Newsletter Maggio 2021

Martedì 04 visita specialistica di Loyce e Agnes dalla pediatra Dr.ssa Anisa A. Omar di Malindi. Non è uno scherzo organizzare queste visite: sono costi. Devo pagare il trasporto alle mamme e nonne e al nostro fisioterapista che le accompagna, il food a tutti perché i tempi sono dilatati (si parte al mattino e si torna il pomeriggio), le visite alla dott.ssa, gli esami clinici e le medicine che ogni volta vengono prescritte …. VI PREGO, AIUTATECI AD AIUTARE QUESTI CASI CHE TOCCANO IL CUORE! Ci vorrebbe un dipartimento de “LA NOSTRA FAMIGLIA” anche qui.

Mercoledì 05 abbiamo ritirato la sedia a rotelle dal fundi (falegname-tappezziere) che l’ha aggiustata. Era stata usata per molto tempo da Nema e aveva bisogno di essere riparata per essere nuovamente usata, ma per Agnes di 11 anni è troppo piccola, per cui abbiamo dato quella che teniamo in maternità (proveniente dallo studio di Marisa in Italia).

 

Giovedì 06 abbiamo ritirato il pacco spedito dall’Italia il 29 marzo. Grazie allo Staff della Fondazione Rockefeller per le maschere per i bimbi, i dispositivi monodose per il diabete, le saponette per l’igiene delle mani e la cioccolata. Seppur dobbiamo sempre pagare una tassa al momento del ritiro in Posta, questi pacchi dono ci fanno molto comodo.

 

Venerdì 07 abbiamo aderito alla richiesta della Com.tà Cattolica di Magarini e della Diocesi, di dare un contributo alla stesura dell’intonaco interno della nuova chiesa (in costruzione) di Magarini.

 

Venerdì 07 alle ore 6.55 p.m. è nato TARIQ MAITHA ALEX GENDE, un maschietto di 2,4 kg.

 

Sabato 08 abbiamo ritirato lo school van NISSAN dal meccanico per diverse riparazioni riguardanti gli ammortizzatori, gas di scarico, iniettori e pistoni (non è la prima volta), è stato usato solo lunedì e si è bloccato di nuovo: il meccanico ci ha esortato a sostituire tutto il motore perché è un modello che darà sempre problemi. Soprattutto non sarà possibile andare in riserva del carburante causa presenza di particelle…. L’acquisto del veicolo a Nairobi si è rivelato un grave errore e si è tradotto in un grosso problema per l’Associazione. Avere lo school van dal meccanico peraltro comporta affittarne un altro per non sospendere il servizio. L’acquisto di un nuovo motore ha un costo di € 2.500, che dovremo provvedere al più presto.

 

Grace Nema con la nonna, ben curata nell’alimentazione e nell’affetto. Ha bisogno di lunghe cure fisioterapiche ….

 

Domenica 09 Festa della Mamma: il mio pensiero è rivolto a Marisa, ma anche a mia figlia Barbara, a Elena figlia di mio fratello Alberto e a tutte le mamme di Kaembeni, le mamme volontarie e benefattrici…. L’ispirazione che mi conferisce Marisa nello svolgere la missione che porto avanti dalla Sua dipartita, sia come donna che come mamma, è per me essenziale e continuativa. Lei era la mamma di tutti i piccoli in Kaembeni, ne aveva sempre in braccio uno, non poteva stare senza donare affetto e amore. Ricordo “Mama Marisa” insieme in questa foto con Hadija, nel 2010.

 

Domenica 09 alle 10,20 a.m. è nata una bimba di soli 1,5 kg. dal nome LINET DAMA AMANI:

 

Lunedì 10 è iniziato il terzo e ultimo trimestre dell’anno scolastico 2020 che durerà sino al 16 luglio 2021. Si sono aggiunti alcuni studenti e sono già arrivate richieste per l’inizio dell’anno scolastico 2021 previsto il 26.07.21.  

Lunedì 10 Consueto meeting con il Gender Project, Sidi e Mary (Assistente Sociale).

Viene spesso a trovarci la figlia di Kanze, con la nonna. È ben messa, mangia ed è ben accudita. Complimenti alla nonna! Quando viene in ufficio vuole toccare il cellulare, mi sorride, è sveglia … proseguiamo con il latte e il porridge.

SOTTO a SX: foto con Sidi e a DX: con la nonna.

 

Martedì 11 abbiamo ricevuto in Italia in dono 200 maschere FFP2 dalla Manager Palacià P. della Fondazione Rockefeller di Bellagio (Co), che ci verranno recapitate da mio fratello Alberto, insieme ad altre 100 per bambini, in un prossimo pacco, il cui arrivo in Kenya è previsto per luglio. Grazie!!!

 

Mercoledì 12 abbiamo ricevuto in Italia dall’amico benefattore Domenico F. di Erba alcune medicine, che ci verranno recapitate nel prossimo invio di pacco. Grazie!!!

