Newsletter ottobre 2016

Cari lettori, anche questo mese è ricco di tante novità nei diversi ambiti della nostra attività solidale:

Domenica 02 ottobre incontro a Malindicon Paolo R.,di “Progetto Lucy Smyle”, per gettare le basi di un’estensione delle donazioni, dopo il laboratorio analisi, quest’ultimo operativo da mercoledì05 ottobre.L’attenzione rivolta alle nuove possibili donazioni, indicate da Claudio e condivise da Paolo R., ha riguardato la creazione immediata di un’altra aula della primary school, di un reparto maternitànel 2017 e infine la possibile previsione futura di unworkshop/scuola per lavori artigianali (carpentry, workshop, tailoring, saloon, …), questi sono stati i temi trattati, ulteriormente approfonditi nell’incontro del 09 ottobre e ancora a seguire. La 6° aula verrà usata momentaneamente per corsi di computer, grazie al fatto cheLunedì 03 ottobresempre Paolo R. ha donato tre laptop e se ne aggiungerà un altro già disponibile (il prossimo volontario me lo porterà dall’Italia).

 

Sister Beatrice si sottopone all’esame del glucosio dall’operatrice tecnico di laboratorio

Mercoledì 05 ottobre inizio lavori della 6° classe Primary School (donazione di Paolo R.), già conclusa il 25 ottobre:

 

 

Le magliette per i bimbi del Centro sono state definite, come potete vedere dal disegno realizzato da Leonardo. Grazie ai volontari, in particolare adAlessandra (Trilly), che si sta adoprando per la realizzazione di questo nostro sogno dalla forte valenza identitaria, sia per i nostri piccoli sia per il personale adulto. C’è grandeattesa al Tabasamu Centre!

 

Giovedì 06 ottobreè stata portata a termine la definizione grafica del logo del “TROFEO MARISA” grazie al contributo di Laura B. Fotografa & Grafica:

 

Mercoledì12 ottobre è stata terminata la raccolta fondi per la costruzione di un’altra aula, un’iniziativa che è stata inizialmente condivisa all'interno della Scuola Superiore della Magistratura, con la partecipazione di tanti giovani magistrati, ma si è allargata poi a coinvolgere tante persone che hanno voluto offrire un generoso sostegno. L'aula verrà chiamala "School for School"  su iniziativa di Gina e Nicola(a cui va il merito).I lavori sono già iniziati martedì25 ottobre:

 

Giovedì 13 ottobre ho iniziato un nuovo progetto costituito dai “Seminari Culturali”, ispirandomi al secondo libro scritto, un’iniziativa da me voluta per conferire al Tabasamu Centre la valenza di Centro di riferimento per la Comunità di Kaembenie dei villaggi limitrofi, per dar forza e contenuto al rapporto culturale con la popolazione.Venerdì 14, di mattina, colloquio con il VescovoE. Barbara per chiedere l’adesione all’iniziativa e nel pomeriggio con il Diacono Alexcon cui abbiamo definito i primi dettagli.Il programma prevede il coinvolgimento anche divolontari italiani, come relatori, che ringrazio anticipatamente per la disponibilità e la condivisione al progetto.

