Newsletter Agosto 2017

Cari lettori, agosto è stato un mese ricco di tante novità per la presenza di diversi volontari(la maggior parte nuovi)e di vari visitatori: a loro è dedicata la newsletter. Anzituttovorreiringraziare Fiorella e Anna per il libro donatomi:quando in una serata di maggio a Saronno sono stato invitato a cena con Fiorella dalle sue amiche, ad Anna (pedagogista) ho espresso il desiderio di apprendere gli aspetti pedagogici da trasmettere alle nostre maestre, perconcepire la didattica al Tabasamu Centrecome evoluzione pedagogica, superando il criterio mnemonico, tipico dell’insegnamento keniota.

                                              

Giovedì 03 conferenza sullo sport: volley e basket, con relatoriSara V. e Fabio P.;Ali(nostro fundi, ma anche allenatore di calcio) ha tradotto in simultanea in swahili. Partecipanti i ragazzi della 3° e 4° classe della Primary School.

Nel corso della presenza di Sara e Fabio sono stati usati in contemporanea i campi di calcio, basket e volley Dopo il lunch e il gioco in campo, la merenda con biscotti e juice, offerti da Sara e Fabio

                          

Dopo la raccolta mais effettuata dal personale del Tabasamu C.(incluso maestri/e), per sgranare le pannocchie hanno contribuito anche i volontari italiani eEmmanuel (il ragazzo cui stiamo pagando le school feessecondary), così da settembre non compreremo più la farina allo shop perché useremo la nostra produzione (programma autosostentamento).

                                                         

                                                                        Sara e Fabio aiutano a sgranare le pannocchie

Venerdì 04 Sara raggiunge Kaembeni (distanza 25 km a tratta) con la “nuova bicicletta” di Solidarietà Kenya Onlus:

                                                        

Sabato 05 sonoarrivatiGiulia da Treviso e Riccardo da Venezia per uno stage di una settimana. Giulia è un neo magistrato: continua la collaborazione conil Dr. Nicola R. coordinatoredella Scuola Superiore della Magistratura, mentre Riccardo è un avvocato che ha vinto un concorso di rilievo. Hanno portato giochi e vestiti per i più piccoli, hanno realizzato pannelli didattici per le aule della primary school e nursery, per la gioia degli alunni (e dei maestri):

Giulia e Riccardo, alla loro prima esperienza al Tabasamu Centre, hanno contribuito a sgranare le pannocchie e hanno donato ai bimbi presenti la merenda alla fine della loro permanenza, come ormai consuetudine da parte dei volontari.

Domenica 13 sono arrivati Daniele, fisioterapista e osteopata del milanese, con Martina, alla loro prima esperienza di volontariato al Tabasamu, ma che già partecipano e collaborano alle attività solidali in Italia. Ci hanno portato alcuni zaini donati da Macho, cancelleria dall’azienda presso cui lavora Martina, poi tanti vestiti, palloni e giochi per i bimbi.

Da subito hanno collaborato con le maestre e alcuni bimbi a sgranare le pannocchie. Daniele si è subito cimentato nell’ attività fisioterapica condiversi trattamenti aNema e Baraka:

Lunedì 14 visita di turisti di un Tour Operator romano, che da tempo collabora con Claudio, con la finalità di far conoscere ai turisti la nostra realtà. Ci hanno lasciato medicinali e comprato tovagliette, braccialetti e i ns. 2 libri ...

  

Giovedì 17è arrivato Davide da Oggiono (Lc), un giovane volenteroso e partecipativo: si è subito cimentato a giocare con i bimbi, portando dinamismo e allegria, a sgranare le pannocchie, a decorare le pareti insieme agli altri volontari. Ci ha portato tanti vestiti, peluche, caramelle, ….

Venerdì 18 visita di Valentina, Virginia(9 anni), Simone(2,5 anni) e Simonluca(nostri benefattori) da Roma: una bella famiglia venuta in Kenya e al Tabasamu per festeggiare il loro matrimonio. Tutti si sono subito ambientati al Tabasamu Centre. Virginia ha colorato con la tempera insieme ai ns. bimbi e hanno partecipato a pulire le pannocchie:

Un ringraziamento speciale, oltre a Valentina e alla sua famiglia, anchealle sue amiche: Emanuela M., Rita A., Annalisa M., Maria Rita S., Lodovina S. e Antonietta G.per la donazione effettuata con bonifico!!! Sabato 19 radiografie al bacino diBaraka: dalle lastre è emerso che non c’è problema osseo; la causa è lapoliomielite e gli esercizi fisici organizzati dal fisioterapista Daniele serviranno al mantenimento e al miglioramento del cammino. Mentre per Nema il Dr. Daniele, in attesa dell’arrivo di altri fisioterapisti, ha spiegato alla mamma e al fratellino gli esercizi di mantenimento, da effettuare ogni giorno:

Domenica 20 sono arrivati Marialina (neo magistrato) e Daniele da Milano; ci hanno portato altri zaini donati da Macho, tanti vestiti, cancelleria, medicinali; anche materiale per il riciclo della carta e una donazione in contanti.