Giovedì 13 finalmente pronti gli 8 tavoli e 16 panche per la mensa (dei più piccoli)

 

Guardate adesso i tavoli occupati dai bimbi nel corso del pranzo. Non riesco a farceli stare tutti in una sola foto:

 

 

 

 

Anche la mensa della Primary School è quasi piena:

 

Che non sono tutti seduti ai tavoli, in quanto in contemporanea parecchi sono in fila a raccogliere il food:

 

In sala mensa Primaey school abbiam 24 tavoli e 48 panche (insufficienti), mentre nella mensa attigua della scuola materna abbiamo 14 tavoli e 28 panche (sufficienti), per un totale complessivo di posti pranzo pari a circa 500. Dovremo incrementare entro luglio sia tavoli che panche per gli studenti della Primary School, anche se prendono il pranzo a scaglioni.

Pure le panche per il Tabasamu Hall sono state completate. Abbiamo 81 panche e 100 sedie di plastica (per gli adulti), per un totale di 667 sedute complessive. Per ora siamo apposto, ma a fine luglio, con l’inizio dell’anno scolastico 2021 e l’arrivo di nuovi bambini (supereremo 700 unità), dovremo aggiungerne ancora … un passo alla volta … grazie al Vs. sostegno.

 

Abbiamo anche aggiunto 4 Giriama chair: sono divanetti posti a lato delle porte d’ingresso delle classi della scuola materna, nel portico. Servono alle maestre per stare sedute a seguire i bambini nei momenti di ricreazione e alle mamme nell’attesa di conferire con le maestre.

 

Venerdì 14 alle 9,00 p.m. è nato un maschietto chiamato MAXWELL CHULA STEPHEN di kg. 3,2:

 

Domenica 16 è mancata la madre di Pillar P. Manager della Fondazione Rockefeller-Bellagio Center. L’Associazione S.K.O. italiana e keniota, con il Tabasamu Centre, si uniscono al profondo dolore ed esprimono sentite condoglianze.

Lunedì 17 riunione del Progetto Gender con Sidi e Mary (Assistente Sociale), in particolare per il caso Kache, la più anziana (insieme con Rebecca) del Gender Project. In pratica il cafe (si legge cheif) luogo per la somministrazione del cibo (una specie di “quasi” ristorante che lavora con i passanti per le colazioni e spuntini vari) che abbiamo allestito per Kache e che ha portato avanti grazie alla presenza assidua di una delle figlie, non riesce più ad avere la collaborazione e pertanto si è deciso di chiuderlo. Naturalmente rimane il problema del sostentamento dell’anziana Kache. Un elemento in più per considerare l’OLD PEOPLE PROJECT (PROGETTO ANZIANI), tuttora in embrione, ma che mi stimola ad approfondire e portare avanti con la collaborazione dell’Assistente Sociale.

Mercoledì 19 al nostro Pronto Soccorso è arrivata una donna anziana, indigente, disidratata, malnutrita,… sembra che facciano apposta, …che sia Marisa che me li manda per sollecitarmi a portare avanti il progetto per gli anziani?

 

La maestra Farida è ritornata ad insegnare, dopo l’assenza di maternità. È un bel maschietto, … lo vedete in braccio a Sidi:

 

I bimbi della scuola materna hanno potuto fare merenda questo mese con i manghi (molto graditi) del Royal Tulia Home:

 

Continua l’acquisto per incrementare le medicine e le attrezzature per il reparto fisioterapico (bendaggi e stampelle). Siamo ormai entrati nell’inverno keniota e iniziano le costipazioni con dolori alle ossa, raffreddore e tosse con catarro, talvolta il tutto accompagnato da febbre. Sotto vedete il nostro ostetrico Isaac nella nostra farmacia. 

 

Martedì 25 abbiamo ritirato il pacco inviato dall’Italia: latte scremato (per colazione) e cioccolata (per merenda) donati dallo Staff della Fondazione Rockefeller-Bellagio Center, per la felicità dei nostri piccoli: GRAZIE.

 

    

Con una massiccia presenza di mano d’opera ben organizzata, siamo riusciti a (quasi) completare la costruzione delle due aule in tempi record: inizio lavori 27.04 e guardate la foto al 31.05: in pratica mancano le tinteggiature interne e esterne, la grande lavagna, la porta, il pavimento del porticato, il marciapiede.  Tutto ciò è stato possibile grazie allo Staff della Fondazione Rockefeller-Bellagio Center che ci ha donato l’intero importo per la realizzazione delle due classi. Con una successiva donazione potremo fare pure il soffitto in legno (isolamento acustico e termico) e l’impianto elettrico.