SEMINARI  CULTURALI  AL “TABASAMU CENTRE” DI KAEMBENI

La nostra attenzione è rivolta in particolar modo ai giovani di età compresa tra 13 e 22 anni circa, cioè  dall’inizio della secondary school (nostro liceo) e il termine del ciclo universitario; il primo periodo è quello dell’adolescenza (13-17) in cui le persone devono essere maggiormente seguite per una “crescita” corretta, ispirata ai valori civili e sociali, (libertà, dignità, rispetto, onestà, giustizia, …), umani e religiosi; mentre il secondo periodo riguarda persone già adulte, seppur in giovane età (18-22) che avvertono la necessità di un accrescimento culturale, al fine di offrire loro una “visione” matura e consapevole della vita, con lo sguardo rivolto al loro futuro. Per raggiungere questi obiettivi è essenziale la presenza di un “educatore” che sappia attrarre i giovani di entrambi i sessi, offrendo “la conoscenza” senza condizionamenti, rispettando la personalità di ognuno, dunque fornire gli “strumenti” per una crescita e maturità interiore. La principale finalità dei seminari è squisitamente “culturale” con valenza, a maggior ragione, in un’area rurale, in cui esistono per lo più i bisogni primari, ma le categorie degli studenti della “secondary school”  e dell’ ”university” sono le più adatte a recepire i contenuti dei seminari, che saranno costituiti da MEETING, in lingua inglese ed in cui sarà prioritario il dibattito, la partecipazione attiva e l’intervento dei partecipanti: STO CERCANDO DI PORTARE LA CULTURA IN PERIFERIA! L’ATTIVITA’ CULTURALE si svolgerà dunque su diverse tematiche, favorendo dialoghi e dibattiti in cui tutti i partecipanti saranno coinvolti. La seconda finalità è l’EVANGELIZZAZIONE, un’attività pastorale educativa svolta soprattutto dal Diacono Alex, con la supervisione del Vescovo della Diocesi di Malindi e la partecipazione dei quadri ecclesiastici locali, mentre i Volontari italiani, esperti nelle varie materie, contribuiranno a diffondere il sapere, con MEETING specifici nei vari ambiti culturali. La presenza costante del Diacono Alex (parla swahili, inglese e italiano), nel corso delle lezioni tenute dai volontari italiani, offrirà un contributo, come moderatore, tra gli uditori e i relatori italiani, favorendo il dibattito. L’attività CULTURALE si svolgerà il sabato e/o la domenica da gennaio 2017.

La funzione del Tabasamu Centre è di diventare un polo aggregativo, un punto d’incontro, di riferimento nella società locale. Tutta la popolazione deve sentirsi attratta dal Tabasamu Centre, che svolge un ruolo sociale e di assistenza. Allargare dunque la nostra attività non solo ai bambini in età scolastica (nursery + primary school) , ma anche ai giovani adolescenti e agli adulti. Alcuni genitori dei nostri bambini, con conoscenza dell’inglese, possono partecipare alle attività sociali che andremo organizzando, in modo da favorire la più alta presenza diversificata in età, della popolazione. Nell’area rurale “periferica”, in cui siamo collocati, gli abitanti non hanno stimoli culturali per accrescere e migliorare la loro vita quotidiana.

ELENCO (PROVVISORIO) DI VOLONTARI ITALIANI RELATORI DI LEZIONI/MEETING IN LINGUA INGLESE, NEL CORSO DELLA LORO PERMANENZA DI VOLONTARIATO IN KENYA:

MANAGEMENT: STRUTTURA AZIENDALE E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. RELATORE : C. ALBERTO B. (1-2 lezioni). L’obiettivo è far conoscere la valenza della programmazione del lavoro (qualunque esso sia) e di una “vision” necessaria per avere successo. 

MARKETING INTERNAZIONALE: LA GLOBALIZZAZIONE E I MERCATI EMERGENTI. RELATORE : BARBARA B. (1 lezione). L’obiettivo è spiegare i meccanismi della globalizzazionee del marketing internazionale.

IL BENESSERE FISICO E LA CURA DEL PROPRIO CORPO: RUOLO DELLA MEDICINA NELLA CRESCITA DELL’INDIVIDUO, LA CORRETTA ALIMENTAZIONE E COME VIVERE FELICI. RELATORE: Dr. MASSIMO B. (3 o 4 lezioni). L’obiettivo è spiegare l’importanza dell’igiene del proprio corpo, le caratteristiche e l’importanza della medicina ufficiale (non dimentichiamo che esiste ancora la figura dello stregone nelle aree agricole), l’alimentazione e la ricerca del modo di vivere felici con se stessi e con gli altri.

