Newsletter Novembre 2023

Dal 31 ottobre al 3 novembre Re Carlo III e la regina Camilla hanno visitato il Kenya. Un tour ufficiale organizzato non solo per promuovere l’amicizia tra il Regno Unito e la nazione africana, ma anche per fare i conti con la Storia, in particolare con il passato coloniale del Kenya. Di fronte a 350 ospiti e alla coppia presidenziale, Re Carlo III ha espresso tutto il suo rammarico per le ingiustizie del colonialismo, dichiarando: “…Dobbiamo riconoscere i momenti più dolorosi delle nostre lunghe e complesse relazioni. I misfatti del passato sono causa di grandissimo dolore e di profondissimo rimpianto. Atti di violenza aberranti e ingiustificabili furono commessi ai danni dei kenyoti, che hanno combattuto…una battaglia dolorosa per l’indipendenza e la sovranità e per questo non possono esserci scuse. Ora che sono tornato in Kenya è di estrema importanza per me approfondire la mia consapevolezza di questi torti…Nessuno può cambiare il passato. Ma affrontando la nostra storia con onestà e schiettezza possiamo, forse, dimostrare la forza della nostra amicizia oggi…”. Il capo di Stato keniano ha detto a Charles che il dominio coloniale è stato "brutale e atroce nei confronti del popolo africano" e che "resta ancora molto da fare per ottenere riparazioni complete".
 
L’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, ha presenziato alla cerimonia in ricordo dei caduti italiani nei campi di prigionia britannici in Africa Orientale. La cerimonia ha avuto luogo al sacrario italiano della cittadina di Nyeri, all’interno della missione della Consolata che ha donato la chiesa e lo spazio esterno per onorare la memoria di oltre 700 connazionali che persero la vita dal 1941 al 1946, dopo essere stati fatti prigionieri in Etiopia e deportati in 15 campi di detenzione sparsi tra Kenya, Uganda e Tanzania. A margine della cerimonia e della messa in suffragio, celebrata da Padre Maurizio Binaghi, il Comites Kenya ha organizzato un evento conviviale, rendendo una giornata di memoria e contro tutte le guerre, un'occasione in più di socialità per gli italiani in Kenya.
 
Il governo del Kenya ha vietato le esportazioni di avocado. A dare l’annuncio è stata l’autorità keniota per l’Agricoltura e l’alimentazione (Afa) in una nota. Secondo quanto riportato dal sito di news Kenyansil divieto riguarda solo gli avocado esportati via mare e non riguarderebbe quindi quelli spediti in aereo. La decisione — si legge nel comunicato dell’Afa — è stata presa per permettere agli avocado di maturare e far rispettare a produttori ed esportatori le regole per accedere al mercato cinese ed europeo. Il Kenya esporta circa 20 mila tonnellate di avocado all’anno.
La Kenya Revenue Authority, l’agenzia delle entrate keniana, non aiuta certo il Turismo: fa discutere e occorre  una interpretazione sulla ormai famosa e nuova  “tassa” sui beni personali dei turisti (che arrivano in vacanza) che superano i 500 dollari o 75 mila scellini di valore. È sufficiente avere un orologio o uno smartphone e ci scappa la tassa. Ma chi e come si decide il valore (e la tassa conseguente)?
 
Venerdì 03 Novembre a Malindi lo ricorderemo come un giorno di pioggia ininterrotta per 24 ore, peraltro dopo una settimana di pioggia “normale”. Il traffico in tilt, le strade allagate, …  ma soprattutto il problema sono le buche profonde che si creano per effetto dell’erosione. Lo spessore dell’asfalto è così esiguo che si formano buche ovunque. Nel centro cittadino, in corrispondenza del Karen Blixen Bar e del supermercato Naivas, si formano code degli automezzi per buche profonde che interessano tutta la larghezza della strada. I lavori di ripristino iniziati il 19.11 non ancora conclusi al 1° dicembre.
 
Lunedì 13 novembre, per la prima volta, è festa nazionale (un’altra in più!). Il governo ha deciso di proclamare una giornata dedicata a piantare alberi, in sintonia con il desiderio del presidente Ruto di far crescere 15 miliardi di piante nei prossimi 8 anni. Una giornata a cui dovrebbero partecipare tutti i cittadini keniani, per combattere contro gli effetti devastanti del cambiamento climatico e della deforestazione galoppante che non risparmia anche questo paese. Con tutti i problemi che hanno i kenioti di sfamarsi e di curare la propria salute, proclamare di voler piantare ben 15 miliardi di alberi, è a dir poco anacronistico, soprattutto in un paese già ricco di vegetazione, con la Rift Valley sconfinata e i grandi parchi, … 
 
Mercoledì 09 si è aperta, con la partecipazione di 28 aziende del settore delle costruzioni la più importante fiera del Kenya, “The Big 5 Construct”, a Nairobi. Nello spazio espositivo del Sarit Centre, gli stand internazionali sono oltre 200, con più di 4000 visitatori già accreditati, provenienti da tutta la regione subsahariana. L’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, ha inaugurato il padiglione Italia accogliendo gli imprenditori giunti dal nostro paese per mettere in mostra le loro aziende in Kenya.
 
