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Lunedì 25 acquisto di gessi in quantità per tutti i maestri, grazie alle donazioni di Fondazione Isacchi S. di Milano:
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Lunedì 25 meeting con i genitori delle classi 6 e 8 per sensibilizzarli alla partecipazione della vita scolastica, al loro impegno di genitori, non delegare tutto alla scuola…
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Martedì 26 acquistati 100 kg. di riso
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Martedì 26 abbiamo riparato una ruota del Nissan, mentre l’altra non è più aggiustabile. Inoltre è sparita la ruota di scorta.
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Mercoledì 27 meeting della Manager Mary con l’Officer Hamisi, negli uffici del Ministero dell’educazione a Marafa per l’organizzazione degli esami di fine anno, previsti in Sede dal 29.10 al 01.11.
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Venerdì 29 acquisto di stoviglie (piatti, cucchiai, bicchieri, tazze, termos, caraffa,…) per gli esami che dovremo fare nella ns. Sede. Ispettori, poliziotti, officers, maestri a cui dovremo offrire colazione e pranzo. Li vedrete a ottobre…
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OLTRE AI NOSTRI STUDENTI, ANCHE GLI STUDENTI DELLA SCUOLA STATALE Kaembeni Primary School e bambini che non vanno a scuola, vengono dal nostro Daniel Fisioterapista per problemi ortopedici:
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IL PREZZO DEL CARBURANTE in Kenya è SALITO ANCORA A 209,50 KSH./LITRO. Col cambio normale a 115 sarebbe a 1,8 €/litro, ma per fortuna con l’euro forte sullo scellino (cambio a 155), paghiamo l’equivalente di € 1,35€/litro.
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Il 5x1000 del 2022 (che dovrebbe arrivare a dicembre 2023) è sceso, come le donazioni. Seppur siamo al 10° posto nella graduatoria degli enti erbesi, l’ammontare è sceso di parecchio. Qualche anno fa avevamo raggiunto la cifra di 11.500€ (anche grazie ad un commercialista ns. benefattore che aveva invitato i clienti che non avevano scelto un’altra Onlus, a scegliere noi). L’invito ai nostri followers è di non dimenticarsi al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi: basta una semplice firma e il ns. codice fiscale (91019810133).
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IL NOSTRO BIGLIETTO DA VISITA. PER NECESSITA’ IN ITALIA CHIAMARE ALBERTO: +393356451559
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AL ROYAL TULIA DUE ALTRE SISALS AL “FINE VITA”
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SITUAZIONE ECONOMICA DISASTROSA: Il Kenya sta affrontando ormai dall’inizio dell’anno la più grave crisi economica della sua storia. Il debito pubblico si avvicina pericolosamente alla soglia dei 72 miliardi di dollari e i riflessi di questo enorme buco sono resi ancor più drammatici dal crollo della moneta nazionale nei confronti del dollaro e delle altre monete straniere. Il dollaro fa aumentare tutti gli altri prezzi, specialmente quelli delle importazioni. Africa superpotenza delle energie rinnovabili o ulteriore ultima frontiera delle fonti fossili? Il summit si è tenuto a Nairobi, in Kenya, che è uno dei Paesi poveri di idrocarburi Il presidente keniano William Ruto è arrivato alla sede del vertice per inaugurarlo pedalando una bicicletta elettrica – a ribadire con un’immagine simbolica il senso che voleva dare all’incontro. Il segretario generale Onu Antonio Guterres ci ha messo del suo: "L’energia rinnovabile potrebbe essere il miracolo africano. i 54 Stati africani, abitati oggi da un miliardo e mezzo di persone in ulteriore crescita demografica (ma non di benessere, piuttosto di migrazioni) pesano pochissimo come causa di emissioni di CO2 (primo motore di gas serra), appena il 4 per cento, ma sono i più colpiti dal riscaldamento globale, fra desertificazione ed eventi climatici estremi. Il 26 agosto gli USA hanno condotto un raid aereo contro i guerriglieri qaedisti Shebab a circa 50 chilometri a nord ovest di Kismayo. Uccisi numerosi combattenti. È il quattordicesimo strike dall’inizio dell’anno in appoggio alle autorità locali.
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La mappa di Freedom House con le democrazie (in verde), i Paesi privi di libertà (viola) e quelli con libertà relativa (giallo)
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Secondo Freedom House, organizzazione americana che studia lo stato di salute della democrazia, quest’anno su 210 Paesi e territori del mondo solo 85 potevano essere definiti «liberi», mentre quelli liberi solo «in parte» o «non liberi» erano 125. Freedom House monitora l’evoluzione della democrazia nel mondo dal 1972 e negli ultimi 17 anni ha rilevato un «deterioramento globale» nei diritti politici e nelle libertà civili, dunque gli standard democratici sono regrediti dal 2008 a oggi. Le giornaliste professioniste in Kenya sono più di 3mila, più che in altri Paesi: il punto è che sono spesso vittime di molestie e di ‘hate speech’ e poi sono ostacolate nella carriera nonostante il loro talento, con i colleghi maschi a occupare tutte le posizioni apicali sia nelle redazioni che nel management. Il Kenya insiste sull’energia nucleare, e punta a costruire la sua prima centrale sulla costa, a partire dal 2027. La notizia più preoccupante ancora, è che potrebbe sorgere a ridosso del Mida Creek, nell'ecosistema di Watamu, oltretutto non lontano da zone turistiche conclamate oltre che da un paradiso naturale come pochi sulla costa dell'oceano indiano africano. L'impianto dovrebbe avere una capacità di 1.000 megawatt (MW), che se verrà consegnato con successo sarà fondamentale per contribuire a incrementare la fornitura di energia elettrica all'economia e a ridurre la dipendenza da impianti termici sporchi. A maggio, l'energia geotermica rappresentava la quota maggiore dell'elettricità generata, con una percentuale del 45,21%, seguita dall'energia idroelettrica (21,05%), dall'eolica (16,08%) e dall'energia solare (3,92%).
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