IL SENSO DELLA GIUSTIZIA E DELL’ETICA COMPORTAMENTALE RELATORE: Dr. NICOLA R. + COLLEGHI (1 o 2 lezioni). L’obiettivo è il rispetto alla legalità, leggi e norme per una corretta convivenza sociale.

IL RUOLO DELL’INFORMATICA E DI INTERNET NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE RELATORE: PAOLO M. (1 lezione). L’obiettivo è far capire che la conoscenza nell’uso del computer e di internet è basilare al mondo d’oggi nello svolgimento di qualsiasi attività lavorativa.

IL RUOLO DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA NELLA CRESCITA DELL’ADOLESCENTE RELATORI SARA V. e FABIO P. (2 lezioni). L’obiettivo è di spiegare la valenza dell’attività sportiva nella crescita dell’individuo, sia per il gioco di squadra, che il rispetto delle regole, per una crescita sana del corpo e della mente.

L’IMPORTANZA DEI SERVIZI SOCIALI IN KENYA RELATORE: LETIZIA C.(1 lezione). L’obiettivo è spiegare l’importanza del “terzo settore” e la figura/ruolo dell’operatore sociale.

LA PERDITA DEI “VALORI” NEL MONDO OCCIDENTALE RELATORE: LETIZIA C. (1 lezione). L’obiettivo è di salvaguardare le pluralità e le differenze tra i popoli, non l’omologazione globale delle società.

DIALOGO TRA DIFFERENTI CIVILTA’ E RELIGIONI RELATORE: LETIZIA C. (1 lezione). L’obiettivo è valorizzare il rispetto dei differenti “stili di vita” e le “culture” dei diversi popoli.

COOPERAZIONE TRA I POPOLI RELATORE: LETIZIA C. (1 lezione). L’obiettivo è la ricerca del dialogo e l’approccio culturale per una corretta convivenza umana globale.

LA FORMAZIONE DI UN’AUTOCOSCIENZA: LA CRESCITA INTELLETTUALE E SOCIO-CULTURALE RELATORE LETIZIA C.(1 lezione) L’obiettivo è infondere la “cultura” come modello di crescita, nel rispetto del prossimo e delle pluralità.

IL RUOLO DELLE N.G.O. INTERNAZIONALI E DEL VOLONTARIATO IN KENYA: LA NOSTRA FILOSOFIA RELATORE: CLAUDIO B. (1 lezione). L’obiettivo è spiegare la nostra azione e finalità nel contesto sociale in cui siamo collocati, nonché il ruolo “attivo” che deve assumere il ricevente. Visita guidata alla “Permanent Exhibition” del Tabasamu C. 

ELENCO ARGOMENTI PROPOSTI ALLA DIOCESI DI MALINDI:

RUOLO DELL’EVANGELIZZAZIONE IN AFRICA (ROLE OF EVANGELIZATION IN AFRICA) SPEAKER BISHOP EMMANUEL B.

LA PRESENZA DELLA CHIESA CATTOLICA E DELL’ISLAM SUL TERRITORIO AFRICANO. IL DIALOGO INTERRELIGIOSO A MALINDI (THE PRESENCE OF THE CATHOLIC CHURCH AND OF ISLAM ON THE AFRICAN TERRITORY. INTER-RELIGIOUS DIALOGUE IN MALINDI)SPEAKER: FATHER ORAZIO

TERRORISMO RELIGIOSO IN KENYA: AL SHABAAB (RELIGIOUS TERRORISM IN KENYA:  AL SHABAAB)SPEAKER: IMAN OF MALINDI.

IL MONDO GIOVANILE IN KENYA: RUOLO, FUTURO E BISOGNI INASCOLTATI DAIGOVERNANTI (THE WORLD YOUTH IN KENYA: ROLE, AND FUTURE NEEDS UNHEEDED BY GOVERNORS)SPEAKER: DEACON ALEX.

