire gli studenti della Primary School dalla Classe 1 alla Classe 7.
Tutte le mattine, nell’intervallo i bimbi possono avere un biscotto e/o un juice (in confezione di plastica dalla borsa frigo) fresco, a richiesta, ma anche chapati, mahamhri e altre prelibatezze che le due donne del villaggio preparano al costo di 5ksh. Il servizio è molto apprezzato e richiesto dai nostri alunni, in quanto serve per smorzare la fame.
Lunedì 11 abbiamo superato con esito positivo l’ennesima ispezione degli Officers del Ministero della Salute-Gongoni subdivision per il Tabasamu Primary School (vedete il frontespizio, il documento-report è costituito da ben 9 pagine):
Mercoledì 13 colloquio tra Claudio e Father Samuel per organizzare le prime basi dell’Oratorio. Claudio ha consegnato un documento (in inglese), che è stato accettato. È importante il coinvolgimento del prete che svolge funzioni di coordinatore:
OGNI VENERDI ORE 8,00 A.M. FATHER SAMUEL CELEBRA LA S. MESSA AI NOSTRI BIMBI E INSEGNANTI.
Il poster di Marisa appeso alla parete è un segno permanente a Lei dedicato
E OGNI MERCOLEDI ORE 04,00 P.M. LEZIONE DI CATECHISMO ALLE CLASSI 5-6-7.
Venerdì 15 vaccinazioni e screening dei neonati:
Mercoledì 20 abbiamo tracciato la posizione del nuovo edificio-casa del Parroco Father Samuel e dato seguito all’ordinativo dei materiali edili e iniziati i lavori di scavo. Ringraziamo la Caritas Ambrosiana, Don Giovanni Afker, lo Staff della Fondazione Rockefeller, Claudio e suo fratello Carlo Alberto, che insieme, consentono la costruzione dell’edificio.
SOPRA: lo scavo per le fondazioni e Father Samuel tra i materiali. SOTTO: i materiali edili a fianco dello scavo
Venerdì 22 abbiamo dovuto acquistare 10.000 litri di acqua perché dissetare circa 650 persone al giorno non è uno scherzo, in più cucinare, lavare le mani, lavare stoviglie, le toilette, etc. e se tolgono la corrente elettrica, la società fornitrice dell’acqua interrompe la fornitura, naturalmente in tutta l’area. Anche per questo la popolazione viene al Tabasamu a rifornirsi dell’acqua dalle vasche raccolta acqua piovana, ma adesso è finita ovunque (non piove da due mesi e mezzo).
Per questo Claudio ha interpellato un geologo di Mombasa per verificare la fattibilità di realizzare un pozzo d’acqua:
Martedì 26 sopralluogo di Claudio con il geologo Philip di Mombasa per valutare la presenza di vena d’acqua sotterranea e il costo per realizzare un pozzo.
Mercoledì 27 EVENTO ECCEZIONALE AL REPARTO MATERNITA’: sono nate due gemelle entrambe femmine: Schantell Riziki Makini di 2,1 kg. e Shania Dama Makini di 2,5 kg., ma non è finita qui, perché nello stesso giorno è nata….
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Un’altra bimba chiamata Joan Pendo, di 3,4 kg. è STATO IL BATTESIMO DEL NUOVO OSTETRICO DR. ISAAC.
Venerdì 29 FUNERALE DI NEMA molto partecipata, con una presenza di circa 600 persone. Il Tabasamu ha partecipato con Claudio, Sidi, il Preside Habel e una delegazione di alcuni alunni. Nell’intervento, Claudio ha auspicato il raggiungimento e la compagnia di Mama Marisa, Nema e Baya, tutti insieme, che ci proteggano:
Venerdì 29 giornata di vaccinazioni e screening svolte dal nuovo Dr. Isaac con la consueta public nurse Janet:
Le uniformi dei nostri bimbi sono di due tipi (per consentire il cambio e per lavarle). Il primo a sx e la terza sono le classiche divise che decise Marisa con Sidi nel 2013, mentre quelle con la maglietta bianca (2° e 4° da sx) con logo di S.K.O. e la scritta Tabasamu Centre) le abbiamo organizzate dopo la dipartita di Marisa proprio per l’esigenza di non lasciare gli studenti senza uniformi quando vengono lavate. Con la crescita del numero dei bimbi e con le cattive condizioni di alcune, dobbiamo provvedere ad avere altre 300 magliette.
Alla fine di dicembre abbiamo concluso la posa di rete lunga 40 mt. (largh. del Campo di calcio), alta 3,00 mt. per fermare il pallone nel corso delle partite: alunni soddisfatti.
ORGANIGRAMMA ANNO 2021
SOLIDARIETA KENYA ONLUS non-profit organization: Marisa P. Benaglia Honorary President
Chairman: Claudio Benaglia Deputy Chairman: Carlo Alberto Benaglia Secretary: Benjamin Kalume
Treasure: Barbara Alice Benaglia Members: Patrizia S., Leonardo B., Sidi, Francis, Floriana
28 WORKERS AT TABASAMU CENTRE – KAEMBENI:
Sidi Assistant Directorate and management Coordinator
Habel Head Teacher Primary School and Teacher
Edward Deputy Head Teacher and Teacher Primary School
Joyce Teacher E.C.D. (baby class)
Florence Teacher E.C.D. (P.P.1)
Luwali Teacher E.C.D. (P.P.1)
Mary Teacher E.C.D. (P.P.2)
Janet Teacher E.C.D. (P.P.2)
Joseph Teacher P. S. class
Thomas Teacher P.S. class
Gladys Teacher P.S. class
Farida Teacher P.S. class
Unice Teacher P.S. class
Agnes Teacher P.S. class
John Nyawa Teacher P.S. class
Safari Teacher P.S. class
Barikiwua Teacher P.S. class
John Charo nurse+midwife+lab tec. (viene sostituito dal 01.02.21 da Isaac)
Andrew Physiotherapist (3 days/week)
Janet public nurse (2 time/month)
Salma Cook
Katana Cook
Hellen Day Watchman
Donald Night Watchman
Samuel Night Watchman
Salama Gardener
Joyce Cleaner
Furaha driver school van
28 WORKERS DIVIDED BY SECTORS: Educational: 5 nursery + 11 primary school / Health: 3 workers / Kitchen: 2 workers / Watchman: 3 workers / Cleaners: 2 worker / Directorate: 1 worker/ Driver: 1
A cui si aggiungono una serie (numero variabile tra 5 fino a 65) di lavoratori esterni-artigiani (Fundi: muratori, idraulico, elettricista, falegname, fabbro) e manovali (Kibarua, per lo più donne) che in modo continuativo diamo lavoro, dunque sostentamento alle loro famiglie
5 WORKERS AT ROYAL TULIA HOME – MALINDI:
Edison pool attendant, maintenance and driver
Daniel cook
Florence cleaner
Anderson gardener
Ngala night askari
PER UN TOTALE DI 33 LAVORATORI
PROGRAMMA SVILUPPO TABASAMU CENTRE PREVISTO NELL’ANNO 2021
- 1. N. 45 nuovi banchi con sedute (in aggiunta ai 40 dell’anno scorso), 8 tavoli in mensa e 16 panche, per aumento presenze alunni.