                                                    Marialina e Daniele mentre spiegano i vari passaggi per il riciclo della carta

 Marialina, assistita da da altri volontari, esegue decori didattici alle pareti della classe “SCHOOL FOR SCHOOL”

Di solito Claudio ogni 3 mesi porta in dono il cibo alla famiglia di Nema: questa volta i 5 volontari si sono fatti carico dell’acquisto del cibo. Grazie!!! Un ulteriore ringraziamento ai volontari è dovuto per la loro disponibilitàa trasportare le donazioni ricevute in Italia. Inoltre tutti i volontari hanno acquistato parecchi braccialetti, collanine e tovagliette: tutti prodotti realizzati da Sidi, Salma (cuoca) e dalle maestre della scuola materna, come da nostro programma di autosostentamento. Ora che abbiamo le “nostre magliette”, che vengono usate dai volontari nel corso della loro permanenza, sarebbe bello lasciarle a loro in dono a fine volontariato.Per cui in settembre organizzeremo altre magliette con l’aggiunta della scritta VOLUNTEERS, da dare in dono ai volontari che ci raggiungono, a fine stage.

La preparazione dei braccialetti personalizzati con i nomi I volontari all’ingresso del Centro

La stagione (ricordo che qui è inverno) permette la raccolta di molte cavallette, cotte e mangiate, come prelibatezza:

Il tempo libero nel mese di agosto consente ai ragazzi di costruire giochi con i legnetti, ma anche giocare a football con i volontari, inoltreDaniele e Martina hanno completato lo stemma al Dispensario e tutti e 5 hanno dato la merenda:

Lunedì 28 è iniziato il terzo e ultimo trimestre dell’anno scolastico 2017: i volontari, le maestre e i bimbi vi salutano:

Mercoledì 30 visita al S. FRANCIS REHABILITATION PROJECT di Malindi (dove abbiamo ospite Sabina) e colloquio tra il fisioterapista keniota e italiano, con visita e trattamento a un bimbo affetto da paralisi cerebrale infantile.

SEGUITECI SUL SITO WWW.SOLIDARIETAKENYA.ORGAGGIORNATO nelle voci CHI SIAMO, IL NOSTRO STILE e TURISMO RESPONSABILE, CON LA NUOVA PROPOSTA “ROYAL TULIA HOME” E SOGNATE INSIEME A NOI CON IL SUGGESTIVO TRAMONTO MALINDINO (FOTO DI SABATO 26 AGOSTO ore 18,40)

NELLA PROSSIMA NEWSLETTER I COMMENTI DEI VOLONTARI DI AGOSTO VENUTI PER LA PRIMA VOLTA

INFORMAZIONICULTURALI: IL NOSTRO STILE, LA NOSTRA MISSIONE, LA NOSTRA FILOSOFIA DI VITA DAL KENYA (5):

1.Un teschio di scimmia vecchio 13 milioni di anni. É questa l’incredibile scoperta fatta da un team di ricercatori nel nord del Kenya. Alesi, come lo hanno ribattezzato gli scienziati, quando è morto era ancora un cucciolo di un anno e quattro mesi. Si tratta del reperto meglio conservato mai trovato nell’area e il merito è delle ceneri di un’eruzione vulcanica avvenuta 13 mln.di anni fa.

2.Kenyatta riconfermato Presidente del Kenya. L'opposizione contesta. Uhuru Kenyatta è stato riconfermato Presidente della Repubblica del Kenya per il suo secondo mandato. Il figlio di Jomo Kenyatta, colui che è considerato il padre dell’Indipendenza del Kenya, primo leader della Repubblica Africana dal 1963 al giorno della sua morte, nel 1978, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei votanti con 8.203.290 preferenze e una percentuale del 54,27% contro i 6.762.224 che corrispondono al 44,74% di Odinga. Kenyatta, già ministro delle Finanze dal 2008 al 2013, guiderà per altri cinque anni il Paese con il suo vice William Ruto, confermato nella stessa posizione ricoperta nella precedente legislatura.Gli osservatori internazionali del voto, capeggiati dall’ex vicepresidente americano John Kerry, hanno dichiarato che le elezioni sono state libere e limpide e hanno invitato Odinga a rispettare la legge e porgere eventuali reclami nelle sedi competenti, senza aizzare la folla prematuramente come avvenuto durante gli scrutini. Dichiarazioni gravi maturate durante gli scrutini, che hanno causato manifestazioni e scontri, per fortuna limitati alla zona del Lago Vittoria (roccaforte di Odinga) e alla baraccopoli di Mathare, nella periferia di Nairobi.