LA FORMAZIONE RELIGIOSA NELL’INDIVIDUOPER DAREUN SENSO ALLA VITA SECONDO LA RELIGIONE CATTOLICA (THE RELIGIOUS EDUCATION IN THE INDIVIDUAL TO GIVE DIRECTION TO LIFE ACCORDING TO THE CATHOLIC RELIGION)SPEAKER: FATHER DAVID.

IL VALORE DEI SACRAMENTI (battesimo, comunione, cresima, riconciliazione, matrimonio) THE VALUE OF THE SACRAMENTS (baptism, communion, confirmation, reconciliation, marriage) SPEAKER: FATHER ROBERT.

I MEETING avranno una durata minima di 30 minuti e massima di 1 ora, a cui farà seguito il dibattito, moderato dal Diacono Alex, per la durata di circa 1 ora. Naturalmente sia il titolo della lezione che i contenuti andranno definiti e sviluppati dai relatori, i quali si esprimeranno con un’inglese ”base” coadiuvato da slide in PowerPoint. Occorre considerare che gli argomenti non debbano essere molto specifici o troppo elaborati nella trattazione, poiché rivolte a un pubblico giovane di cultura media, comunque non già esperto riguardo i temi trattati. Claudio introdurrà brevemente la figura di ogni relatore.

 

Non solo il soffitto del Tabasamu Hall, anche i supporti in legno per le tende, necessarie per l’oscuramento dell’ambiente per la visione di DVD col proiettore etelevisione, nelle ore diurne, per i nostri bimbi. La cospicua donazione ricevuta per tramite la Fondazione Rockefeller ha permesso la costruzione della 5° aula primary school, l’arredamento della medesima, il soffitto del Tabasamu Hall, con i supporti per i tendaggi.

 

                                               Il soffitto finito del Tabasamu Hall

Sabato 15 ottobregiornata al Tabasamu Centre con Sarah, ragazza belga, che ha visitato il Centro e in particolare la Mostra Permanente, raccogliendo informazioni per conoscerci meglio e instaurare un’auspicata collaborazione per“aiuti” nei vari settori delle nostre attività solidali, che organizzerà al rientro in Europa, da fine mese. Sempre Sabato 15 ottobrenon ho partecipato all’intervista organizzatada ICC (Istituto Italiano di Cultura) di Nairobi, cheha celebrato la “Settimana della Lingua Italiana nel Mondo 2016”finanziato dal Ministero Italiano degli Affari Esterimediante la realizzazione di un documentario dal titolo “Italiani in Kenya”. Giampaolo Montesanto, autore del documentario “Italiani d’Eritrea”, ha raccolto testimonianze di alcuniitaliani sulla loro vita/esperienza in questo Paese. Ho ravvisato un taglio in cui la mia persona sarebbe stata postain primo piano, non corrispondente alle mie finalità, oltre ad una sfera del documentario dal carattere non squisitamente“solidale”, ma interessata (giustamente)agli italiani residenti, soprattutto di lungo corso, che con le loro capacità e imprenditorialità hanno dato un significativo contributo allo sviluppo del paese. Sento il dovere di ringraziare la sig.ra Francesca C. direttrice dell’ICC, per il garbo riservatomi e per la manifestata condivisione al nostro progetto dei seminari culturali. In concomitanza mi è giunta notizia dall’Italia, per me molto gradita, che riguarda il nostro volontario Fabio P.che è stato invitato nel programma televisivo Community del canale Rai Italia - il canale Rai dedicato agli italiani all'estero, in onda in tutto il mondo - la rubrica dedicata alla SOLIDARIETA' - agli "Italiani che aiutano gli Altri".Un’intervista attinente all’attività solidale che svolgiamo in terra d’Africa.

