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Pasqua 2014: parole dal Kenya

di Marisa Benaglia - Majengo, Kenya - Aprile 2014

Dal Kenya, a ridosso delle vacanze Pasquali, arriva una lettera di Marisa. Ci racconta come vanno i lavori al Centro del Sorriso e come Solidarietà Kenya sta operando sul territorio. Ad introdurre la lettera un richiamo alla sobrietà, aspetto fondamentale che dona senso alla solidarietà di questa associazione. Così ci scrive:

“Nel nostro viaggio abbiamo incontrato tante persone e speriamo di incontrarne altrettante che con la giusta dedizione sanno condividere i progetti di chi ha poco e aiutare i bisognosi. Per camminare insieme abbiamo bisogno solo d’amore, perché l’amore che si dona crea incontri, dialoghi, condivisione, solidarietà e amicizia. L’amore che si dona attraverso l’impegno che uno può dare è un servizio d’amore fatto agli altri, nella fraternità e carità umana. Dobbiamo saper donare secondo un’etica ed il primo valore etico è il rispetto della persona, in tutte le sue dimensioni. Attraverso il rispetto della persona possiamo capire i fatti esteriori, quei fatti che ci passano vicino ma non toccano il nostro vissuto e allora nasce la consapevolezza e il senso di responsabilità per l’impegno e per la solidarietà che ci viene chiesta da più parti. La solidarietà ha bisogno di sostegni materiali e risorse da destinare a chi è nel bisogno e l’atteggiamento giusto che occorre sottolineare è la sobrietà. Sobrietà per poter condividere i nostri beni con i poveri. Importante è ricordare che l’essenziale sta nelle cose che non si vedono, non si vede il lavoro e le difficoltà ma si vedono i risultati, proprio come per la quercia non si vedono le radici ma solo la rigogliosa e possente pianta. Tutto questo serve per far capire che il nostro essenziale è rivolto ai bimbi che sono il perno del nostro progetto d’amore, nel quale la solidarietà mette in luce la dignità che viene data all’individuo. E la dignità è giustizia. Condividere il progetto vuol dire anche sottolineare che la condivisione non fa distinzioni fra le diverse religioni e quindi il bimbo, la persona che viene aiutata, non ha un unico credo bensì un unico amore che condivide con chi dona e con chi riceve. La sobrietà nel fare solidarietà crea spazi, lascia spazi agli altri mentre rimpicciolisce l’importanza che diamo a noi stessi. Al primo posto ci deve essere il bisognoso, non i miei bisogni: questo è difficile da far capire ma è necessario. Ed è proprio lungo questo cammino che possiamo raccontarvi i nostri progressi.

 

Oggi il Centro del Sorriso di Majengo ospita 224 bambini: abbiamo dovuto creare una classe di 32 “baby” al di sotto dei tre anni. Quest’anno la prima classe della scuola materna ha 72 bambini che si fermano dalle 7,45 alle 17. Abbiamo dato la possibilità alla mamma di Kombo di lavorare al centro come “mamy”: segue la classe dei piccoli per tutte le necessità quotidiane. Abbiamo una seconda classe dei “mezzani” con 42 bimbi, 2 classi terze, i grandi della scuola materna e per finire una prima della scuola primaria. Questi ultimi sono stati i bimbi della prima classe che hanno frequentato il centro di Majengo. 

I lavori di completamento della scuola sono terminati il 6 Gennaio e così il nuovo anno ci vede impegnati nella realizzazione di un progetto più ampio che terminerà con la costruzione di altre 6 aule. Abbiamo acquistato un appezzamento di terreno per aumentare la produzione di mais e gravare sempre meno sulle spese per acquisto di alimenti, abbiamo tre mucche e con la vendita di una di queste siamo riusciti a comprare scarpe per i 224 bimbi che frequentano la scuola. Al dispensario ora ci sono due medici: uno dei due, il dottor Nelson, segue tutti i bimbi e la gente del villaggio, si occupa della campagna di vaccinazioni anche ai villaggi limitrofi e durante i Summer Camp tiene lezioni ai giovani sulla prevenzione delle varie malattie. Il centro si è inoltre arricchito di uno studio dentistico dove il dottor Bortone, con amore e dedizione, ha donato il suo tempo per insegnare a dentisti locali alcune tecniche. A partire dallo scorso anno abbiamo donato diverse capanne-case locali a famiglie particolarmente bisognose: questo è un modo per dimostrare impegno e fraternità. Tanti amici di Solidarietà Kenya hanno toccato con mano la povertà e la dignità di queste persone e con carità ci hanno aiutato a realizzare questi progetti. Grazie a loro ben cinque famiglie hanno una casa nuova dove poter affrontare le stagioni delle piogge senza problemi. Siamo riusciti ad affrontare interventi chirurgici importanti grazie anche alla generosità dell’Ortopedia Castagna e al lavoro di Gaetano: oggi Aisha e Esther camminano. Ed è bello vedere come due bimbe di 7 mesi e di quasi 3 anni hanno risolto i loro problemi di deambulazione. Masha, il nostro ragazzino di 7 anni che ha già fatto un primo intervento, ne affronterà a breve un secondo e sarà risolto anche il suo problema agli occhi. Ma il programma non finisce qui: già in calendario ci sono altri 3 interventi chirurgici per delle ernie ombelicali a bimbi di tre anni, impegno che va a gravare sui conti visto che in Kenya la sanità è tutta privata. Siamo però certi che riusciremo a risolvere anche questi problemi.

La scuola per la Santa Pasqua è già chiusa e come al solito abbiamo fatto una festa in grande con spezzatino di vitello e polenta e verze stufate per 224 bimbi più i grandi, per finire con frutta e dolci per tutti e regalo conclusivo a tutti i bimbi, indistintamente, di un capo d’abbigliamento. Ora è iniziato il Summer Camp e il lavoro è rivolto a ristrutturare un ufficio governativo: una squadra di tre ragazzi (Samuel, Abedi e Jamal) andranno ad imbiancare i locali sotto la guida di Martin, il nostro ascari; disegneranno poi sui muri le bandiere e le mappe delle contee e del Kenya e una cartina dell’Africa intera su legno. Nel programma quest’anno abbiamo anche la presenza di persone anziane per insegnare un mestiere: così, fra i vari appuntamenti, c’è Clement, lo scultore di strada che insegnerà le prime nozioni di come si lavora e si sceglie il legno. Ci sarà poi il papà di Kanze che insegnerà a costruire delle sedie e per finire Kahindi che insegna a creare animaletti o braccialetti e collane con perline. Sempre al Summer Camp ci saranno i corsi di sartoria dove verranno create piccole borse, cuscini e accessori per borsette. Infine le classi dei più piccoli, con i loro lavoretti fatti con i coriandoli. E per concludere, al Summer Camp anche la tecnologia: al corso di computer ci saranno tanti ragazzi che produrranno opuscoli e materiale didattico per la scuola..."

E infine, presa dal lavoro quotidiano al Centro del Sorriso, Marisa conclude: “…il resto ve lo scrivo nei prossimi giorni. Ora devo partire per Majengo, i piccoli mi stanno aspettando. Un abbraccio!”

TUTTE LE FOTO DI MAGGIO 2014 SONO DISPONIBILI NELLA SEZIONE GALLERIE FOTOGRAFICHE!

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