 

È pronta la casa del Parroco Father Samuel. Rimane l’arredamento. Grazie alla partecipazione di Caritas Ambrosiana, Don Giovanni A., Alberto B., Claudio B. e S.K.O., siamo riusciti a completarla. Gli allacciamenti elettrico e dell’acqua sono stati realizzati dalle tre Comunità Cattoliche (Magarini, G.I.S, Kaembeni), come per l’arredamento: stanno provvedendo!

 

 La casa di Sidi Suwbu (mamma di Martin-night askari) è a buon punto. Stanno collaborando anche il figlio e il marito:

 

Sabato 29.05 la signora anziana Kanze, che si è rivolta a noi per realizzare la toilette, ha ritirato la tubazione di collegamento dalla toilette al pozzo nero, la settimana prossima sarà completato anche questo servizio. In pratica con Rebecca, Kache e Kanze è già iniziato l’OLD PEOPLE PROJECT. Inoltre già assistiamo diversi anziani al dispensario e al reparto fisioterapico. Con l’Assistente Sociale il mese prossimo cercheremo di approntare questo nuovo progetto.

 

 

La chiamiamo BOARDING SCHOOL. È il sistema anglosassone e americano. Il nostro Preside Mr. Habel ci sollecita questa soluzione determinata soprattutto dal fatto che il 26 luglio inizia il nuovo anno scolastico 2021 e per il TABASAMU PRIMARY SCHOOL è la prima volta che si chiude il ciclo degli 8 anni con gli esami. Infatti la nostra scuola sarà Sede d’esame. Per gli alunni della classe 8 sarà un anno molto impegnativo ed è importante organizzare la permanenza diurna e notturna degli alunni al Tabasamu Centre. Inizieranno a studiare alle 6,30 del mattino e si fermeranno per il dopo scuola a studiare fino alle 18,30. Doccia e Cena alle 19,30. La colazione alle 6,00. Abbiamo trovato una soluzione temporanea per l’anno scolastico 2021 (da 26 luglio 2021 a 04 marzo 2022 + esami che si concludono al 1° aprile): le femmine dormiranno nella sala computer e i maschi nell’aula babyclass. Dovremo acquistare 30 materassi, ma dovremo essere pronti al 25 aprile 2022, per l’inizio del nuovo anno scolastico, con i nuovi dormitori. Vi anticipo il progetto in corso di definizione, affinché possiamo iniziare un programma di Fundraising dedicato a questo progetto. Grazie anticipate a tutti coloro che ci vorranno aiutare. Il costo complessivo è di € 25.000.- la costruzione dovrà iniziare i primi giorni di gennaio 2022. Abbiamo 7 mesi.  

La proposta progettuale di Claudio per i dormitori, divisi maschi e femmine, con presenza di matrona e patrono, per seguire gli studenti dalle ore 16,00 alle ore 8,00. Oltre a queste due nuove figure, dovremo avere un cuoco per cene e colazioni.   

 

L’alba al Royal Tulia Home è sempre spettacolare. La foto, con al centro il Paradise Tree, è stata scattata il 26.05 alle 5,56.

 

 

l’Africa non è un unico grande Paese, ma un continente con 54 Stati, molto diversi in termini di sviluppo, libertà, grado di democrazia. Rendere conto di tale complessità e dei diversi contesti in cui vivono 1,1 miliardi di persone non è facile.

 

CORONAVIRUS IN KENYA

 

BOLLETTINO 01.05: il Presidente Kenyatta ha scelto la festa del primo maggio per riaprire Nairobi e le altre quattro contee attigue che erano in lockdown da un mese. I bar dovranno chiudere alle 7 di sera, ovvero 3 ore prima dell’inizio del coprifuoco, che sarà come sempre alle 10 di sera fino alle 4 del mattino. I ristoranti potranno invece chiudere poco prima del coprifuoco. La compagnia aerea nazionale Kenya Airways e la sua sussidiaria per i voli locali, Jambojet hanno ripreso i voli dagli aeroporti Jomo Kenyatta e Wilson della capitale con tutte le varie destinazioni interne, da Mombasa a Lamu, Malindi, Ukunda, Kisumu ed Eldoret. Così anche Skywards da domani. Jambojet ha già annunciato anche la ripresa di due voli giornalieri su Malindi da Nairobi. Per quanto riguarda il Governo italiano, allineato con l’Unione Europea nelle decisioni più ferree, vieta il turismo ma a giugno potrebbe riaprire. 

I primi vaccinati di fine marzo stanno ricevendo in questi giorni il certificato di avvenuta vaccinazione con la data del presunto richiamo che effettivamente risulta essere dopo 11 o 12 settimane. Sono 886.288 le persone vaccinate fino ad oggi, tra cui 158.103 operatori sanitari, 137.581 docenti e 74.464 agenti di pubblica sicurezza. Gli altri sono quasi tutti cittadini e residenti con più di 58 anni.