- 2. Impianto elettrico alle 10 aule della Primary school.
- 3. Canali raccolta acque meteoriche dal tetto dell’Esposizione Permanente con water tank di accumulo.
- 4. Riparazione delle water tank che hanno perdite d’acqua e nuovo intonaco esterno alle pareti.
- 5. Spostare il cancello dei futuri work shop, in zona più idonea, a seguito del cambio della viabilità esterna.
- 6. Open-Space per Visitatori-Volontari/Museum al 1° piano (sopra Reception), nel tetto makuti.
- 7. Casa del Parroco Father Samuel Kenga/sede comunità cattolica di Kaembeni, Magarini e G.I.S..
- 8. Recinzione in muratura al terreno su cui insistono la chiesa e la casa del Parroco, in accorpamento al T. C.
- 9. Modifiche al 1° edificio (inaugurato nel febbraio 2009) inizialmente chiamato “Children Home” (sino al 31.12.14), poi “Convent” (sino al 31.12.19), poi “Volunteers Home” (nel 2020) e da gennaio ad aprile 2021 “Casa provvisioria del nuovo Parroco” ed infine da maggio 2021 “STAFF HOUSE”: riprenderà ad abitare la nostra SIDI (Assistente di Claudio) e i nuovi maestri (che non hanno casa a Kaembeni). Pochi lavori per suddividere le camere dei maschi dalle femmine (come da costume africano).
- 10. Incremento del verde e delle piantumazioni (nel corso della stagione delle piogge).
- 11. Costruzione di due nuove classi del Tabasamu Primary School.
- 12. Acquisto di macchinario per rianimazione neonati-reparto maternità.
- 13. Tetto di makuti al gazebo del giardino dedicato all’accoglienza dei visitatori, volontari e autorità locali.
- 14. 300 nuove magliette con logo di S.K.O. e scritta Tabasamu Centre per incremento bimbi.
- 15. Pozzo per ottenere acqua dalla profondità di 55 mt.
LE 21 ATTIVITA’ SOLIDALI CHE SVOLGIAMO NELL’ANNO 2021
SANITA’:
- SERVIZIO DI VISITE E SOMMINISTRAZIONE MEDICINE, ESAMI CLINICI DI BASE, VISITE E TRATTAMENTI FISIOTERAPICI, VISITE ALLE PARTORIENTI SINO ALLA NASCITA IN SALA PARTO. PAZIENTI: I NOSTRI ALUNNI, I LORO GENITORI, PARENTI, I NOSTRI LAVORATORI E TUTTE LE PERSONE (BAMBINI E ADULTI) CHE VOGLIONO AVVALERSI DEL NOSTRO SERVIZIO SANITARIO.
- VACCINAZIONI (2 VOLTE AL MESE) CON SCREENING/VALUTAZIONE CRESCITA NEONATI IN COLLABORAZIONE CON IL MINISTERO DELLA SALUTE-SUB DIVISION GONGONI.
- SUPPORTO AI CASI PARTICOLARI DI MALATTIE, SIA DI BAMBINI CHE AULTI, ANCHE ESTERNI AL VILLAGGIO DI KAEMBENI, CHE CHIEDONO IL NOSTRO AIUTO (Kanze e Philip in corso).
- COLLABORAZIONE HURUMA MEDICAL TEAM, 2 VOLTE ALL’ANNO, CON VISITE SPECIALISTICHE
EDUCAZIONE:
- SCUOLA MATERNA CON BABY-CLASS (DAI 2 ANNI E MEZZO AI 5 ANNI)
- PRIMARY SCHOOL (SCUOLA ELEMENTARE E MEDIE INFERIORI dai 6 ai 14 anni) CON ESAMI IN SEDE
ALIMENTAZIONE:
- COLAZIONE (PORRIDGE) E PRANZO. TALVOLTA MERENDA (BISCOTTI E JUICE O MANGO,…).
ABBIGLIAMENTO:
- DONAZIONE DI VESTITI X NEONATI, BAMBINI E ADULTI CHE RICEVIAMO DALL’ITALIA.
SPORTS:
- TROFEO MARISA ANNUALE CON TABASAMU TEAMS COMPOSTI DAGLI ALUNNI.
- SOLIDARIETA TEAM FEMMINILE DEDICATO ALLE PARTITE DI CALCIO.
- ATTIVITA’ SPORTIVE: CALCIO, BASKET, VOLLEY, ATLETICA (VELOCITA’ 100 E 200 MT.), SALTO IN ALTO, SALTO IN LUNGO, GIAVELLOTTO E LANCIO DEL PESO. 15 STAZIONI DI “PERCORSO VITA”.
GADGET IN OFFERTA DI NS. PRODUZIONE (realizzate da Sidi e maestre colleghe) e DI S.K.O.:
- BRACCIALETTI CON NOMI PERSONALIZZATI E NON, COLLANINE.