Un fulmine a ciel sereno per cittadini keniani, turisti e residenti stranieri arriva dal Ministero degli Interni del Kenya. Secondo quanto pubblicato il 6 novembre dalla Gazzetta Ufficiale, i costi di tutti i servizi dell’ufficio immigrazione del paese subiranno aumenti che vanno dal 100 per cento fino al 250 per cento. Se non intervengono variazioni, diventano effettive dopo 14 giorni dalla pubblicazione, quindi potrebbero essere in vigore dal prossimo 20 novembre. Secondo queste direttive, il visto turistico per entrare in Kenya, valevole 3 mesi, passerebbe dagli attuali 50 dollari a 100, quindi in euro, al cambio attuale sarebbero circa 93 euro.
 
A poche ore dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale l’Alta Corte del Kenya ha emesso un'ordinanza cautelare che impedisce al governo di aumentare le tariffe per i principali servizi ai cittadini. Il giudice Mugambi ha sospeso molti degli aumenti prospettati per i servizi dell’immigrazione, compresi passaporti, visti e documenti di ogni genere, fino all’udienza che si terrà il prossimo 29 novembre.
 
La settimana della cucina italiana in Kenya, l’iniziativa dell’Ambasciata d’Italia con Istituto Italiano di Cultura di Nairobi e Italian Trade Agency, che è stata lanciata ieri dall’ ambasciatore Roberto Natali, alla presenza di esponenti del governo keniano e giornalisti internazionali. L’iniziativa, ideata dal ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale per promuovere il cibo italiano e la tradizione enogastronomica, come tratto distintivo dell’identità e della cultura italiana, da sabato 11 novembre a Nairobi e si concluderà sabato 19 a Malindi.
 
L’emergenza maltempo in Kenya ora rischia di portare inondazioni anche nella fascia costiera, gonfiando i fiumi Galana-Sabaki e Tana. L’allarme è stato lanciato dalla Croce Rossa. Il conto dei morti ufficiali è di 15, ma i dispersi sono decine e nella contea di Mandera, un’intera cittadina, Elwak, è stata sommersa da acqua e fango con tutte le sue capanne e case. Attualmente in tutto il paese sono 85 mila le famiglie sfollate. il fenomeno atmosferico chiamato El Niño interesserà la fascia equatoriale, in maniera diversa, fino al prossimo aprile e secondo gli esperti keniani le piogge potrebbero persistere anche fino alla fine di dicembre.
 
Si è tenuto il 15 Novembre a Roma un importante incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha anche la delega per il suo paese alle politiche spaziali ed aerospaziali, e quello della Difesa, con stessa delega. Quello di Roma, a cui hanno partecipato anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Teodoro Valente e il suo omologo keniano, James Aruasa, è il primo dall’entrata in vigore dell’accordo tra i due paesi che ha rinnovato la collaborazione Kenya-Italia per il Centro Spaziale Broglio fino al 2035. "Il nostro governo è intenzionato a far fare un salto di qualità alla collaborazione con il Kenya - ha spiegato il ministro Urso - vogliamo dar vita a una joint venture in ambito commerciale e industriale. Il legame tra le agenzie spaziali dei nostri due Paesi, già solido, verrà ulteriormente rafforzato attraverso l'impegno dell'Agenzia Italiana a fornire supporto all'omologa agenzia keniana.
 
