Newsletters Aprile 2024
CARI SOSTENITORI DI SOLIDARIETA KENYA ONLUS, VI PREGO, NON DIMENTICATEVI DEL 5X1000 DA DEDICARE A NOI NELLA CONSEGNA DELLA VOSTRA DICHIARAZIONE DEI REDDITI:
PRINCIPALI NOTIZIE DAL KENYA PER CONOSCERE IL “SISTEMA PAESE”
La sanità pubblica del Kenya è paralizzata dall’11 marzo: da quando i medici degli ospedali statali hanno deciso di scioperare per chiedere al governo di rispettare le sue promesse e ridiscutere il contratto di lavoro. Le promesse, secondo il sindacato Kmpdu, che raccoglie praticamente tutti i medici pubblici del paese e conta circa 7 mila iscritti, riguardano un migliaio di praticanti a cui, dopo un anno di tirocinio non retribuito, era stata prefigurata l’assunzione e l’inquadramento, con il relativo stipendio. In più i sindacati vogliono sedersi con il governo per ridiscutere i termini dei loro contratti. Questo sciopero, per l’ennesima volta, fa luce sul problema della disoccupazione forzata di tanti laureati e di personale qualificato che spesso hanno fatto sacrifici, con le loro famiglie, per frequentare le scuole del paese e a cui sembrerebbe naturale trovare lavoro, data l’endemica carenza di personale nelle strutture pubbliche. Ma alla mancanza di dipendenti, si aggiunge quella del bilancio dello Stato, che spesso sceglie di investire in altri settori definiti “strategici”, o ne è costretto. Chi ci rimette, chiaramente è la popolazione ed in particolare le fasce più povere, quelle che non si possono permettere di accedere alla sanità privata, come è ormai consuetudine invece della classe media e dei ricchi, compresi gli stranieri. Gli ospedali pubblici, tranne rari casi, non garantiscono servizi adeguati, hanno spesso strumentazioni desuete o non funzionanti, tempi di attesa biblici e se si salvano e salvano vite, lo fanno quasi sempre grazie alla preparazione, alla volontà e alla predisposizione d’animo del personale che vi lavora. Altro dato, è il ritorno di molti abitanti delle zone rurali del Kenya, che costituiscono due terzi della popolazione, alle pratiche di un tempo, legate alla medicina tradizionale, ai guaritori ed erbalisti, e alla stregoneria. Purtroppo, ad oggi, non si vedono spiragli per questa situazione senza precedenti, per la durata dell’agitazione sindacali e per la fermezza di entrambe le fazioni: il sindacato ha rifiutato una prima proposta del governo sull’aumento dei salari minimi, che è stata ritenuta inadeguata. Dall’altra parte il governo ha dichiarato che le richieste dei medici sono esagerate.
Per arginare il crescente numero di incidenti stradali, che spesso sono provocati dall’alta velocità di chi conduce i veicoli, il ministro dei Trasporti, Kipchumba Murkomen, ha deciso di vietare l’uso di auto “monovolume” come Voxy, Noah, Sienta ed altre (quasi tutte giapponesi) e quello di “station wagon” come ad esempio Toyota Probox e Succeed, per il trasporto pubblico, ovvero di non rilasciare più per questi mezzi la licenza PSV (Public Service Vehicle) obbligatoria per chi effettua servizi di questo genere. Il fine appunto è quello di prevenire incidenti stradali e limitare il più possibile il numero di vittime che nei primi tre mesi del 2024 ha raggiunto un tristissimo record, superando quota 1200, senza contare i feriti.
Padre Antonio Bianchi, uno degli storici missionari della Consolata in Kenya, si è spento a Nairobi, alla bellezza di 102 anni, con una lucidità ed una verve incredibile, che riusciva a irradiare positività e gioia di vivere. Originario di Verbania, cittadina piemontese sul Lago Maggiore, nel 1946 è stato ordinato all’istituto missionari della Consolata di Torino, venendo assegnato al Portogallo. Lì ha iniziato a coltivare la passione per gli ultimi e i ragazzi di strada delle periferie e la sua passione per il calcio lo ha portato a fondare una scuola di calcio che, dopo 75 anni è ancora attiva e porta il suo nome. Nel 1954 si è trasferito in Kenya e da allora non ha più lasciato l’Africa e le sue opere di assistenza verso i giovani. Padre Gerardo Martinelli, altra colonna della Consolata in Kenya, che fino all’ultimo ha assistito Padre Bianchi, nell’occasione dei cento anni ci ricordava come “La dedizione e l’energia di Padre Bianchi sono state un esempio non solo per chi è arrivato dopo di lui dall’Italia ma anche per le generazioni di uomini di chiesa keniani”.
Tra i cento personaggi più influenti del 2024, nella classifica stilata ogni anno dalla rivista americana Time, per la prima volta appaiono contemporaneamente due kenioti: il presidente della Repubblica, William Ruto, e l’imprenditore del sociale Kennedy Odede.
A causa delle piogge, in questo periodo siamo alle prese con i continui blackout dell’azienda dell’energia elettrica nazionale, la Kenya Power & Lightning.
Le piogge insistenti hanno fatto scattare l’emergenza in tutto il Kenya. Nella capitale Nairobi, dove la situazione è drammatica anche per l’abbondanza di corsi d’acqua e il drenaggio e la canalizzazione dell’acqua quasi inesistenti. Il governo ha nominato una task force per l’emergenza alluvioni. Il paese è in ginocchio per l’aumento delle grandi piogge dovuto alla coda del ciclone El Nino. Le autorità per l’emergenza hanno dichiarato che dall’inizio del maltempo in tutto il Kenya sono state registrate 70 vittime, con circa 120 mila persone sfollate. Secondo i meteorologi, le piogge potrebbero interessare gran parte del paese fino a fine maggio.