- TOVAGLIETTE
- MAGLIETTE DEL TABASAMU CENTRE CON LOGO DI S.K.O. E SCRITTA VOLUNTEER
- LIBRI SCRITTI DA CLAUDIO: “UNA VITA TRASCORSA INSIEME” e SOLIDARIETA (senza accento finale).
ATTIVITA’ AGRICOLA PER AUTOSOTENTAMENTO:
- COLTIVAZIONE DI MAIS E VERDURE IN AREA DEDICATA DI OLTRE 16.000 MQ. AD APRILE 2021 DECIDEREMO SE COLTIVARE IL MAIS E LE VERDURE PER IL TABASAMU OPPURE, COME NEL 2020, DARE L’AREA ALLA POPOLAZIONE CHE LO CHIEDE PER SEMINA PER LORO USO.
- GLI ANIMALI: BOVINI, CAPRE E POLLI DEFINITIVAMENTE TOLTI PER IGIENE E PANDEMIE. GLI ULTIMI POLLI (GENDER PROJECT) SONO STATI AFFIDATI A AGNES (VILLAGE HELDER). LA “FATTORIA DI NONNA CESIRA” (dedicata alla mamma di Marisa) RINNOVATA L’ANNO SCORSO, RIMANE COME TESTIMONIANZA DELL’OPERA VOLUTA DA MARISA, CON LE SCULTURE DI POLLI E CAPRE IN LEGNO, CON LA MOSTRA PERMANENTE ATTIGUA.
ATTIVITA’ SOCIALI:
- IL TABASAMU HALL (contiene sino a 600 persone) VIENE DATO IN USO AD ALTRE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE O PRIVATE PER EVENTI: ASSEMBLEE, CONFERENZE, MEETING, ,,…
- AL TABASAMU HALL ORGANIZZIAMO EVENTI PER I NOSTRI BAMBINI: PREMIAZIONI AD OGNI TRIMESTRE, SHOW, PROIEZIONI DI VIDEO, CELEBRAZIONE DELLE S. MESSE OGNI VENERDI, ASSEMBLEE CON I GENITORI, FESTA DELLA DONNA IN RICORDO DI MARISA, … E TANTO ALTRO.
ATTIVITA’ DIDATTICHE EXTRA:
- DIAMO IN USO LA COMPUTER ROOM A STUDENTI UNIVERSITARI
- FACCIAMO CORSI AI NOSTRI STUDENTI PIU’ GRANDI PER L’USO DEL COMPUTER (WORD, EXEL, POWERPOINT) NEI MESI DI VACANZA DALLE LEZIONI IN CLASSE.
GENDER PROJECT:
- UN GRUPPO DI 15 DONNE A CUI ABBIAMO ORGANIZZATO ATTIVITA’ CHE PORTI LORO UN PROFITTO PER IL SOSTENTAMENTO DELLA PROPRIA FAMIGLIA.
FINANZA SOLIDALE:
- DIAMO PRESTITI (LOAN) CON RIMBORSO MENSILE AI NOSTRI LAVORATORI INTERNI E AGLI ARTIGIANI CHE LAVORANO PER NOI.
SUPPORTO SCOLASTICO A STUDENTI MERITEVOLI:
- PAGHIAMO LE SCHOOL FEES ALLE SECONDARY SCHOOL (LICEO) E ALL’UNIVERSITA’, INCLUSO ALLOGGIO UNIVERSITARIO.
COSTRUZIONE DI CAPANNE AI BISOGNOSI:
- COSTRUIAMO CASE LOCALI, DI DIMENSIONI IN BASE ALLE NECESSITA’, A CHI NECESSITA’.
SERVIZIO ACQUA:
- GRAZIE ALLE WATER TANK (IN MURATURA INTERRATI E FUORI TERRA) A RACCOLTA ACQUE METEORICHE, FORNIAMO DI ACQUA LA POPOLAZIONE DI KAEMBENI.
VISITE ALLA MOSTRA PERMANENTE:
- PROMUOVIAMO LE VISITE SCOLASTICHE E LE VISITE DEI VISITATORI TURISTICI E VOLONTARI ALLA MOSTRA PERMANENTE, CON RACCONTI SULLO SVOLGIMENTO DELLE NOSTRE ATIVITA’.
- PROMUOVIAMO VISITE DEDICATE ALLE AUTORITA’ DELLA CONTEA E AI MINISTERI DELL’EDUCAZIONE E SANITA’.
PER ENTRAMBE OSPITIAMO I VISITATORI NEL GIARDINO PRIVATO A LATO DELLA RECEPTION.
VISITE DI TURISTI DA MALINDI E WATAMU:
- PROMUOVIAMO VISITE GUIDATE AL TABASAMU CENTRE DI TURISTI.
- COLLABORIAMO CON TOUR OPERATOR DI ROMA PER VISITE SEMESTRALI DI GRUPPI DI TURISTI CON GIORNATA INCLUSIVA, COMPRESO DI PRANZO.
SERVIZIO TRASPORTO:
- CON IL NUOVO SCHOOL VAN, OLTRE AL TRASPORTO SCUOLA-CASA DEGLI ALUNNI LONTANI, ORGANIZZEREMO GITE SCOLASTICHE NEI MESI DI INTERRUZIONE DELLE LEZIONI IN CLASSE.
- PER IL REPARTO DISPENSARIO, IN CASO DI EMERGENZE, PER RICOVERI OSPEDALIERI, …
- PER LA COMUNITA’ CATTOLICA DI KAEMBENI, MAGARINI E G.I.S. PER VISITE TEMATICHE.
- PER ACQUISTO DI CIBO O ALTRE NECESSITA’.
ATTIVITA’ DOMENICALE DI ORATORIO:
- CON IL NUOVO PRETE FATHER SAMUEL KENGA, RIVOLTO AI GIOVANI, ATTIVITA’ DI TRATTENIMENTO DOMENICALE, DI CARATTERE CULTURALE, LUDICO, …
SERVIZIO INTERNET (IN PROGRAMMAZIONE):
- SERVIZIO A DISPOSIZIONE SOPRATTUTTO DI STUDENTI E MAESTRI: DOVREMO REALIZZARE UNA RETE CONNESSA DISTRIBUITA IN 4 PUNTI DEL TABASAMU CENTRE: RECEPTION/TABASAMU HALL-UFFICIO – SALA COMPUTER-SALA INSEGNANTI.