BOLLETTINO 06.05: È arrivata anche in Kenya la variante indiana del Covid-19: questo ceppo del virus secondo gli esperti è 15 volte più pericoloso di quello originale.Si è tornati sopra il 10 per cento nel rapporto tra casi e tamponi analizzati. Il totale dei casi positivi confermati nel paese è di 161.393, mentre i decessi sono arrivati a 2.825. Il totale delle guarigioni ora è di 109.769. I vaccinati attualmente hanno superato quota 900 mila.

BOLLETTINO 08.05: cinque cittadini indiani arrivati per lavoro il giorno prima che il Kenya chiudesse le frontiere con l’India, sono stati messi in isolamento a Kisumu, dove lavoravano per conto di uno zuccherificio.

BOLLETTINO 12.05: Non arrivano né indicazioni riguardo ad una seconda fornitura da parte del programma Covax, né tantomeno di un acquisto direttamente dalle case farmaceutiche da parte del Governo del Kenya. La prima spesa dovrebbe riguardare due nuovi vaccini cinesi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ritenuto compatibili con quello di AstraZeneca, che è stata la prima dose ricevuta da quasi 1 milione di keniani e residenti stranieri. L’impressione è che non solo l’OMS, ma anche gli stessi Governi dei Paesi africani stiano prendendo la situazione sottogamba, attendendo altri aiuti da più parti prima di organizzarsi per immunizzare i loro cittadini.

Una buona notizia: anche sulla costa, dopo Nairobi e dintorni, stanno arrivando i vaccini dedicati agli operatori turistici.

BOLLETTINO 15.05: La situazione dei vaccini (fino ad oggi) a disposizione dei 55 stati africani attraverso l’ente continentale Africa CDC (Center for Disease Control and Prevention) è pari al 1,5% della copertura totale. Africa CDC ha dichiarato che sono state utilizzate circa il 58% delle dosi. La popolazione ha mostrato in larga maggioranza scetticismo riguardo alla vaccinazione e riluttanza a recarsi negli ospedali, ecco come mai i vaccini consegnati alle nazioni africane sono solo 38 milioni su poco più di un miliardo di persone. Il Kenya è il quinto Paese per somministrazione (Finora, 933.826 persone sono state vaccinate su 1.200.000 dosi ricevute), dopo il Marocco che è di gran lunga la Nazione con più vaccinati (l’11% per cento della popolazione), seguito da Nigeria, Etiopia (1.3 milioni di vaccinati, pari al 1.13% dell’intera popolazione).  Il Kenya ha raggiunto i 3000 morti per Covid-19 dall’inizio della pandemia, 15 marzo ’20: 14 mesi ad oggi, che lo pongono al sesto posto tra i Paesi africani con più vittime, mentre il primo è il Sudafrica. Tra i paesi dell’area subsahariana solo l’Etiopia ha avuto più decessi (3.694). Il totale dei contagiati sale a 165.379 e fa del Kenya l’ottantesima nazione per incisività del virus, su 222 totali.

BOLLETTINO 20.05: il Kenya aveva ordinato nei mesi scorsi un altro milione di dosi AstraZeneca, che avrebbero dovuto servire per i richiami, dall’India. Subito dopo, però, nel grande stato asiatico è scoppiata l’ondata di una variante autoctona e da allora l’emergenza è continua e molto preoccupante, così Dehli ha sospeso le esportazioni di vaccini prodotti su licenza dell’azienda di Oxford dal Serum Institute. Il Kenya sta finendo i vaccini ed è alla caccia disperata di nuove dosi, per poter effettuare i richiami di AstraZeneca entro i massimi limiti di tempo stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero 12 settimane dal primo vaccino. Il Ministro Mutahi Kagwe ha annunciato di aver ordinato 150.000 nuove dosi del vaccino AstraZeneca dalla Repubblica Democratica del Congo, che dovrebbero arrivare in Kenya entro il mese di giugno. Ad oggi, un totale di 948.980 persone sono state vaccinate contro il Covid-19 in tutto il paese. Di queste 288.146 sono di età pari o superiore ai 58 anni, gli operatori sanitari 163.490, gli insegnanti 149.018, gli ufficiali di sicurezza 80.153 e gli altri sono 266.173.

BOLLETTINO 25.05: La situazione Covid-19 in Kenya continua a migliorare, con il calo della percentuale di positivi rispetto ai tamponi effettuati ma soprattutto il calo dei casi gravi che prevedono ricoveri nelle unità di terapie intensive. La variante indiana, dopo il focolaio registrato all’inizio del mese in un’azienda nella zona del Lago Vittoria, non sembra aver attecchito nel paese e le misure restrittive applicate a Nairobi hanno contribuito a non diffondere ulteriormente il virus. La bassa stagione con minore afflusso di stranieri, sia per turismo che per affari, rappresenta un altro fattore di sicurezza nella diminuzione dei contagi. Il Ministero sta procedendo all’acquisto di 150 mila dosi del vaccino inglese dalla Repubblica Democratica del Congo e parallelamente proseguono le trattative con Covax, per mezzo dell’organizzazione Africa CDC. Un totale di 954.515 persone è stato vaccinato in tutto il paese.  Il totale di chi ha perso la vita sale a 3.073 persone. I pazienti ricoverati in varie strutture sanitarie sono 1.086, mentre altri 4.770 sono in isolamento e cura a domicilio.