Allerta massima lungo gli argini dei fiumi Tana (dove le famiglie sfollate sono più di mille) e Galana, che è esondato anche sulla strada che porta allo Tsavo Est. A Malindi sono diverse le strade allagate e i negozi che si sono riempiti d’acqua, così come a Mombasa e Nyali. Ancora allagamenti a nord del Kenya, soprattutto nella regione del lago Vittoria, e nel nord ovest. Sono oltre 5000 le famiglie sfollate nella contea di Mandera. E dopo le alluvioni, le istituzioni sanitarie temono per le epidemie portate da acqua e fango, soprattutto il colera.
Il bilancio del  maltempo prolungato sulla costa si aggrava di ora in ora e le istituzioni delle varie contee convengono che si tratta della più disastrosa stagione delle piccole piogge che si ricordi. I morti accertati erano inizialmente 11 ma si teme per la vita di almeno 200 persone di cui non si hanno tracce. La coordinatrice regionale della costa, Rodah Onyancha, ha dichiarato al quotidiano The Standard, che oltre 5 mila famiglie saranno spostate in zone più sicure ed elevate rispetto al livello del fiume. Sono invece più di 300 le famiglie che hanno perso le loro abitazioni, trascinate dalla furia delle acque e dal fango nella sola città di Mombasa. Ma si dice che il ciclone El Niño non ha ancora completato la sua opera devastatrice. Dopo l’emergenza inondazioni, oltretutto, la minaccia è rappresentata dalle malattie portate dall’acqua e dal fango, e da eventi paralleli come la moria di animali che infettano l’ambiente.
 
Due prestiti internazionali, uno dalla Banca Mondiale ed un altro dal Fondo Monetario Internazionale, danno respiro al Kenya in questa fine di 2023, dopo l’aggravarsi della situazione economica che da mesi affligge il paese. Si spera quindi che con i prestiti concessi al paese, definito dalla Banca Mondiale “in continuo sviluppo” e sul quale c’è ottimismo per una ripresa stimata in 3 anni, il governo possa frenare ulteriori aumenti e gabelle. L’aggiunta del nuovo prestito della Banca Mondiale, che stima di concedere al Kenya 12 miliardi di dollari nei prossimi 3 anni, dovrebbe risolvere momentaneamente il problema.
 
Più di trenta cuochi di strutture alberghiere e ristoranti di Malindi hanno usufruito di un “upgrade” nella loro professionalità ed esperienza. L’iniziativa è stata approntata dall’ambasciata d’Italia in Kenya, nell’ambito del programma della Settimana della cucina italiana che non è stata solo una vetrina promozionale dell’ enogastronomia nazionale ma ha avuto anche risvolti divulgativi, con le master class tenute dallo chef “ambasciatore del gusto” Luca Mastromattei e le conferenze negli atenei di Nairobi e Mombasa di Mauro Serafini, docente di Nutrizione Umana all’università di Teramo e luminare di fama internazionale.
 
Il presidente del Kenya a Strasburgo: "Un posto a tavola per l'Africa". In un discorso davanti al Parlamento europeo di Strasburgo, Ruto ha chiesto una revisione "fondamentale" delle istituzioni finanziarie che hanno governato l'economia globale dalla fine della Seconda guerra mondiale, affermando che esse hanno alimentato un ciclo di "indebitamento e dipendenza" e non sono più "adatte allo scopo". "Il cambiamento climatico ha introdotto una nuova dimensione in questa complessa equazione - sostiene il presidente -. Se da un lato rappresenta una minaccia esistenziale, dall'altro emerge come una forza livellatrice, che ci rende tutti uguali di fronte a una sfida globale condivisa, che trascende tutte le divisioni". Ruto, presidente del Kenya dal settembre 2022, ha adottato una politica estera volta a migliorare le relazioni con i Paesi occidentali dopo che i suoi predecessori avevano preferito approfondire i legami con la Cina. La svolta è stata accolta con favore da Bruxelles, che intende mobilitare fino a 150 miliardi di euro in progetti infrastrutturali per contrastare l'influenza cinese nella regione nell'Africa subsahariana. Ma, ha avvertito Ruto, la sua disponibilità a cooperare non deve essere intesa come un assegno in bianco per sfruttare le risorse naturali del Kenya, comprese le materie prime. L'Africa, ha detto, "porta ancora le cicatrici del colonialismo, che rimangono visibili nelle dipendenze economiche e istituzionali che continuano a ostacolare il progresso". Se l'accesso ai finanziamenti migliorasse, ha affermato, l'Africa potrebbe un giorno diventare una "centrale elettrica verde" che aiuti il mondo ad abbandonare i combustibili fossili e a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi
Ruto ha anche incoraggiato i governi e le aziende dell'Ue a investire nella gioventù africana e "creare un'economia vivace e autosufficiente", che possa rallentare i flussi migratori verso l'Europa.
 