COLLABORAZIONE CON LA COMUNITA’ CATTOLICA E LA DIOCESI DI MALINDI:
- LA PRESENZA DI FATHER SAMUEL KENGA CONSENTE DI AVERE LA S. MESSA AGLI STUDENTI OGNI VENERDI MATTINA E DI PROGRAMMARE LEZIONI DI CATECHISMO E DI ATTIVITA’ ORATORIALE.
ATTIVITA’ INFORMATIVA E PROMOZIONALE:
- INVIO NEWSLETTER MENSILI IN ITALIA E BIMESTRALI IN INGLESE PER KAEMBENI.
In gennaio i manghi del Royal Tulia Home sono stati delle ottime merende, molto gradite, soprattutto gli apple mango, molto apprezzati dai nostri bimbi:
UN SINCERO RINGRAZIAMENTO A FABIO P. DI ALESSANDRIA: è stato il primo ad aderire alla proposta di fundraising di Whisraiser per la costruzione delle due aule Primary School: Vi prego partecipate numerosi: https://www.wishraiser.com/it/memberships/solidarieta-kenya-onlus.
Al Sabaki Bridge c’è una famiglia di 6/8 ippopotami. È difficile fotografarli perché non ci si può fermare sul ponte in auto. Questa foto è fortuita (se ne vedono solo 2, gli altri in immersione), fatta mentre transitavo. Ci sono anche tanti fenicotteri.
CORONAVIRUS IN KENYA
BOLLETTINO 21.12: Il Kenya sta per affrontare una grossa crisi sanitaria, dopo che i medici si sono uniti agli infermieri e agli ufficiali dei laboratori in uno sciopero in tutto il Paese dopo una proroga di due settimane e un ultimatum scaduto domenica 20. Le questioni principali (mancanza di dispositivi di protezione individuale, adeguamenti agli standard di sicurezza per evitare altre morti tra gli operatori, dopo le 30 già avvenute da marzo). Il Ministro della Salute Kagwe ha confermato il braccio di ferro con i sindacati, dando ordine ai governi della Contea di pubblicare annunci di lavoro per sostituire gli operatori sanitari in sciopero. Mutahi ha esortato più di 8.000 infermieri disoccupati a candidarsi per i posti vacanti.
BOLLETTINO 31.12.20: i decessi sono saliti a 1681, mentre i casi totali dell’anno 2020 si fermano a quota 96.612 con i guariti che salgono a 78.802.
BOLLETTINO 01.01.21: Il Kenya utilizzerà il vaccino cinese dell’azienda farmaceutica SinoPharm e le prime dosi potrebbero arrivare a fine febbraio, per essere somministrate innanzitutto ai dipendenti della sanità, agli ammalati, alle forze di polizia e agli insegnanti. Lo ha dichiarato il Ministro della Sanità keniana Mutahi Kagw. Non sarà obbligatorio vaccinarsi, lo potrà fare chi lo vorrà senza costrizioni.
BOLLETTINO 03.01.21: Il Kenya ha deciso di prolungare il coprifuoco nazionale, in atto ogni sera dalle 22 alle 4, fino al 12 marzo 2021. Confermate anche le altre misure, ovvero la chiusura di ristoranti e bar alle 21, così come le riunioni religiose o politiche nelle sale chiuse con non più di un terzo della capienza, ai matrimoni e funerali non possano partecipare più di 150 persone e in distanza sociale e tutti gli assembramenti all’aperto e comizi politici siano banditi, così come le attività sportive al di fuori delle singole scuole.
BOLLETTINO 07.01: Scioperi dei medici di laboratorio, mancanza di kit per i tamponi ma anche meno richieste di sintomatici: sono i tre motivi principali per cui in Kenya i nuovi casi sono ridotti al minimo e le percentuali rispetto ai tamponi autorizzano all’ottimismo. Abbiamo il più basso tasso di positività al di sotto del 5% in otto giorni consecutivi e sono sensibilmente calati anche i decessi. In una precedente intervista, il Direttore Generale della Sanità Patrick Amoth, ha confermato che il tasso di positività nel Paese stia effettivamente diminuendo.
BOLLETTINO 09.01: l’azienda italiana DIVOC (COVID all’incontrario) produttrice di mascherine professionali chirurgiche ha donato più di mille mascherine all’ospedale generale di Malindi. Le mascherine hanno la certificazione internazionale e garantiscono il 99% di protezione, per questo in Italia, oltre ad essere in vendita per tutti, sono particolarmente indicate per gli operatori sanitari. Il Kenya, pur non avendo numeri altissimi per quanto riguarda i decessi ufficiali da Covid-19, ha registrato già 30 dottori, 26 infermieri e 10 dipendenti tra chi ha perso la vita sul lavoro a causa del virus.
BOLLETTINO 11.01: Da lunedì 11 gennaio 2021 per uscire dal Kenya sarà obbligatorio avere il tampone PCR (molecolare) che i laboratori autorizzati dovranno vidimare digitalmente, emettendo un codice (TT) che sarà indispensabile per imbarcarsi su un aereo di ritorno. Lo ha stabilito il Ministero della Salute, inviando un comunicato stampa a livello nazionale.
BOLLETTIN 14.01: Sono due settimane che in Kenya le percentuali di positivi al virus Covid-19 rispetto ai tamponi sono sotto il 5%, ma il Governo non abbassa la guardia: il coprifuoco è stato allungato fino al 12 marzo.
BOLLETTINO 16.01: Dopo la preoccupante variante inglese che sta mettendo in ginocchio il Regno Unito e quella Sudafricana, gli esperti del Kenya Medical Research Institute (KEMRI) hanno segnalato altre 16 varianti locali del Coronavirus che si aggiungerebbero alle 4 già scoperte da marzo dello scorso anno.
