Newsletter Maggio 2024
PRINCIPALI NOTIZIE DAL KENYA PER CONOSCERE IL “SISTEMA PAESE”
Climate change, il Kenya chiede 120 miliardi di dollari per sostenere l’Africa. Il presidente keniota William Ruto esorta l’International development association, una branca della Banca mondiale, ad aumentare i fondi contro l’emergenza climatica. «Almeno» 120 miliardi di dollari per sostenere le economie africane contro gli urti del climate change. L’appello di Ruto è arrivato dal summit in atto il 29 aprile a Nairobi (Kenya) fra i vertici Ida e 19 capi di Stato e di governo africani, in vista del «rifornimento» di fondi stabilito a cadenza triennale dall’istituzione.
Le alluvioni in Kenya hanno causato la morte di oltre 260 persone, con 70 dispersi che ancora mancano all’appello, oltre 200 mila sfollati e 55 mila persone rimaste senza un tetto.
Nei pressi di Naivasha, l’esondazione di un corso d’acqua ha travolto un intero villaggio. Nel resto del paese si contano strade interrotte, ponti crollati, abitazioni e negozi allagati, frane e smottamenti, intere comunità isolate ed altre a rischio. Migliaia di keniani, nonostante sono in pericolo, non vogliono abbandonare le loro terre, per paura che gli vengano portate via da altri. Le piogge hanno riportato la malaria sopra la soglia di attenzione e spuntano focolai di colera.
Almeno un centinaio di turisti, per la maggior parte stranieri, oltre che lavoratori e autisti, sono rimasti bloccati nella riserva keniota del Maasai Mara, in seguito alle inondazioni conseguenti alle forti piogge.
Le forti piogge e il forte vento hanno causato danni alla linea elettrica di fornitura principale del paese. Si tratta del secondo grande blackout nazionale, dopo quello del 25 agosto 2023 che era stato definito il più lungo della storia del Kenya.
Durante la giornata di lutto nazionale di venerdì 11 maggio in Kenya, per commemorare le oltre 260 vittime delle alluvioni, il presidente Ruto ha lanciato una campagna per la piantumazione di alberi in tutto il paese, nell’ambito del suo programma di far crescere 15 miliardi di piante e aumentare la copertura arborea nazionale dal 12% al 30% entro il 2032, per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e riforestare parte del territorio. Ruto ha promesso che solo nella giornata di ieri sarebbero stati piantati almeno 200 milioni di alberi in tutto il paese, tra piantine e semi da far germogliare.
Giorni difficili per la connessione internet in Est Africa. Il Kenya da sabato 11 sta sperimentando continue interruzioni sulle linee che si connettono tramite fibre ottiche, su 4G e 5G a causa di un problema sviluppatosi a parecchi metri di profondità nel mare di fronte al Sudafrica. E’ la linea della compagnia Seacom che collega il Paese più a sud dell’Africa con il golfo d’Arabia, facendo tappa a Dar Es Salaam per connettere la Tanzania e a Mombasa per il Kenya, e riprendendo il suo percorso marino a Gibuti per arrivare anche in Egitto, a Zaafarana, a nord di Hurgada sul mar Rosso. Le cause sembrano non riconducibili ad un sabotaggio, come invece era avvenuto lo scorso febbraio proprio da Gibuti a Zaafarana, quando i terroristi Houthi che controllano la zona e costituiscono una minaccia anche per le navi cargo e chiunque transiti dalla parte meridionale del mar Rosso, tagliarono i cavi sottomarini.
Il governo keniota si prepara ad introdurre una nuova tassa nella sua finanziaria di giugno 2024. Questa volta ad essere interessati dalla gabella non sono generi di primo consumo o d’importazione, ma le automobili. La tassa sarà imposta a tutti i veicoli a motore. L'aliquota proposta si baserà sul valore dell'auto, purché non sia inferiore a 5.000 Ksh e superiore a 100.000 Ksh. Ancora non è stato rivelato come verrà calcolato il valore di un’auto usata. La tassa sarà pagata al momento dell'acquisizione o del rinnovo dell’assicurazione. Le compagnie di assicurazione agiranno come esattori dell'imposta e la trasmetteranno alla KRA. L'imposta dovrebbe essere versata entro cinque giorni lavorativi dall'emissione dell'assicurazione.
Le auto esenti da questa tassa includono: ambulanze, veicoli di proprietà del governo nazionale e delle contee, e veicoli appartenenti alle Forze di Difesa del Kenya, al Servizio di Polizia Nazionale e al Servizio di Intelligence Nazionale.
