Newsletter Settembre 2023

Linet, con la nonna, viene ogni mese a trovarci per il consueto supporto alimentare. La novità non è questa (essendo da parecchio tempo che diamo il sostegno alimentare), ma è il saluto a Benny Angelo, il neonato (3 mesi al 23.09) che per Claudio rappresenta, insieme alla Manager Mary, la continuità generazionale della gestione del Tabasamu Centre. Una missione importante che ha tutte le premesse per avverarsi … Claudio ha organizzato il futuro, ma il Signore deciderà … infatti la sua mamma, sin da piccolo, diceva: UOMO PROPONE – DIO DISPONE! Claudio ce la mette tutta per dare continuità al Tabasamu Centre, dopo di lui, in onore alla figura di Marisa, che ha dato la vita per realizzare il Suo Sogno.
FOTO A SINISTRA SCATTATA A SETTEMBRE. FOTO A DESTRA AD AGOSTO
 
Per Claudio è sempre un piacere assistere i bimbi della scuola materna alla mensa per il pranzo. Con tanto di preghiera di ringraziamento al Signore, prima di iniziare a mangiare. Grazie alle maestre! A Kaembeni siamo l’unica scuola che diamo da mangiare agli alunni. Le scuole pubbliche mandano a casa gli alunni a piedi alle ore 12,00 per farli rientrare alle ore 14,00 per la ripresa delle lezioni.
GLI ALUNNI IN FILA COL PIATTO IN MANO IN ATTESA DI MANGIARE ALLA MENSA
PER NON CREARE ASSEMBRAMENTI E CONFUSIONE DIAMO IL PASTO INIZIANDO DAI PIU’ PICCOLI DELLA SCUOLA MATERNA, POI LA PRIMARY SCHOOL SINO, PER ULTIMO, LA CLASSE 8.
 
IN ITALIA CLAUDIO HA RICEVUTO IN DONO 500 FOTO DA IDA E LA SUA FAMIGLIA, DA CONSEGNARE AI NOSTRI STUDENTI. GRAZIE!!!
DAPPRIMA VEDETE I NOSTRI SCOUT E A SEGUIRE TUTTI GLI ALTRI.
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Sabato 09 service al pulmino Nissan (school van) ogni 5.000 km con cambio dell’olio, filtri e allineamento delle ruote.
 
Lunedì 11 abbiamo acquistato, su richiesta di Eunice, uno scatolone pieno di medicine, grazie alle donazioni della Fondazione Isacchi S. di Milano.

Lunedì 11 il nostro Fisioterapista Daniel ha ingessato i piedi torti di questo piccolo:
 
Martedì 12 ecco il macchinario che usiamo per trasformare il mais raccolto in farina per la polenta ai piccoli.
 
Abbiamo comprato anche riso:
 
Mercoledì 13 lungo meeting che ha interessato molte figure di lavoratori, ma al centro della discussione i due askari (guardie) notturni, che dovrebbero sovrintendere alla sicurezza del Tabasamu Centre e agli ospiti notturni (classe 6 e 8) E NURSE Eunice con la sua mamma e il piccolino. Dalla raccolta del mais in agosto è emersa una mancanza di una grande quantità di pannocchie. Dove sono finite? Chi le ha rubate? quando? C’è stata connivenza tra i ladri e le guardie? Sono interrogativi che abbiamo affrontato nel lungo colloquio. Ho già avuto modo di raccontare in precedenza la situazione economica difficile in Kenya. Il turismo langue, i cambiamenti climatici creano problemi all’agricoltura, la disoccupazione (soprattutto quella giovanile) è alta, l’inflazione altissima, le tasse crescono per far fronte al bilancio disastroso del governo, l’economia familiare è al collasso. Si ruba per fame e per mancanza di valori…naturalmente.
 
Giovedì 14 la mamma di KOMBO è venuta a trovare Claudio per chiedere aiuto per il pagamento della terza rata delle spese scolastiche di suo figlio. Chi ci segue da tanti anni non può aver dimenticato Kombo: era il nostro percussionista nelle performance/show dei nostri studenti. Abbiamo anche una sua foto alla Home Page del nostro sito web. Un bimbo piccoletto, ma vivace e simpaticissimo. Claudio non ha potuto sottrarsi alla richiesta della mamma anche perché Kombo è un bravo studente. La sua performance (primo e secondo trimestre) ha raggiunto B+ (foto a destra): complimenti! 
 