BOLLETTINO 20.01: possiamo dire che il virus nell’Africa Subsahariana, con eccezione del Sudafrica che come si sa è sempre stata una realtà a parte, anche climaticamente, non abbia attecchito come da altre parti nel mondo. La pandemia non ha avuto effetti uguali ovunque, … per fortuna! I dati confortano (percentuale di casi per tampone fissa tra il 3 e il 4%). A preoccupare i ricercatori del Kenya Research Medical Institute (KEMRI) sono le famose “varianti”: quella trovata in 2 pazienti positivi rilevati nella Contea di Taita Taveta al confine con la Tanzania, sembra riportare alla variante Sudafricana che preoccupa per la sua contagiosità.
BOLLETTINO 23.01: il Dr. Italiano (di Torino) Mauro Saio, specialista delle malattie infettive e tropicali del Nairobi Hospital, quarant’anni di Kenya, spiega che ci sono una serie di concause per cui il virus ha creato meno problemi del previsto alla popolazione keniana: anzitutto il Covid-19 perde buona parte del suo potenziale infettivo e della sua forza con le temperature calde e umide. Inoltre la vita all’equatore si sviluppa quasi totalmente all’aperto, è difficile che le persone si ritrovino in ambienti chiusi a lungo. Se aggiungiamo questi elementi all’età media di un popolo molto meno longevo di quello occidentale e alla minore presenza di patologie collegate ai casi gravi e ai decessi causati dal Covid-19, si può capire come mai in Kenya non si sia sviluppato come nelle altre parti. Intanto il Kenya ha sperimentato una naturale immunità di gregge e questo ha già sicuramente immunizzato molta popolazione, specie quella dei quartieri poveri come gli slum di Nairobi, dei villaggi dove si conduce una vita di comunità. Piano piano i casi sono andati a scemare perché i cittadini, in gran parte asintomatici, si contagiavano e guarivano da soli.
BOLLETTINO 26.01: Dopo oltre 10 mesi dal primo caso (08.03.20) di Covid-19 rilevato nel Paese, il Kenya raggiunge i 100.000 positivi al virus. Sono solo 25 i pazienti ricoverati nelle strutture di terapia intensiva nel Paese, mentre altri 506 sono ricoverati in strutture di isolamento ed infine 1469 sono in cura a casa propria. I decessi sono fermi a 1744.
Uno studio realizzato dal Kenya Medical Research Institute (KEMRI) in collaborazione con l’Università dello Stato di Washington negli Stati Uniti e dell’Università di Nairobi, ha evidenziato che più di una persona su tre a Nairobi è già stata contagiata dal Covid-19.
BOLLETTINO 30.01: la consegna dei primi vaccini avverrà a fine febbraio; il programma di vaccinazione sarà diviso in 3 fasi. Nella fase 1, il Kenya ha dato la priorità alla vaccinazione di 1,25 milioni di persone tra febbraio e giugno 2021. Le persone da coprire in questo periodo includono gli operatori sanitari di prima linea e tutto il personale che lavora nelle strutture sanitarie sia nel settore pubblico che privato. Sono anche definiti prioritari i lavoratori che svolgono servizi essenziali in settori nevralgici come la sicurezza e l'immigrazione. Durante la seconda fase (da luglio 2021 a giugno 2022) e quando saranno disponibili più vaccini, il piano è di vaccinare almeno altri 9,7 milioni di kenioti, mirando alle persone sopra i 50 anni. I vaccini non saranno obbligatori.
I vecchi saggi Mijikenda, nell’entroterra della costa del Kenya, sono soliti dire che se durante l’arco della giornata non è successo niente, è stata una buona giornata. Se la giornata è andata come se nulla fosse, si può dormire tranquilli. Lo stesso ce lo dicevamo io e Marisa prima di addormentarci, ogni sera: anche oggi è andata…
CONSIDERAZIONI ... UTILI IN QUESTI MOMENTI BY CLAUDIO
A molti può apparire come una totale mancanza di compassione e solidarietà, anzi per taluni, arroganza e maleducazione, invece parlar chiaro non è scortesia o maleducazione. Per il vero, la cortesia a volte è una forma di ipocrisia, molto utilizzata nei rapporti a discapito della sincerità e della verità e per una persona schietta come me ... SMETTIAMOLA di dire quel che la gente vuole sentirsi dire! La compiacenza è la deriva peggiore di una società.
Secondo l’autore di Spillover, libro scritto nel 2014, dal divulgatore scientifico e scrittore americano David Quammen, che aveva previsto la pandemia, sono tre le minacce più gravi a cui è sottoposto il pianeta, e quindi noi: «Scomparsa della biodiversità, nuovi patogeni e cambiamenti climatici. Non sono l’una la causa dell’altra, ma sono collegate». Gli spillover avvengono sempre più di frequente perché sempre più compromesso è il nostro rapporto con gli ecosistemi, perché la nostra promiscuità con gli animali è sempre più scriteriata e pericolosa. E non esiste altra prevenzione efficace contro i nuovi virus del futuro se non il cambiamento radicale del nostro modo di abitare il pianeta.
Oggi l’Organizzazione mondiale della sanità considera la resistenza agli antibiotici una delle più grandi minacce alla salute pubblica del ventesimo secolo. I batteri multiresistenti rischiano di diventare un problema grave molto in fretta. Uno stafilococco può impiegare anni a sviluppare una resistenza alla meticillina, ma potrebbe passare in un istante quella resistenza allo streptococco. E lo streptococco potrebbe viaggiare in aereo il giorno successivo, dentro un ospite, fino a Hong Kong e lì trasmettere la resistenza alla salmonella. È tempo di capire che dobbiamo smettere di utilizzare gli antibiotici in modo indiscriminato, come negli allevamenti, per far prendere peso ai polli e ai bovini. La multiresistenza batterica uccide migliaia di persone ogni anno, ma potrebbero morirne centinaia di migliaia per infezioni che venivano curate efficacemente nel 1940. Sarebbe un passo indietro drammatico.
L’esplosione del Covid-19 ha acuito una «crisi esistenziale» già in corso nella Ue, mettendo a nudo le sue fragilità ma facendo emergere, anche, dei punti di forza inattesi.