Gli Stati Uniti mettono un freno al governo keniano e alla sua smania di recuperare soldi dai contribuenti keniani e dalle aziende straniere presenti sul territorio, per far fronte al debito pubblico e continuare a far crescere il paese, ormai passato dalla terza fascia a “in via di sviluppo”. Il presidente Ruto è stato invitato direttamente alla Casa Bianca.
Il presidente keniano William Rutoha concluso il 23.05 l’incontro alla Casa Bianca con Joe Biden. Si tratta di un evento storico, perché era dal 2008 che un capo di Stato africano non veniva ricevuto alla Casa Bianca, mentre per un leader keniano bisogna tornare indietro addirittura a 21 anni fa, quando fu Mwai Kibaki ad incontrare George Bush.
Il Kenya si appresta ad entrare nel novero dei maggiori paesi alleati “non-Nato”, ed è il primo paese dell’Africa Subsahariana ad essere ammesso a questo gruppo. L’ingresso nei maggiori alleati non-Nato significa automaticamente ricevere mezzi militari, risorse, addestramento ed altri benefit in materia sicurezza, utili anche per fronteggiare il terrorismo di Al-Shabaab al confine con la Somalia. La visita ha coinciso con nuove richieste di finanziamenti e prestiti, per calmierare il debito pubblico e combattere l’inflazione. Dall’altra parte, però, il governo keniano dovrà impegnarsi a non esagerare con l’introduzione di nuove tasse e soprattutto con l’innalzamento dell’aliquota fiscale.
Un Kenya alleato, comunque, è molto più che utile agli Usa, anche per tenere a bada gli affari della Cina, che proprio nei giorni scorsi è stata annunciata come finanziatrice dell’allungamento della ferrovia SGR fino al confine con l’Uganda, e le ingerenze della Russia, di cui il Kenya ha ancora bisogno come il pane, anzi come il grano, dato che è il maggior esportatore di mais (principale prodotto agricolo di consumo nel paese).
La visita del presidente William Ruto negli Stati Uniti, culminata nell’incontro alla Casa Bianca con Joe Biden, tra le altre cose, ha posto le basi per la costruzione della nuova autostrada a 4 corsie che collegherà la capitale Nairobi alla città portuale di Mombasa. Sarà infatti un appaltatore americano, il gestore di asset infrastrutturali Everstrong, a finanziare e provvedere alla messa in opera dell’autostrada, che sarà concepita sul modello della Expressway cinese di Nairobi, ovvero un collegamento chiuso, a pedaggio e con uscite ed entrate sorvegliate. Molto probabilmente, gran parte del percorso sarà sopraelevato e si tratterà della più lunga autostrada a pagamento dell’Africa Subsahariana, con i suoi 440 chilometri.
In Kenya non si potranno vendere alcolici se la propria attività è situata a meno di 300 metri da una scuola primaria, secondaria, asilo o qualsiasi istituzione educativa che accolga studenti di età inferiore ai 18 anni. L’editto arriva dall'Autorità nazionale per la campagna contro l'abuso di alcol e droghe (NACADA), che avrà il compito di sorvegliare se la legge verrà applicata e chiedere in caso contrario l’applicazione di pene e sanzioni. i pub dovranno direttamente chiudere di giorno, mentre il raggio di 300 metri dalle scuole diventa da oggi “zona vietata” e in base all'Alcoholic Drinks Control Act del 2010, vi sono multe fino a Kes. 500.000 per chi distribuisce alcolici in zone vietate e la reiterazione potrebbe anche essere punita con una pena detentiva fino a 3 anni.
Si è finalmente concluso l’iter che ha portato all’accordo di partenariato economico tra Unione Europea e Kenya, pronto a dare un impulso decisivo agli scambi commerciali tra le due realtà ma soprattutto, da subito, alle esportazioni dal Kenya verso gli stati membri della UE.
NOTIZIE DAL TABASAMU CENTRE
IL PARROCO FATHER FRANCIS HA BISOGNO DI UNA AUTOMOBILE PER SVOLGERE IL SUO MANDATO. QUELLA USATA IN PRECEDENZA DAL PRECEDENTE PARROCO è DISTRUTTA (VALUTATA KSH. 200.000). SOLIDARIETA KENYA ONLUS PARTECIPA CON 100.000 KSH. INVITIAMO I NOSTRI FOLLOWERS AD AIUTARCI NELLA RACCOLTA FONDI.