Lunedì 18 lunghissima riunione tra Claudio, la manager Mary, il Preside Edward e l’assistente Safari con Sabina e  i suoi genitori. L’obiettivo è trovare una soluzione scolastica a Sabina (ogni funzione dal bacino in giù non funziona: non ha l’uso delle gambe). È stata aiutata da Laura (benefattrice italiana) per diversi anni con l’iscrizione al S. Francis Rehabilitation di Malindi. Ma da un anno circa Laura è rientrata in Italia. S.K.O. le ha acquistato pannolini (è incontinente), ma non può riceverla al Tabasamu Centre (non avendo una struttura operante per disabili). Dunque il colloquio è servito per trovare soluzioni idonee per una struttura scolastica della zona adeguata alle esigenze della bambina.
 
Mercoledì 20 rifornimento di cibo: fagioli e olio con trasporto di mototaxi. Ma anche di tanti frutti di baobab che Claudio ha donato per i bimbi (diventano caramelle cuocendo il contenuto e aggiungendo zucchero e polvere rossa).
 
Giovedì 21 school van Nissan fermato dalla polizia per sovraccarico di alunni e gomme usurate. Dopo aver pagato una penalità non indifferente, Claudio e Mary hanno deciso di licenziare il driver (naturalmente con i diritti acquisiti: ferie, 13° per 9 mesi, …) per mancanza di serietà nello svolgimento del lavoro, che implica la responsabilità del mezzo e dei fruitori (alunni). Il servizio momentaneamente sospeso è stato organizzato con diversi bajaj (mototaxi) fino alla fine di ottobre (chiusura anno scolastico). Dovremo ripristinare il servizio nei 3 giorni degli esami finali.
 
Venerdì 22 anche la Toyota Noah dal meccanico per problemi al motore (candele, cinghia, tenditore, filtro olio, olio motore…). L’AUTO è DEL 2004, MENTRE NOI L’ABBIAMO ACQUISTATA NEL 2012. HA QUASI 20 ANNI DI VITA…
 
Lunedì 25 acquisto di gessi in quantità per tutti i maestri, grazie alle donazioni di Fondazione Isacchi S. di Milano:
 
Lunedì 25 meeting con i genitori delle classi 6 e 8 per sensibilizzarli alla partecipazione della vita scolastica, al loro impegno di genitori, non delegare tutto alla scuola…
 
Martedì 26 acquistati 100 kg. di riso
 
Martedì 26 abbiamo riparato una ruota del Nissan, mentre l’altra non è più aggiustabile. Inoltre è sparita la ruota di scorta.
 
Mercoledì 27 meeting della Manager Mary con l’Officer Hamisi, negli uffici del Ministero dell’educazione a Marafa per l’organizzazione degli esami di fine anno, previsti in Sede dal 29.10 al 01.11.
 
Venerdì 29 acquisto di stoviglie (piatti, cucchiai, bicchieri, tazze, termos, caraffa,…) per gli esami che dovremo fare nella ns. Sede. Ispettori, poliziotti, officers, maestri a cui dovremo offrire colazione e pranzo. Li vedrete a ottobre…
 
OLTRE AI NOSTRI STUDENTI, ANCHE GLI STUDENTI DELLA SCUOLA STATALE Kaembeni Primary School e bambini che non vanno a scuola, vengono dal nostro Daniel Fisioterapista per problemi ortopedici:
 
IL PREZZO DEL CARBURANTE in Kenya è SALITO ANCORA  A 209,50 KSH./LITRO. Col cambio normale a 115 sarebbe a 1,8 €/litro, ma per fortuna con l’euro forte sullo scellino (cambio a 155), paghiamo l’equivalente di € 1,35€/litro.
 