 

Ringrazio anticipatamente Oriana F. fisioterapista (collega e amica di Marisa) per aver recepito una nuova iniziativa, da me concepita l’11 ottobre e che ho in programma di realizzare nel 2017. Anche l’ A.I.F.I. Lombardia, per il positivo colloquio riservatoci giovedì 27 ottobrenella sede di Milano.A tal proposito il fisioterapistaDaniele, conMartina hanno confermato la loro presenza di volontariato al Tabasamu Dispensary per l’agosto prossimo, cui si aggiungerà nello stesso periodoDavide, infermiere neolaureato, i collaudati Sara & Fabioe altri,  sin dal gennaio...

 

Lunedì 17 ottobreGiornata mondiale contro la povertà.Al termine dell’udienza dimercoledì 19in piazza San Pietro il Papa ha ricevuto in dono, dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, il tabernacolo costruito con lamiere della baraccopoli di Nairobi. Nella catechesi Francesco meditando sulla povertà, ha affermato che “attraverso il dare da mangiare agli affamati e da bere agli assetati passa il nostro rapporto con Dio”.Il mio pensierova anche airesidenti in Italiain condizione di povertà assoluta, sotto lo standard di vitaaccettabile: sono più che raddoppiati negli anni della crisi. Erano, secondo l’Istat, il 3,1 per cento della popolazione nel 2007. Hanno toccato il 7,6 per cento nel 2015. Se prima la povertà assoluta colpiva soprattutto anziani, famiglie numerose, di bassa istruzione, in particolare al Sud, oggi il fenomeno ha natura ed estensione diverse. Riguarda anche giovani coppie con più figli, i cinquantenni che hanno perso il lavoro, i padri e le madri separati, anche e soprattutto al Nord.

 

Mercoledì 19, sabato 22 e 29 ottobre ho compiuto, con la collaborazione di Edison, modeste decorazioni alle pareti interne della nuova chiesa per prepararci alla visita del Vescovo, prevista per sabato 26 novembre. La Diocesi di Malindi ha contribuito con la donazione di un armadio con ante decorate, per le vesti dell’officiante e un inginocchiatoio per le confessioni. La compartecipazione dimostra la fusione d’intenti!

 

L’abside, non ancora completato                                                l’inginocchiatoio            l’arnadio per il celebrante  

Sabato 22 ottobre acquisto di altre 10 sedie, raggiungendo quota 80; rimangono le ultime 20, ma non credo di avere problemi perché il Tabasamu Hall è sempre più richiesto, ora ancor più con il soffitto finito. Oltre a varie Associazioni e il comitato del villaggio, anche il Preside della scuola pubblica di Kaembeni si è rivolto per chiederne l’utilizzo.

 

Giovedì 20 ottobre un articolodi Freddie del C. patron del portale italiano in Kenya (completamente rinnovato), che riporto integralmente e che riguarda l’area in cui siamo collocati:Tornano carestie e fame nell'entroterra di Mambrui. NEL DISTRETTO DI MAGARINI INTERI VILLAGGI SENZA SOSTENTAMENTI.Torna prepotente la fame nel distretto di Magarini, entroterra di Mambrui. Sono molti i villaggi in cui sono finite le scorte di grano dei campi di proprietà delle comunità locali e non ci sono soldi per acquistare quello confezionato. La farina di mais, si sa, costituisce l'alimento base del sostentamento delle famiglie giriama della costa keniana. Fungono allo stesso tempo da pane e da companatico, spesso accompagnate unicamente da intingoli essenziali, composti da sugo di pomodoro ed erbe di campo. Nei casi più fortunati, da fagioli oppure carne della pancia del bovino adulto. Nel villaggio di Magarini lunedì scorso è stata attivata una protesta da parte dei cittadini. Si chiedono aiuti da parte del Governo della Contea. Il Governatore Amason Kingi, tra l'altro è originario proprio di Magarini e da loro i conterranei si attendono un aiuto particolare, anche in vista della campagna elettorale che dovrebbe confermarlo alla guida della Contea anche per i prossimi quattro anni. Si calcola che in tutta la Contea di Kilifi siano oltre 250 mila le persone che vivono sotto la soglia dell'alimentazione di sostentamento, composta da almeno un pranzo regolare al giorno. Nell'entroterra della capitale di Contea, nei giorni scorsi sono stati distribuiti viveri di prima necessità da parte della Croce Rossa Internazionale, grazie a finanziamenti provenienti dalla Gran Bretagna e dalla Finlandia. "Il governo ha inviato risorse - ha spiegato il Prefetto Joseph Keter - ma ci aspettiamo altri aiuti per migliorare la situazione".