BOLLETTINO 28.05: Il Kenya ha deciso che da oggi inizieranno i richiami per i vaccinati con la prima dose di AstraZeneca lo scorso mese di marzo. Tutte le persone in attesa della seconda dose riceveranno un messaggio 48 ore prima dell’appuntamento.

BOLLETTINO 30.05: La percentuale di positivi al covid-19 rispetto ai tamponi, ha ripreso a salire e questo è dovuto principalmente all’aumento di casi nella zona del Lago Vittoria. Il Ministro degli Interni ha esteso le restrizioni orarie per la circolazione notturna fino alla fine di luglio 2021: altri 60 giorni di coprifuoco (dalle 22 alle 4) per frenare la diffusione del virus. I bar dovranno chiudere alle 19, i ristoranti e gastronomie alle 21.

 

 

 

 

È risaputo che tra Kenya ed Etiopia sono stati ritrovati i resti della prima donna preistorica e al confine con la Tanzania quelli del primo ominide, ma la nuova scoperta di ricercatori spagnoli ci porta sulla costa del Kenya, nelle cave di Panga Ya Saidi, una quindicina di chilometri all’interno dell’insenatura di Kilifi, dove è stata ritrovata la prima testimonianza di sepoltura umana in Africa, databile all’incirca a 78 mila anni fa. I resti trovati a Kilifi sono quelli di un bambino di circa 3 anni, che è stato soprannominato “Mtoto” (in swahili significa appunto “bimbo”), si tratta di un homo sapiens vissuto nell’età della pietra. A conferma della datazione dei ritrovamenti, erano già stati trovati e studiati i primi utensili umani di quel periodo dell’intero continente. La scoperta della sepoltura di Kilifi fa supporre che si possa andare ancora più indietro nel culto dei morti di Sapiens e Neanderthal. Qualche anno fa in Etiopia sono stati ritrovati resti di cranio e ossa lavorati e levigati, segno che c’erano già riti collegati ai defunti. Prima della scoperta di Mtoto, le prime sepolture africane conosciute erano a Taramsa, Egitto (69.000 anni fa) e Border Cave, Sud Africa (74.000 anni fa). Da segnalare il fatto che in tutti questi siti sono stati ritrovate tombe che contenevano esseri umani molto giovani. Si può pensare che i corpi dei bambini ricevessero un trattamento speciale.

 

Kenya Airways volerà due volte a settimana da Milano e Roma su Nairobi, con coincidenza diretta per Malindi, a partire dal 30 giugno. Il volo di andata partirà da Malpensa il lunedì e il giovedì alle 8.20 del mattino e arriverà a Nairobi alle 19.05 (ora locale) dopo aver fatto scalo a Roma, senza scendere. Da Roma la partenza è prevista alle 11.25. Al ritorno, mercoledì e domenica, si partira alle 23.59 ora del Kenya e si arriverà a Mombasa alle 7 del mattino e a Roma alle 9.55. I voli saranno operati da un Boeing 787. Per quanto riguarda i bagagli, sono ammessi due colli da 23 kg l’uno più bagaglio a mano. I costi sono sui 500/550 euro andata e ritorno. VOLONTARI FATEVI AVANTI.

 

CONSIDERAZIONI ... UTILI IN QUESTI MOMENTI BY CLAUDIO

A molti può apparire come una totale mancanza di compassione e solidarietà, anzi per taluni, arroganza e maleducazione, invece parlar chiaro non è scortesia o maleducazione. Per il vero, la cortesia a volte è una forma di ipocrisia, molto utilizzata nei rapporti a discapito della sincerità e della verità e per una persona schietta come me ... SMETTIAMOLA di dire quel che la gente vuole sentirsi dire! La compiacenza è la deriva peggiore di una società.

 

I casi di Covid nel mondo sono oltre 166 milioni secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University, mentre i decessi confermati superano i 3,4 milioni dall’inizio della pandemia.

VACCINI: Al 19 maggio 1,5 miliardi di vaccini nel mondo. L’intero continente africano è fermo a 19,13 milioni di dosi, contro i 284,60 milioni della Cina, i 247,77 milioni degli Stati Uniti, i 238,94 milioni dell’Europa. La Cina ha donato 20,85 milioni di dosi di vaccino in tutto il mondo, di cui 5,95 milioni all’Africa. La diffusione del vaccino cinese in Africa è piuttosto lenta.