Il 5x1000 del 2022 (che dovrebbe arrivare a dicembre 2023) è sceso, come le donazioni. Seppur siamo al 10° posto nella graduatoria degli enti erbesi, l’ammontare è sceso di parecchio. Qualche anno fa avevamo raggiunto la cifra di 11.500€ (anche grazie ad un commercialista ns. benefattore che aveva invitato i clienti che non avevano scelto un’altra Onlus, a scegliere noi). L’invito ai nostri followers è di non dimenticarsi al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi: basta una semplice firma e il ns. codice fiscale (91019810133).
 
IL NOSTRO BIGLIETTO DA VISITA.
PER NECESSITA’ IN ITALIA CHIAMARE ALBERTO: +393356451559
 
AL ROYAL TULIA DUE ALTRE SISALS AL “FINE VITA”
 
NOTIZIE DAL KENYA
SITUAZIONE ECONOMICA DISASTROSA: Il Kenya sta affrontando ormai dall’inizio dell’anno la più grave crisi economica della sua storia. Il debito pubblico si avvicina pericolosamente alla soglia dei 72 miliardi di dollari e i riflessi di questo enorme buco sono resi ancor più drammatici dal crollo della moneta nazionale nei confronti del dollaro e delle altre monete straniere. Il dollaro fa aumentare tutti gli altri prezzi, specialmente quelli delle importazioni.
 
Africa superpotenza delle energie rinnovabili o ulteriore ultima frontiera delle fonti fossili? Il summit si è tenuto a Nairobi, in Kenya, che è uno dei Paesi poveri di idrocarburi Il presidente keniano William Ruto è arrivato alla sede del vertice per inaugurarlo pedalando una bicicletta elettrica – a ribadire con un’immagine simbolica il senso che voleva dare all’incontro. Il segretario generale Onu Antonio Guterres ci ha messo del suo: "L’energia rinnovabile potrebbe essere il miracolo africano. i 54 Stati africani, abitati oggi da un miliardo e mezzo di persone in ulteriore crescita demografica (ma non di benessere, piuttosto di migrazioni) pesano pochissimo come causa di emissioni di CO2 (primo motore di gas serra), appena il 4 per cento, ma sono i più colpiti dal riscaldamento globale, fra desertificazione ed eventi climatici estremi.
 
Il 26 agosto gli USA hanno condotto un raid aereo contro i guerriglieri qaedisti Shebab a circa 50 chilometri a nord ovest di Kismayo. Uccisi numerosi combattenti. È il quattordicesimo strike dall’inizio dell’anno in appoggio alle autorità locali.
La mappa di Freedom House con le democrazie (in verde),
i Paesi privi di libertà (viola) e quelli con libertà relativa (giallo)

Secondo Freedom House, organizzazione americana che studia lo stato di salute della democrazia, quest’anno su 210 Paesi e territori del mondo solo 85 potevano essere definiti «liberi», mentre quelli liberi solo «in parte» o «non liberi» erano 125. Freedom House monitora l’evoluzione della democrazia nel mondo dal 1972 e negli ultimi 17 anni ha rilevato un «deterioramento globale» nei diritti politici e nelle libertà civili, dunque gli standard democratici sono regrediti dal 2008 a oggi.
 
Le giornaliste professioniste in Kenya sono più di 3mila, più che in altri Paesi: il punto è che sono spesso vittime di molestie e di ‘hate speech’ e poi sono ostacolate nella carriera nonostante il loro talento, con i colleghi maschi a occupare tutte le posizioni apicali sia nelle redazioni che nel management.
 
Il Kenya insiste sull’energia nucleare, e punta a costruire la sua prima centrale sulla costa, a partire dal 2027.
La notizia più preoccupante ancora, è che potrebbe sorgere a ridosso del Mida Creek, nell'ecosistema di Watamu, oltretutto non lontano da zone turistiche conclamate oltre che da un paradiso naturale come pochi sulla costa dell'oceano indiano africano. L'impianto dovrebbe avere una capacità di 1.000 megawatt (MW), che se verrà consegnato con successo sarà fondamentale per contribuire a incrementare la fornitura di energia elettrica all'economia e a ridurre la dipendenza da impianti termici sporchi. A maggio, l'energia geotermica rappresentava la quota maggiore dell'elettricità generata, con una percentuale del 45,21%, seguita dall'energia idroelettrica (21,05%), dall'eolica (16,08%) e dall'energia solare (3,92%).
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