Venerdì 21 ottobreserata musicale all’Istituto S. Vincenzo di Erba, grazie alla Preside Prof.ssa Croci, alle Prof.sse di inglese Barbara C. e di musica Chiara B. per la disponibilità e collaborazione. L’evento, molto partecipato, ha contribuito a incrementarel’aspetto culturale dell’attività solidale dell’Associazione italiana. Un plauso all’iniziativa della Prof.ssadi inglese Barbara, per riprendere una “corrispondenza in inglese” tra i ragazzi kenioti e italiani, dando significato ad uno scambio multiculturale.

 

 

Dalla volontaria Sara ricevo il commento della serata: Entusiasmo, ricordo, riflessione e solidarietà.Sono queste le prime parole che mi vengono in mente ripensando alla serata "Note di Solidarietà". L'entusiasmo è stato palpabile sin dal primo ingresso nella sala convegni dell'istituto: tanti bambini, alunni della scuola, in fibrillazione per lo spettacolo che, di lì a poco, li avrebbe visti protagonisti indiscussi. Mi ha ricordato l'entusiasmo dei bimbi del Tabasamu lasciati a "briglie sciolte" nel Tabasamu Hall!Il ricordo di Marisa ha permeato la serata, grazie alle parole della Prof.ssa Croci, delle insegnanti intervenute e di alcuni ex alunni, ormai liceali. Hanno ricordato il grande cuore di Mama Marisa e le tante iniziative di cui si è fatta portavoce: una fra tutte, il progetto di "scambio epistolare" tra gli alunni dell'Istituto San Vincenzo e alcuni dei bimbi del Tabasamu Centre. L'intento è quello di riprendere in mano il progetto e di dargli nuova vita!Io non ho mai avuto l'onore di conoscerla, ma l'idea che ho potuto farmi attraverso le parole di Claudio, di Filippo e degli altri volontari che ho incontrato viene ogni volta confermata: cuore enorme, amore disinteressato e spirito da guerriera ... La sostanziale differenza di "vita" tra la realtà occidentale e quella africana, gli approfondimenti sul secondo libro di Claudio (SOLIDARIETA - senza accento finale. Costume, attualità, il contesto in cui operiamo. LA SVOLTA) e l'invito a poter comprendere e contribuire sono solo alcuni degli spunti di riflessione emersi nel corso della serata, in seguito agli interventi che si sono susseguiti tra una "nota" e l'altra.Una serata la cui preparazione ha richiesto e ottenuto l'impegno di tanti "volontari".Una serata che ha visto diverse "generazioni" unite da uno stesso proposito.Una serata che ha virtualmente annullato più di seimila km di distanza.Una serata per i bimbi del Tabasamu Centre, realizzata dai bimbi dell'Istituto San Vincenzo. In una parola.. Solidarietà. Anzi "solidarieta" senza l'accento finale!

 

Lunedì 24 ottobre è arrivata al Tabasamu C., da Nairobi, Suor Susan: sarà la nuova maestra da gennaio 2017, cui si aggiungerà il maestro Kombe di Kaembeni (dalla classe 4° avremo due maestri che si alterneranno nelle lezioni). La Suora avrà il tempo necessario di ambientarsi e conoscere il Tabasamu Centre ancor prima di iniziare a insegnare.