 

L’amministrazione Usa ha annunciato di essere favorevole alla sospensione temporanea dei brevetti per i vaccini contro il Covid-19 ed è «impegnata attivamente» in questo senso nei negoziati in corso al Wto, l’organizzazione per il commercio mondiale. Mossa che potrebbe accelerare la produzione e la distribuzione delle dosi, soprattutto nei Paesi più poveri: in Africa mancano i vaccini.

 

Sembra che dalla fine della pandemia di Coronavirus ci si può aspettare una ripresa economica e sociale senza precedenti, un vero e proprio boom. E in effetti sia la pandemia del Colera dei primi anni Trenta dell’Ottocento che colpì duramente l’Europa, sia la fine della peste bubbonica provocarono un rilancio economico, con la Francia che seguì la Gran Bretagna sulla strada della rivoluzione industriale e della ricostruzione stravolgente del modo urbano a Parigi o Londra.

 

Il virus potrebbe ulteriormente mutare e rendere necessario l’adattamento dei vaccini e la loro produzione su vasta scala. È per questo che dobbiamo facilitare l’accesso ai vaccini nei Paesi poveri di risorse, trovando la maniera di aumentarne la produzione.

 

II costo economico della pandemia alla fine del 2021 sarà arrivato a 10 mila miliardi di dollari e l'onda lunga della catastrofe porterà il conto totale per il mondo a 22 mila miliardi nel 2025.

 

Si è chiuso con la promessa di vaccini e dell’«avvio di una dinamica profonda» (Emmanuel Macron) il vertice per le economie africane ospitato dal presidente francese a Parigi il 18 maggio, con 21 capi di Stato e di governo: «L’Europa e gli Stati Uniti hanno risposto alle devastazioni della pandemia attraverso finanziamenti per costruire il futuro, con una grande solidarietà e soprattutto garantendo l’accesso alla vaccinazione per tutti. In Africa non c’è nulla di tutto questo. Quello che il summit ha voluto fare è organizzare una risposta per l’Africa come quella che c’è stata in Europa e negli Stati Uniti. Dovrà essere una risposta necessariamente mondiale, è l’unica strada». Mario Draghi riassume così il summit per le economie africane che si è tenuto a Parigi, convocato dal presidente francese Emmanuel Macron dopo l’appello dell’aprile 2020, firmato da 18 leader europei e africani, sull’impatto della crisi sanitaria in Africa. «Dobbiamo vaccinare di più, sempre di più — ha detto Macron —, almeno il 40% della popolazione africana, ed è un obiettivo raggiungibile nel 2021 se collettivamente compriamo più dosi e se produciamo insieme all’Africa». Macron è favorevole a togliere i brevetti sui vaccini, e a trasferire all’Africa le tecnologie necessarie per la loro produzione. Secondo Macron, dei 650 miliardi di dollari che potrebbero essere emessi dal Fmi, almeno 100 dovrebbero andare all’Africa.

 

Secondo l’OMS senza iniziare ad agire direttamente verso gli Stati rimasti indietro, è impossibile pensare ad una ripartenza in sicurezza dei viaggi intercontinentali.  “Milioni di persone nelle nazioni più ricche sono state vaccinate, mentre miliardi nei paesi più poveri stanno ancora aspettando. Dobbiamo lavorare tutti insieme per correggere questa situazione - ha dichiarato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, che è anche il presidente di turno dell'Unione Africana. Il Kenya è uno dei 180 Paesi che rientrano nella fascia di quelli ritenuti a rischio e per i quali sia l’OMS che le nazioni più attive nella prevenzione ritengono prematura una riapertura. Il programma Covax dovrebbe dare una risposta su come poter rimediare allo stop alle forniture per l’Africa, dovuta all’emergenza successiva alla scoperta della “variante indiana”. La richiesta è quella di deviare prima possibile il 50% delle dosi prodotte da qui in avanti per il programma Covax e destinarli ai Paesi rimasti indietro.

 

LA NOSTRA RUBRICA DAL TABASAMU CENTRE VISIONI ..... DELLA VITA, by CLAUDIO

La newsletter mensile non serve solo portarvi a conoscenza di come procede il Tabasamu Centre, il suo sviluppo, di come spendo i soldi raccolti, ... ma vuole costituire anche un momento di riflessione, con approccio culturale, ... per conoscere la filosofia di vita scelta nello svolgimento del lavoro solidale, che desidero condividere con Voi: grazie a tutti i lettori per la volontà di seguirci, Claudio

 