Che sia salutato con festeggiamenti o attraversato con sobrietà, il passaggio di anno solare porta con sé la nozione di svolta. Al termine di un anno come questo, la suggestione della «pagina voltata» è più forte che mai. Abbiamo subìto e detestato il 2020 e riponiamo ogni fantasia di rinnovamento nel 2021.
Non vedere il virus soltanto come un problema in sé e per sé, ma riconnettere la sua presenza agli altri innumerevoli problemi che ci trasciniamo dietro.
COVID.19: La consapevolezza della fragilità ci ha insegnato a collaborare come non sapevamo più fare, la conferma della nostra resilienza a usare gli strumenti che scienza e tecnologia ci mettono a disposizione per innovare e migliorare la società. Sarà importante per tutti noi non dimenticare questi due insegnamenti una volta superata la pandemia. Molte sono le sfide da vincere nel nuovo anno, prima fra tutte la trasformazione del capitalismo finanziario in un capitalismo sostenibile che riduca le disuguaglianze economiche e preservi l’ecosistema ambientale. Proprio questo senso di fragilità e questo rinnovato spirito di innovazione potranno aiutarci, permettendoci di trovare la chiave di volta per la crescita sostenibile in un mondo sempre più globale e sempre più complesso.
Superati 2 milioni di morti e 100 milioni di contagi. Un quarto dei casi e un quinto dei morti si registrano negli USA.
LA NOSTRA RUBRICA DAL TABASAMU CENTRE VISIONI ..... DELLA VITA, by CLAUDIO
La newsletter mensile non serve solo portarvi a conoscenza di come procede il Tabasamu Centre, il suo sviluppo, di come spendo i soldi raccolti, ... ma vuole costituire anche un momento di riflessione, con approccio culturale, ... per conoscere la filosofia di vita scelta nello svolgimento del lavoro solidale, che desidero condividere con Voi: grazie a tutti i lettori per la volontà di seguirci, Claudio
Alla messa di Natale, anticipata di due ore, Francesco nell’omelia ci invita: «In questo tempo difficile, anziché lamentarci di quello che la pandemia ci impedisce di fare, facciamo qualcosa per chi ha di meno».
Il messaggio di Natale alla Benedizione Urbi et Orbi del Pontefice: … “per tutti il Natale sia l’occasione di riscoprire la famiglia come culla di vita e di fede; luogo di amore accogliente, di dialogo, di perdono, di solidarietà fraterna e di gioia condivisa, sorgente di pace per tutta l’umanità.” In questo momento storico, segnato dalla crisi ecologica e da gravi squilibri economici e sociali, aggravati dalla pandemia del coronavirus, abbiamo più che mai bisogno di fraternità. Una fraternità basata sull’amore reale, capace di incontrare l’altro diverso da me, di con-patire le sue sofferenze, di avvicinarsi e prendersene cura anche se non è della mia famiglia, della mia etnia, della mia religione; è diverso da me, ma è mio fratello, è mia sorella. E questo vale anche nei rapporti tra i popoli e le nazioni, fratelli tutti.
Il 2021 sarà anche l’anno internazionale della frutta e della verdura. Promuovere regimi alimentari salubri che rafforzino il nostro sistema immunitario – ha ribadito Qu Dongyu, direttore Generale della FAO – è particolarmente necessario nel frangente dell’attuale crisi sanitaria che ha colpito l’intera comunità internazionale.
Il 2021 sarà poi l’anno dell’idrogeno: Eni e Snam, due aziende leader nei rispettivi settori, hanno deciso di unire le forze per realizzare dei progetti congiunti su idrogeno, economia circolare e mobilità sostenibile. Nell’accordo, siglato con Cassa depositi e prestiti, le società si sono impegnate a sviluppare la produzione, il trasporto e la commercializzazione dell’idrogeno verde, quello prodotto con l’elettrolisi alimentata da energia rinnovabile. l’idrogeno verde sarà determinante per raggiungere l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050. Inoltre potrà contribuire a far crescere l’economia sia in termini di Pil che di occupazione.
Upcycling (riutilizzo creativo dell’abito, oltre il mero riciclo) è un importante punto di ri-partenza per il 2021 in materia di eco-sostenibilità fashion. Del resto moda & sostenibilità saranno sempre più sinonimo. Tra etica ed estetica, anti spreco e creatività, l’upcycling ha preso piede, salvaguardando anche posti di lavoro. Lavorare sull’upcycling significa spingere l’acceleratore su quell’economia circolare a cui tutti guardano.
150 milioni di persone secondo la Banca Mondiale si aggiungono alla cerchia di chi vive in «estrema povertà» (con 1,9 dollari, un euro e 60 centesimi, al giorno).
La funzione della biodiversità ce l’abbiamo sotto gli occhi. Serve all’equilibrio del pianeta. Ciascuna specie ha un ruolo preciso negli ecosistemi: togliere un pezzo è come sfilare una carta da un castello.
Nel 2019 è stata deforestata un’area dell’Amazzonia pari alla superficie del Libano, un record per gli ultimi undici anni (e i dati del 2020 sono in aumento).
Il 2020 è stato per l’Europa l’anno più caldo mai registrato da quando la scienza prende la temperatura alla Terra. Tutto ciò a fronte del continuo aumento di CO2 in atmosfera, nonostante la pandemia. «Finché le emissioni globali nette non si ridurranno a zero, la CO2 continuerà ad accumularsi e guiderà ulteriori cambiamenti climatici», dice Vincent-Henri Peuch, direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service. I modelli preannunciano che alla fine del secolo il pianeta potrebbe essere mediamente 4° C più caldo di quanto fosse alla fine del XX secolo.
Il principe ereditario al potere Mohamed bin Salman dell’Arabia Saudita c’ha messo la faccia e la firma: Neom sarà una città ecologica con "zero automobili, zero strade, zero emissioni di CO2". Il progetto urbanistico si chiama The Line e sarà una cintura di 170 chilometri che corre nel deserto fino al Mar Rosso, lungo la quale si distribuiranno comunità iperconnesse con un milione di abitanti che si muoverà a piedi o con mezzi ad energia zero, e che conserverà il 95% della natura all’interno delle comunità stesse. The Line, ha assicurato Bin Salman, sarà «una rivoluzione nella vita urbana» del Regno: prelude ad altri tre progetti analoghi e vuole essere la “pietra angolare” del sistema con cui il governo saudita guarda oltre la sua economia oggi quasi interamente dipendente dal petrolio.