 

Venerdì 28 ottobre si è concluso l’anno scolastico 2016: come ormai consuetudine lo show dei nostri bimbi e la consegna dei doni ai bimbi meritevoli, oltre le comunicazioni del Preside Habel, Sister Beatrice e Madam Sidi ; i genitori hanno partecipato numerosi, intervenendo e dimostrando un’accresciuta maturità nella partecipazione attiva alla conduzione del Tabasamu C., da me tanto auspicata. A finire il pranzo (rise+beans) per tutti i 300 bimbi.

 

Canti dei nostri bimbi                                                                     Una mamma consegna i doni ai bimbi meritevoli

 

Il Tabasamu Hall: luogo adatto ai nostri eventi                                             Un genitore interviene e ci ringrazia

Se nella precedente newsletter vi ho salutato in lingua Swahili con la parola “kwaheri”,che sta a significare arrivederci, da noi usato quando ci si lascia dopo un dialogo, mentre quando ci si incontra ci salutiamo con il noto “jambo” (ciao), questa volta scelgo "Inshallah", che significa"se Dio vuole", usato anche da Papa Francescoil 02 ottobreper rispondere al Patriarca caldeo Sako che gli chiedeva se avesse in agenda nel futuro un viaggio in Iraq. Il significato del termine, che ha un connotato chiaramente religioso e di origini islamiche, oggi è un'espressione ampiamente usata dalle popolazioni arabe anche nelle conversazioni comuni, come, infatti, avviene qui a Malindi. È tra le espressioni più conosciute della lingua araba tra i popoli di altre culture. L'origine di "Inshallah" è nel Corano, oggi l'espressione è usata largamente non solo dagli islamici, ma anche dai cristiani di lingua araba e indica un rinvio, una sottomissione e anche una speranza, alla volontà di Dio, così,infatti, la intendo per significarvi che l’attività solidale che svolgo (e che spiego nelle newsletter), è da me condotta con tale auspicio, oltre al costante riferimento alla figura di Marisa.Infine devo dire che è normalmente utilizzata dai prelati che conoscono il mondo arabo, difatti è possibile ritrovarla in tanti discorsi pronunciati, da quelli di mons.Fernando Filoni, per anni Nunzio a Baghdad, a quelli del vescovo di Tripoli Giovanni Martinelli, dal vescovo di Tunisi mons. Maroun Lahham, fino al cardinale Carlo Maria Martini, che usò questa espressione parlando di un suo possibile ritorno a Gerusalemme, quando era già molto malato, … ma, mi risulta, anche dal nostro Vescovo di Malindi Rt. Ref. Emmanuel Barbaraofm cap.Lo swahili o kiswahili è una lingua bantu.È lingua nazionale di Tanzania, Kenya e Uganda, nonché una delle lingue ufficiali dell'Unione Africana. Essendo una lingua storicamente legata al commercio marittimo, ci sono comunità di lingua swahili in molte città portuali anche al di fuori dell'Africa.Il nome "swahili" deriva dall'aggettivo arabo sawahili, che significa "costiero". Lo swahili è la lingua madre di un popolo, costituito da una grande varietà di etnie e culture di origine africana, araba, persiana e indiana. Questo popolo abita in un lungo tratto della costa africana sull'Oceano Indiano, dalla Somalia meridionale al Mozambico settentrionale.Ho piacere farvi partecipi di questi aspetti culturali, non trascurabili per chi opera in questa parte del mondo.Marisa, che avvertiva la necessità di relazionarsi con i bimbi nella loro lingua, fece un corso di 3 mesi, ricordo e si appassionava molto ad imparare. I verbi rappresentano la parte più difficile: hanno una struttura morfologica molto complessa. Avrei tanto da raccontare ancora, ma ho già approfittato a sufficienza della vostra bontà e pazienza.

Un abbraccio(in swahili “kumbatia”), daClaudiomzee(anziano,assimilato a saggio, come forma rispettosa),dal Tabasamu Centre di Kaembeni o Majengo, dir si voglia.Kwaheri (arrivederci),Rafiki (amici). 

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