Mario Giro, ex viceministro degli Esteri e oggi docente di Storia delle relazioni internazionali all’Università per stranieri di Perugia, nella presentazione del suo ultimo libro Guerre Nere, , ha affermato che in Africa è in atto una «rivoluzione antropologica», molto violenta e di impatto immediato, che ha spinto i giovani africani ad abbandonare i sogni dei loro padri, in particolare quello dell’unità — «l’etica dell’Ubuntu, “io sono perché noi siamo”»— per mettere al loro posto un atteggiamento molto individualista. I giovani rappresentano il 70% della popolazione in Africa, e cambieranno il continente. «Non hanno più nessun timore reverenziale, che ancora ha invece qualche dirigente africano, nei confronti dell’Europa. Sono oltre il discorso della post-colonizzazione». E certamente la chiave per comprenderli, e agganciarli, non può essere quello che Giro definisce l’«eterno paternalismo europeo». Per l’ennesima volta al vertice di Parigi i leader europei hanno promesso un nuovo Piano Marshall africano. Senza approfondire, soprattutto «senza realmente chiedere agli africani cosa vogliono. Non siamo riusciti a trasformare le culture post-coloniali in una cultura europea di partenariato. Se non diamo all’Africa la possibilità di diventare produttrice, ad esempio nell’agro-business, a un certo punto ce la troveremo nemica.  

 

 Dal 1980 in poi, con un'accelerazione nel 1995, il polo nord e il polo sud si sono spostati di circa 4 metri e con loro si è spostata l'asse terrestre. Secondo una recente pubblicazione questo movimento sarebbe stato causato dallo scioglimento dei ghiacciai. La Groenlandia ha perso più di 4,2 trilioni di tonnellate di ghiaccio dal 1992, il che ha innalzato il livello globale del mare di 12 centimetri. Anche lo scioglimento glaciale dell'Antartide sta accelerando: negli anni '80, l'Antartide ha perso 40 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno. Nell'ultimo decennio, quel numero è salito a una media di 252 miliardi di tonnellate all'anno.

La velocità dello scioglimento dei ghiacciai nel mondo è quasi raddoppiata nel corso dei vent’anni. E contribuisce all’innalzamento del livello dei mari più dello scioglimento dei ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Nature. La perdita dei ghiacciai, sia quelli ad alte latitudini sia quelli ad alte latitudini, è determinata soprattutto dal riscaldamento globale dovuto alle attività umane. I ghiacciai delle Alpi non sono spessi e sono tra quelli che si stanno sciogliendo più velocemente al mondo.

 

A livello economico, anzi statistico, è ormai evidente come i Paesi che investono di più in ricerca e sviluppo crescono di più. Per crescita si intende Prodotto interno lordo, occupazione, progresso. Aumentando la ricerca si alimenta la scienza, che diventa tecnologia e innovazione, che diventa azienda, che alimenta occupazione, che diventa possibilità di spesa in nuova formazione, ricerca e sviluppo. Un circolo per nulla facile da attivare, ma che garantisce il trasferimento non solo della conoscenza ma anche degli investimenti tra generazioni (per questo l'Europa lo ha chiamato Next Generation Eu).

 

Il 2 giugno del 2018 un meteorite, alla velocità di decine di migliaia di chilometri all’ora, si è scontrato con l’atmosfera terrestre. L’impatto ha provocato un’esplosione della forza di circa 200 tonnellate di dinamite. Il cielo si è illuminato e i frammenti di questo corpo celeste sono atterrati nel parco nazionale del Botswana (Central Kalahari Game Reserve), la Namibia e lo Zimbabwe. Il meteorite è in realtà un frammento di Vesta, un gigantesco asteroide che fa parte della Fascia Principale di asteroidi che si trova tra le orbite di Marte e Giove. Si pensa che Vesta sia stato forgiato agli albori del sistema solare. Ed è enorme: ha un diametro di circa 525 chilometri e a volte è persino visibile dalla Terra. Miliardi di anni fa il corpo celeste è stato colpito da un altro asteroide, creando una serie di frammenti che, 22 milioni di anni fa, sono stati rilasciati e hanno iniziato a viaggiare nello spazio. Uno di loro è arrivato fino al nostro Pianeta,

 

Il 9 maggio 1950 Robert Schuman fece la sua famosa Dichiarazione che portò alla prima Comunità europea del carbone e dell’acciaio, indicata come “primo passo verso la Federazione europea”. Il 9 maggio 2021 prende avvio la Conferenza sul futuro dell’Europa che potrebbe aprire la strada ad una riforma dell’Unione volta a rendere l’Unione pienamente federale. Dopo la forte risposta dell’Ue alla pandemia, la Conferenza sul futuro dell’Europa ha suscitato delle aspettative elevate e diffuse nella società europea. I cittadini hanno ben compreso che l’Unione può essere lo strumento per risolvere problemi fondamentali, ma che va rafforzata su settori cruciali, come la sanità, la sicurezza e la difesa.