Secondo molte proiezioni, entro il 2025 il 50 per cento del risparmio gestito americano sarà investito nel capitolo Esg, (Environmental, social, governance). Questo sarà il futuro prossimo in cui vivremo.
Nata nel 2010 a Firenze, Treedom consente agli utenti di tutto il mondo di ‘piantare’ alberi a distanza. Si tratta di una piattaforma digitale che permette di finanziare progetti agroforestali a beneficio dell’ambiente e delle comunità coinvolte nei progetti. Un business model innovativo, Treedom ha chiuso l’anno con un fatturato a 9,3 milioni di euro (più che raddoppiato dal 2019), che offre ai contadini locali la formazione e gli strumenti necessari per imparare a prendersi cura degli alberi. Privati e aziende possono infatti acquistare alberi sul sito Treedom e cominciare a seguirne la storia online. Ogni albero ha una pagina online, viene geolocalizzato e fotografato, e può essere custodito o regalato virtualmente a terzi.
A PROPOSITO DI AFRICA: l miliardo e 350 milioni di persone che abitano oggi in Africa più o meno raddoppieranno entro il 2050 e una popolazione giovane avrà bisogno della creazione ogni anno di decine e decine di milioni di posti di lavoro; ciò aumenterà la pressione migratoria verso l’Europa e sarà fonte di ulteriore instabilità sociale che andrà ad aggiungersi a quella già in essere, dalla Nigeria al Mali all’Etiopia. Molti Paesi, tra l’altro ricchi di materie prime, saranno terreno di conquista di potenze esterne, Cina in testa. Un’Africa instabile e influenzata dalle politiche cinesi creerebbe una pressione straordinaria sull’Europa. Il 1° gennaio di quest’anno, è entrata in funzione la African Continental Free Trade Area che ha l’obiettivo di creare un mercato unico e di arrivare a un’integrazione economica del continente. L’area di libero scambio può cambiare la posizione dell’Africa (un Prodotto lordo di 2.600 miliardi di dollari) rispetto al resto del mondo: la può trasformare da luogo di semplice esportazione di materie prime a trasformatore di queste per il mercato interno, dando una spinta all’industrializzazione. Un forte mercato interno ridurrebbe la dipendenza da altri Paesi, aumenterebbe il benessere delle popolazioni, diminuirebbe le tensioni sociali e forse migliorerebbe la qualità dei governi. Che l’Europa non sia interessata a favorire la crescita di un mercato dinamico in Africa e ad aumentare la stabilità del continente è sorprendente.
PAPA FRANCESCO: farsi “affascinare, attirare, guidare, illuminare e convertire da Cristo: è il cammino della fede, attraverso la preghiera e la contemplazione delle opere di Dio, che continuamente ci riempiono di gioia e di stupore, uno stupore sempre nuovo.”
Continuo il percorso della lettura dell’Enciclica “Fratelli Tutti”, estrapolando i concetti che più mi hanno colpito:
22. Molte volte si constata che, di fatto, i diritti umani non sono uguali per tutti. Il rispetto di tali diritti «è condizione preliminare per lo stesso sviluppo sociale ed economico di un Paese. Quando la dignità dell’uomo viene rispettata e i suoi diritti vengono riconosciuti e garantiti, fioriscono anche la creatività e l’intraprendenza e la personalità umana può dispiegare le sue molteplici iniziative a favore del bene comune».
24. …«malgrado la comunità internazionale abbia adottato numerosi accordi al fine di porre un termine alla schiavitù in tutte le sue forme e avviato diverse strategie per combattere questo fenomeno, ancora oggi milioni di persone – bambini, uomini e donne di ogni età – vengono private della libertà e costrette a vivere in condizioni assimilabili a quelle della schiavitù.
31… La tecnologia fa progressi continui, ma «come sarebbe bello se alla crescita delle innovazioni scientifiche e tecnologiche corrispondesse anche una sempre maggiore equità e inclusione sociale! Come sarebbe bello se, mentre scopriamo nuovi pianeti lontani, riscoprissimo i bisogni del fratello e della sorella che mi orbitano attorno!»
32. Una tragedia globale come la pandemia del Covid-19 ha effettivamente suscitato per un certo tempo la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme….
33. Il mondo avanzava implacabilmente verso un’economia che, utilizzando i progressi tecnologici, cercava di ridurre i “costi umani”, e qualcuno pretendeva di farci credere che bastava la libertà di mercato perché tutto si potesse considerare sicuro. Ma il colpo duro e inaspettato di questa pandemia fuori controllo ha obbligato per forza a pensare agli esseri umani, a tutti, più che al beneficio di alcuni….Il dolore, l’incertezza, il timore e la consapevolezza dei propri limiti che la pandemia ha suscitato, fanno risuonare l’appello a ripensare i nostri stili di vita, le nostre relazioni, l’organizzazione delle nostre società e soprattutto il senso della nostra esistenza.
34. Se tutto è connesso, è difficile pensare che questo disastro mondiale non sia in rapporto con il nostro modo di porci rispetto alla realtà, pretendendo di essere padroni assoluti della propria vita e di tutto ciò che esiste.
35. Velocemente però dimentichiamo le lezioni della storia, «maestra di vita»….Che non sia stato l’ennesimo grave evento storico da cui non siamo stati capaci di imparare. Che non ci dimentichiamo degli anziani morti per mancanza di respiratori, in parte come effetto di sistemi sanitari smantellati anno dopo anno. Che un così grande dolore non sia inutile, che facciamo un salto verso un nuovo modo di vivere e scopriamo una volta per tutte che abbiamo bisogno e siamo debitori gli uni degli altri, affinché l’umanità rinasca con tutti…
36. Se non riusciamo a recuperare la passione condivisa per una comunità di appartenenza e di solidarietà, alla quale destinare tempo, impegno e beni, l’illusione globale che ci inganna crollerà rovinosamente e lascerà molti in preda…
37. Tanto da alcuni regimi politici populisti quanto da posizioni economiche liberali, si sostiene che occorre evitare ad ogni costo l’arrivo di persone migranti. Al tempo stesso si argomenta che conviene limitare l’aiuto ai Paesi poveri, così che tocchino il fondo e decidano di adottare misure di austerità. Non ci si rende conto che, dietro queste affermazioni astratte difficili da sostenere, ci sono tante vite lacerate. Molti fuggono dalla guerra, da persecuzioni, da catastrofi naturali. Altri, con pieno diritto, sono «alla ricerca di opportunità per sé e per la propria famiglia. Sognano un futuro migliore e desiderano creare le condizioni perché si realizzi».