GRAZIE PER LA VS. SENSIBILITA E GENEROSITA.
Le scuole, che dovevano riaprire lunedi 29 aprile, poi alla settimana successiva (lunedi 06 maggio), ma con il maltempo che imperversa, il Presidente Ruto da deciso di riaprire le scuole lunedi 13.
Venerdi 03 maggio il nostro pulmino scolastico ha superato l’ispezione alla stazione della polizia di Malindi, con ispettori N.T.S.A. (la nostra ACI).
KUKU PROJECT questa volta si è rivelato un disastro! Su 100 pulcini acquistati, ne abbiamo rivenduti, una volta cresciuti, solo 76. Sono andati persi 24 polli: morti! Le spese di medicinali, del food, dell’organizzazione, … hanno superato le entrate raccolte dalla vendita dei polli. Certamente sono intervenute situazioni non programmabili, ma un’operazione con i margini ristretti in Africa non va mai praticata. Bisogna avere il coraggio di dire di no, non si fa. Perché gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Dispendio di energie, tempo e soldi buttati!
Lunedi 06 Kache viene sempre a trovarci. Si intrattiene con la Manager Mary, con Claudio gli parla in swahili e riceve le attenzioni anche da Benny Angelo. Lei gesticola parecchio, cambia espressioni del viso nel corso dei suoi racconti, … insomma un personaggio, che attrae per il suo modo di porsi, per l’energia che dimostra di avere, per la positività che esprime, nonostante le sue condizioni misere. Un attaccamento alla vita incredibile! Ha un figlio adulto con problemi mentali: mangia tanto e non fa niente, ozia tutto il giorno. È il suo problema: quando non ci sarà più Kache chi accudirà il povero figlio?
Venerdi10 il fisioterapista Daniel ha ingessato la gamba alla piccola di Kaembeni, che dopo pianti e strilli, si è addormentata.
Venerdi 10 abbiamo acquistato tante medicine, su ordine della nostra nurse Eunice. Siamo nella stagione delle piogge e le cure necessarie sono in aumento.
Sabato 11 il service alla Toyota Noah e nei successivi 15 giorni nuova verniciatura a tutto l’autoveicolo. Con le piogge (e il sale trasportato dall’aria col vento) la ruggine stava prendendo il sopravvento.
Lunedi 13 riapertura delle scuole, con ripresa “stanca” degli studenti. Qui, a differenza dell’Italia, le aperture delle scuole avvengono lentamente, nel senso che i genitori inviano i figli con calma: c’è da lavare l’uniforme, lavare i figli (per presentarsi puliti), … insomma se la prendono con comodo. Nelle aree più iperattive del Norditalia vige un detto: “non fare domani quello che puoi fare oggi”, qui invece: “non fare oggi quello che potresti fare domani”. La presenza delle piogge, gli impegni a seguire lo shamba (appezzamento di terreno dove si semina mais) sono più importanti che mandare i figli a scuola. Infatti dei circa 8-10 figli a mamma, mica tutti vanno a scuola, solo un numero ristretto, che dimostra intelligenza. Servono più braccia per lavorare i campi, che studenti! D’altronde la maggior parte dei genitori (quelli più avanti in età) sono analfabeti e non ritengono importante l’istruzione, di fronte alle incombenze della sopravvivenza della vita.
Sabato 25 è nato un bimbo alla maternità. Eccolo con la mamma e la nostra ostetrica Eunice:
I SEMI DI MAIS CHE ABBIAMO PIANTATO STANNO CRESCENDO (TROPPO POCO). LE ALLUVIONI CHE HANNO INTERESSATO IL KENYA, NON HANNO COLPITO KAEMBENI (PER FORTUNA). CERTO CHE CHIEDERE UNA PIOGGIA “GIUSTA” (NE POCA NE TROPPA) è IMPOSSIBILE. STAREMO A VEDERE IL PROSEGUIMENTO DELLA STAGIONE, COSA CI RISERVA LA METEOROLOGIA.
Martedì 28 lo school van ha bisogno dell’ennesima manutenzione: abbiamo dovuto cambiare il pezzo chiamato bearing in fronte (connessione con la ruota) e non solo.
Con la stagione delle piogge si è reso necessario intervenire al tetto makuti del Royal Tulia, come sempre per manutenzione. Vedete le parti nuove in colore marrone.