Se per quanto riguarda le città, il problema è rappresentato anche dalla quantità di rifiuti che vanno a finire nei corsi d’acqua e nei canali di scolo, bloccandoli e facendo sì quindi che si creino inondazioni, nelle campagne e nelle regioni meno abitate, i cambiamenti climatici degli ultimi anni non sono ancora stati metabolizzati neanche dai residenti che, ad esempio, non si proteggono preventivamente dalle esondazioni, pur vivendo vicino a fiumi, laghi e dighe. Gli appelli del presidente Ruto a muoversi dalle zone a rischio, non viene ascoltato, sempre per il solito problema: la terra è quanto di più sacro e caro ci sia e la gente rischia di morire, pur di non lasciarla e rischiare di non ritrovarla più.
Si è consumata nella notte del 29 aprile l’ennesima tragedia dovuta alle forti piogge che stanno cadendo da giorni sul Kenya, ed in particolare nella regione della Rift Valley. Un fiume che ha rotto gli argini nella zona di Mai Mahiu, tra Nairobi e Naivasha, ha fatto tracimare una diga nelle vicinanze, le cui acque si sono mescolate al fango e hanno travolto un intero villaggio. Il bollettino parla di 42 vittime.
NOTIZIE DAL TABASAMU CENTRE
Dalle vacanze pasquali , la scuola è rimasta chiusa; la riapertura prevista per lunedì 29, inizio del secondo trimestre scolastico, è stata fatta slittare di una settimana per le alluvioni e inondazioni. Anche il Sabaki River è esondato, allagando i terreni circostanti.
SONO ARRIVATE A GENNAIO ENTRAMBE: A SX LINET DI 3 ANNI E QUALCHE MESE E A DX ABIGAIL, DI 2 ANNI E 6 MESI. SONO DIVENTATE AMICHE INSEPARABILI. ECCOLE IN UFFICIO DA CLAUDIO
Mercoledi 03 visita di turisti con Tour Leader Filippo, di Four Seasons. Li ringraziamo per la generosità sia per i doni di vestiti, medicine, palloni, pastelli, penne, … sia per la donazione in denaro, che per un bonifico da parte di due di loro. Un grazie particolare a Filippo che sa infondere ai turisti la sensibilità necessario per aiutarci. A presto arrivederci a luglio.
Dopo il benvenuto di Claudio, alcuni alunni di classe 5 e 6 hanno eseguito uno show con canti e danze tribali Giryama, a seguire c’è stata una partita di NetBall femminile, poi il pranzo e la visita completa del Tabasamu Centre.
Linet ha la varicella. Brava la nonna che la segue bene e Claudio che segue la sua salute, l’istruzione e l’alimentazione.
Giovedi 11 - Venerdi 12 – Sabato 13 al TABASAMU HALL si è tenuto un corso di aggiornamento per i maestri della scuola materna del sub-County Magarini. Il Centro offre ospitalità a tutto il Distretto.
I 4 ISTRUTTORI
Il forte vento di domenica 14 ha causato il distacco della lamiera di copertura della sala computer
Lunedi 15 Kache ha improvvisato un balletto per attrarre il piccolo Benny che si lamentava nel passeggino. Incredibile!
Mercoledi 17 si è consumata la tragedia familiare di una nostra maestra. Già era successo l’anno scorso. Si è ripetuto ancora. Il problema è il tribalismo: la famiglia Giryama del marito non accetta la moglie, di un’altra tribù. Messa alla porta, per non dormire seduta fuori dalla porta (come l’anno scorso), si è rifugiata da un’anziana del villaggio e il giorno dopo da noi. “La famiglia” si è lamentata perché l’abbiamo soccorsa dandole ospitalità (dorme nella nostra staff house). Infatti i parenti di lui vorrebbero che lei tornasse da sua madre, da dove è venuta. Il marito ha dimostrato di cedere alle pressioni dei familiari. Sono storie incredibili che vanno denunciate! Per fortuna il marito non ha saputo gestire i 2 bimbi e li ha ridati alla mamma.
Venerdi 19 IL PULMINO SCOLASTICO HA CONCLUSO GLI AGGIUSTAMENTI PER L’ISPEZIONE ANNUALE ALLA STAZIONE DI POLIZIA, COME RICHIESTO DALLA N.T.S.A.
Dopo la lunga pulizia dello shamba dalle erbacce, il trattore ha preparato 4 Acri (16.000 mq.) per la semina del mais.
Venerdi 26 sono iniziate le semine del mais.
Lunedi 29 abbiamo acquistato 22 sacchi di 90 kg. di mais (quasi 2 tonnellate) e 5 sacchi di fagioli (450kg) per il secondo trimestre. Il grande acquisto è stato programmato per la prevedibile crescita dei prezzi dovuta alle alluvioni.
ECCO IL SABAKI RIVER INGROSSATO ALLA FOCE
L’intervista che Claudio e Alberto hanno avuto da Televallassina (TV privata dell’erbese). Link video intervista:
https://youtu.be/rA-u_74MXfk?si-UM8-OTWjAds9nCcj
“Progetto cibo” che abbiamo con wishriser: un programma di donazioni mensili per aiutarci a comprare il cibo per i bambini. Link:
https://www.wishraiser.com//solidarieta-kenya-onlus
Al Royal Tulia (la Casa del Volontario) resistono alle piogge solo i fiori arancioni dei Flambuajan.
PER SOSTENERCI CON LE DONAZIONI RICORDATEVI PER FAVORE IL:
Nuovo IBAN: IT94K0306951270100000064816
intestato a Solidarietà Kenya Onlus