42. Paradossalmente, mentre crescono atteggiamenti chiusi e intolleranti che ci isolano rispetto agli altri, si riducono o spariscono le distanze fino al punto che viene meno il diritto all’intimità. Tutto diventa una specie di spettacolo che può essere spiato, vigilato, e la vita viene esposta a un controllo costante. Nella comunicazione digitale si vuole mostrare tutto ed ogni individuo diventa oggetto di sguardi che frugano, denudano e divulgano, spesso in maniera anonima. Il rispetto verso l’altro si sgretola e in tal modo, nello stesso tempo in cui lo sposto, lo ignoro e lo tengo a distanza, senza alcun pudore posso invadere la sua vita fino all’estremo.
43…. «i media digitali possono esporre al rischio di dipendenza, di isolamento e di progressiva perdita di contatto con la realtà concreta, ostacolando lo sviluppo di relazioni interpersonali autentiche».[46] C’è bisogno di gesti fisici, di espressioni del volto, di silenzi, di linguaggio corporeo, e persino di profumo, tremito delle mani, rossore, sudore, perché tutto ciò parla e fa parte della comunicazione umana. I rapporti digitali, che dispensano dalla fatica di coltivare un’amicizia, una reciprocità stabile e anche un consenso che matura con il tempo, hanno un’apparenza di socievolezza. Non costruiscono veramente un “noi”, ma solitamente dissimulano e amplificano lo stesso individualismo che si esprime nella xenofobia e nel disprezzo dei deboli. La connessione digitale non basta per gettare ponti, non è in grado di unire l’umanità.
44…. L’aggressività sociale trova nei dispositivi mobili e nei computer uno spazio di diffusione senza uguali.
45…. Non va ignorato che «operano nel mondo digitale giganteschi interessi economici, capaci di realizzare forme di controllo tanto sottili quanto invasive, creando meccanismi di manipolazione delle coscienze e del processo democratico.
47…. si attua un meccanismo di “selezione” e si crea l’abitudine di separare immediatamente ciò che mi piace da ciò che non mi piace, le cose attraenti da quelle spiacevoli. Con la stessa logica si scelgono le persone con le quali si decide di condividere il mondo.
48…. Il mettersi seduti ad ascoltare l’altro, caratteristico di un incontro umano, è un paradigma di atteggiamento accogliente, di chi supera il narcisismo e accoglie l’altro, gli presta attenzione, gli fa spazio nella propria cerchia. Tuttavia, «il mondo di oggi è in maggioranza un mondo sordo […]. A volte la velocità del mondo moderno, la frenesia ci impedisce di ascoltare bene quello che dice l’altra persona. E quando è a metà del suo discorso, già la interrompiamo e vogliamo risponderle mentre ancora non ha finito di parlare. Non bisogna perdere la capacità di ascolto».
49…. Si crea un nuovo stile di vita in cui si costruisce ciò che si vuole avere davanti, escludendo tutto quello che non si può controllare o conoscere superficialmente e istantaneamente.
51:… Alcuni Paesi forti dal punto di vista economico vengono presentati come modelli culturali per i Paesi poco sviluppati, invece di fare in modo che ognuno cresca con lo stile che gli è peculiare, sviluppando le proprie capacità di innovare a partire dai valori della propria cultura.
52. Demolire l’autostima di qualcuno è un modo facile di dominarlo. Dietro le tendenze che mirano ad omogeneizzare il mondo, affiorano interessi di potere che beneficiano della scarsa stima di sé, nel momento stesso in cui, attraverso i media e le reti, si cerca di creare una nuova cultura al servizio dei più potenti.
53. Si dimentica che «non c’è peggior alienazione che sperimentare di non avere radici, di non appartenere a nessuno….
63. Gesù racconta (Parabola del Samaritano) che c’era un uomo ferito, a terra lungo la strada, che era stato assalito. Passarono diverse persone accanto a lui ma se ne andarono, non si fermarono. Erano persone con funzioni importanti nella società, che non avevano nel cuore l’amore per il bene comune. Non sono state capaci di perdere alcuni minuti per assistere il ferito o almeno per cercare aiuto. Uno si è fermato, gli ha donato vicinanza, lo ha curato con le sue stesse mani, ha pagato di tasca propria e si è occupato di lui. Soprattutto gli ha dato una cosa su cui in questo mondo frettoloso lesiniamo tanto: gli ha dato il proprio tempo.
74….il fatto di credere in Dio e di adorarlo non garantisce di vivere come a Dio piace. Una persona di fede può non essere fedele a tutto ciò la fede stessa esige, e tuttavia può sentirsi vicina a Dio e ritenersi più degna degli altri. Ci sono invece dei modi di vivere la fede che favoriscono l’apertura del cuore ai fratelli, e quella sarà la garanzia di un’autentica apertura a Dio…. Il paradosso è che, a volte, coloro che dicono di non credere possono vivere la volontà di Dio meglio dei credenti.
La salvezza che ci viene offerta è “un dono d’amore e come tale offerto alla libertà umana”… perché, spiega il Pontefice “ un amore senza libertà non è amore; può essere interesse, può essere paura, tante cose, ma l’amore sempre è libero, ed essendo libero e richiede una risposta libera: richiede la nostra conversione. Si tratta cioè di cambiare mentalità – questa è la conversione, cambiare mentalità – e di cambiare vita.”
IBAN: IT 90 C 03111 51270 000000000156
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