Ancora un rinvio per la possibile entrata in vigore dell’assicurazione sanitaria obbligatoria per i turisti stranieri che entrano in Kenya. La corte di Nairobi ha infatti accolto un ricorso presentato dal sindacato dei medici praticanti, farmacisti e dentisti keniani (KMPDU) che hanno giudicato la legge iniqua per il loro lavoro. I giudici si sono presi fino al prossimo 7 febbraio per valutare la liceità della riforma prospettata dal governo. La legge sull'assicurazione sanitaria sociale ha suddiviso il Fondo nazionale di assicurazione sanitaria (NHIF) in tre fondi: il Fondo per l'assistenza sanitaria primaria, il Fondo per l'assicurazione sanitaria sociale e il Fondo per le malattie croniche e le emergenze.
 
Non mi risultano in Kenya problemi, come in Italia, di femminicidi sempre più in crescendo. La donna africana è considerata per quello che svolge, per la sua maternità, per le responsabilità che ricadono su di essa. Nelle zone rurali è facile avere l’uomo che non ha lavoro e la donna su cui grava tutto: dalla crescita dei figli, al seguire lo shamba (terreno di coltivazione), preparare da mangiare, lavare e pulire … mentre nelle città la donna ha un impiego: è facile trovare una donna giudice, avvocato, manager di aziende, business, … e poi qui entra in gioco la poligamia consentita e praticata. I coniugi per lo più convivono (sposarsi costa troppo) e si separano con grande facilità. Non c’è un attaccamento morboso, di possesso. L’uomo o la donna preferiscono andarsene e cambiare partner. Chi ci fa le spese sono i bambini. Per fortuna ci sono le nonne!
 
Il Rotaract e il Rotary Club di Malindi si sono impegnati questo mese per due eventi molto importanti:
 
NOTIZIE DAL TABASAMU CENTRE
Mercoledì 01 finiti gli esami di stato: studenti felici per averlo passato, i risultati a fine mese.
 
I poliziotti si sono mostrati severi, ma pure amichevoli, senza ostentare il loro ruolo autoritario. A fine esami tutti rilassati.
 
Giovedì 02 Linet per il consueto aiuto alimentare e il saluto a Benny Angelo:
 
Lunedì 06 novembre si può dire che il Signore ha protetto Claudio (per i non credenti: un colpo di culo): dopo aver raccolto soldi in banca, si è recato a pagare le bollette della corrente elettrica, lasciando l’auto chiusa al parcheggio (molto affollato e pieno di gente) con i soldi da dare al ragioniere per i versamenti dei lavoratori (KRA, NSSF, NHIF, H.LEVY,…). Un ladro ha tentato di scassinare la serratura, fortunatamente senza riuscirci. Evidentemente sono stato curato e seguito. In verità non è la prima volta che accade un tale episodio e la serratura mi viene in aiuto. Naturalmente si è dovuto procedere alla sostituzione con una nuova serratura…il 30 novembre dopo aver raccolto soldi in banca per il saldo degli stipendi, sono stato seguito da un tizio in moto, che ha depistato.
 
Venerdì 24 abbiamo ritirato i certificati dell’esame di stato dei nostri alunni di classe 8 - ecco uno di loro:
 
Abbiamo comprato altri semi di mais e di green peas, inoltre pulito lo shamba e seminato, grazie alle piogge:
 
Domenica 26 Claudio ha ritirato dalla Dr.ssa Anisa, nel corso di una cerimonia, il certificato per l’Associazione S.K.O., quale riconoscimento della nostra donazione per la lotta alla Polio. (hanno scritto Online perché non conoscono Onlus).
SOPRA: un momento della cerimonia
SOTTO: La Dott.ssa Anisa mentre parla al microfono
 
La foto sotto rappresenta un esempio di cielo plumbeo di questo novembre molto piovoso, al Tabasamu Centre.
 
LE BANANE DEL TABASAMU CENTRE MATURANO...
 
RICORDIAMOLO E RINGRAZIAMO TUTTI I NOSTRI BENEFATTORI:
 
AL ROYAL TULIA LE SISALS AL FINE VITA VENGONO ESTIRPATE
 
LA PIOGGIA COPIOSA AL ROYAL TULIA
 
Un bar – ristorante affacciato su un’arteria principale di Malindi: INCREDIBILE!
 
GRAZIE
A TUTTI COLORO CHE HANNO DEDICATO IL PROPRIO TEMPO
PER AVERMI SEGUITO SIN QUI,
PER CONTINUARE AD AIUTARCI,
A PENSARCI, A VOLERCI BENE…
A TUTTI UN GROSSO ABBRACCIO,
DA CLAUDIO 
from Tabasamu Centre
PER SOSTENERCI CON LE DONAZIONI RICORDATEVI PER FAVORE:

IBAN: IT 94 K 03069 51270 100000064816 
intestato a Solidarietà Kenya Onlus
 
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