 

Con le riforme di Joe Biden non c’è solo un Paese che riparte, ma un intero ordine mondiale che si ritrova a mettere in discussione il pensiero neoliberista che ha dominato gli ultimi quarant’anni. Quello di Biden è insomma una specie di bazooka redistributivo che punta a cambiare la geografia sociale americana, riequilibrandola dopo decenni di eccessi del mercato che nemmeno la crisi del 2008 era riuscita limitare: «Un enorme esperimento fiscale che tutto il mondo sta guardando», scrive il Financial Times. È nell’azzeccare la ricetta dei prossimi sei mesi, nella quantità di stimolo iniettata nell’economia, ha detto, che si gioca la ripresa del Paese e del continente. Di qui l’imponente Recovery Plan italiano, che si giova della fetta di aiuti più ingente dei 750 miliardi del Next Generation Eu (191,5 mi liardi) e ne aggiunge 30,6 dal Fondo complementare e 26 per altre opere, per un totale di 248 miliardi di qui al 2026.

 

Dobbiamo creare un patto tra generazioni, sviluppare percorsi di empowerment per superare i gap generazionali colmando il digital divide e facendo lavorare fianco a fianco genitori figli. L’obiettivo è rompere il tradizionale flusso di trasmissione delle competenze che va dalla persona più anziana a quella più giovane, costruendo su un passaggio di testimone che possa fare il percorso opposto. Come imparare gli uni dagli altri, come mettere tutti nelle stesse condizioni di poter insegnare qualcosa e come superare insieme il guado di queste fratture generazionali è forse la più importante sfida sociale che siamo chiamati a giocare all’alba del mondo post Covid-19. Un mondo che dovrà essere più sostenibile anche in termini sociali, perché il famoso patto tra generazioni di cui sentiamo parlare da generazioni, non può più aspettare.

 

Dobbiamo chiedere in preghiera di avere la forza di comportarci come Gesù così amare i nostri fratelli e sorelle, a cominciare dai più poveri e sofferenti, come ha fatto Lui, e amarli con il suo cuore e portare nel mondo frutti di bontà, frutti di carità, frutti di pace.”

Pregare non è una cosa facile e per questo noi scappiamo dalla preghiera. Ogni volta che vogliamo farlo, subito ci vengono in mente tante altre attività, che in quel momento appaiono più importanti e più urgenti.” A volte in effetti è vero, scappiamo dalla preghiera. “Il silenzio, la preghiera, la concentrazione sono esercizi difficili, e qualche volta la natura umana si ribella.” E secondo il Catechismo ci sono persino dei nemici della preghiera: “qualcuno dubita che essa possa raggiungere veramente l’Onnipotente: ma perché Dio sta in silenzio? e ancora- altri sospettano che la preghiera sia una mera operazione psicologica; qualcosa che magari è utile, ma non vera né necessaria.”

 

«La Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia è l'occasione per ribadire il rifiuto assoluto di ogni forma di discriminazione e di intolleranza e, dunque, per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea». Lo ha sottolineato il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia.

 

Da un’intervista a Mario Cucinella, 60 anni, architetto Fondatore e direttore creativo di MC A – Mario Cucinella Architects Noi, umani, siamo parte di un eco-sistema, di un equilibrio ecologico, di cui non siamo neanche la maggioranza, e se non intraprendiamo una forte azione educativa non arriveremo agli obiettivi. Cominciare ora a costruire una nuova cultura ecologica, una cultura del rispetto della vita, una cultura che vede nel progresso sociale, e non solo nello sviluppo economico, una via per una nuova era ecologica.

 

Il rapporto Oxfam del gennaio 2020 fotografa il livello di diseguaglianza nel mondo: un piccolissimo numero di miliardari, per l’esattezza 2.153, possiede la stessa ricchezza di 4,6 miliardi di persone tutte insieme. Poi è arrivata la pandemia e la sofferenza ha accomunato tutti gli abitanti della Terra: milioni di famiglie sono diventate ancora più povere, mentre un pugno di uomini è diventato ancora più ricco.

 

L’assemblea che normalmente coinvolgeva solo i vescovi per decidere sulle grandi questioni ora partirà dal basso con la partecipazione di tutti i cattolici. Il Sinodo non sarà dunque "solo un evento, ma un processo che coinvolge in sinergia il Popolo di Dio, il Collegio episcopale e il Vescovo di Roma, ciascuno secondo la propria funzione"

 

Un rapporto di ricerca spiega come è fatta e quanto vale l’economia sociale in Italia. Nell’Unione Europea, si stima che l’economia sociale conti 2,8 milioni di organizzazioni e tredici di lavoratori. L’economia sociale italiana genera il 3,4 per cento del valore aggiunto nazionale, pari a 49 miliardi di euro. La maggior parte (28 miliardi) proviene dalle cooperative, che hanno anche il maggior numero di addetti. Seguono le associazioni, che sono di gran lunga gli enti più diffusi (75% del totale) e contano anche la stragrande maggioranza dei volontari (più di cinque milioni).

 

2025  Solidarietà Kenya Onlus