3.Dopo le elezioni, le 10 opere più importanti che riguardano la costa keniana (dal portale italiano in Kenya):

1. AEROPORTO INTERNAZIONALE DI MALINDI. Durante il comizio a Malindi della sua campagna elettorale, il Presidente Kenyatta ha ricordato che una volta rieletto, avrebbe concluso i lavori di ampliamento della pista per far atterrare voli internazionali a Malindi. “Chi ha la casa nella zona che verrà espropriata, sarà adeguatamente rimborsato – ha detto Kenyatta – ma l’aeroporto si deve fare”. Ora, senza paura di mosse che a ridosso del voto potrebbero essere impopolari, i lavori dovrebbero riprendere con più celerità.

2. STRADA ASFALTATA PER LO TSAVO EST. L’asfaltatura totale della strada Malindi-Sala Gate della Tsavo Road secondo i piani dovrebbe avvenire entro marzo 2018, almeno per quanto riguarda il tratto che va da Malindi a Langobaya (50km circa). Ma l’intenzione è di ultimare tutta la strada in tempi brevi, per poter permettere anche lo sviluppo agricolo della zona del Galana River, dove gli israeliani stanno approntando un importante progetto idrico con una grande diga e l’irrigazione di migliaia di ettari di terreno.

3. TANGENZIALE DI MOMBASA. La grande opera per smaltire il traffico della città-isola costiera è già a buon punto e secondo i piani del Governo dovrebbe terminare nei primi mesi del 2018. Dall’aeroporto internazionale MOI si potrà uscire dalla città senza attraversare il centro. Soluzione che farebbe risparmiare almeno mezz’ora nel tragitto per Malindi, in attesa che sia pronto l’aeroporto internazionale nella Contea di Kilifi.

4. STRADA COSTIERA MALINDI-WATAMU. Una delle promesse in campagna elettorale da parte dell’attuale e riconfermato Governo era quello di prendere in mano la annosa situazione del collegamento costiero tra Malindi (Casuarina) e Watamu, passando da Mayungu. Due mesi fa sono iniziati i lavori, appaltati a una ditta cinese, che allargheranno e batteranno il manto stradale fino all’abitato di Mayungu. Nella seconda fase, prevista per il 2018, dovrebbe esserci il tratto che va dal villaggio dei pescatori a Watamu, via Jacaranda bay.

5. AUTOSTRADA VELOCE MOMBASA-NAIROBI. E’ uno degli ultimi progetti lanciati da Kenyatta, ma sottovoce e non strillati durante la campagna elettorale. Sarà una finanziaria americana ad appaltare i lavori per costruire l’autostrada veloce a sei corsie (tre per ogni direzione di marcia) che viaggerà parallela alla ferrovia. Si tratterà di una highway sul modello europeo, con i caselli autostradali per i pedaggi. Si prevede l’inizio dei lavori per il 2018 e la fine entro il prossimo mandato elettorale.

6. PORTO DI LAMU. Il cosiddetto LAPPSET (Lamu Port Sud Sudan Ethiopia) dovrà essere il fiore all’occhiello del Governo Kenyatta per la sua “Vision 2030”. Il mega porto per l’attracco delle petroliere si collega con l’oleodotto che porterà il greggio dai paesi coinvolti nel finanziamento del porto direttamente alle navi. Nel progetto sono incluse anche raffinerie in loco, ma ecologisti e UNESCO stanno cercando di opporsi per salvaguardare la riserva naturale dell’arcipelago, meta di turismo internazionale.

7. CIRCONVALLAZIONE DI MALINDI. E’ uno dei sogni dei residenti della località turistica, più volte presentato e ogni volta dimenticato nei cassetti del Ministero dei Trasporti o dei tecnici delle strade. Parallelamente all’ultimazione dell’aeroporto di Malindi potrebbe finalmente vedere la luce. Il progetto prevede una deviazione obbligatoria per i mezzi pesanti non diretti a Malindi, all’altezza della BP Petrol Station, dopo l’aeroporto, con una strada asfaltata che uscirebbe prima del fiume Sabaki, saltando così il centro cittadino. Oltre a smaltire il traffico, prevedrebbe il riarredo urbano di Malindi, che ne avrebbe davvero bisogno per rilanciarsi come meta turistica.

8. SECONDO PONTE DI NYALI A MOMBASA. Anche questo progetto è stato presentato in campagna elettorale, ma fa parte del prolungamento della tangenziale già iniziata nella scorsa legislatura dal Governo Kenyatta. E’ stato già individuato il luogo, nell’entroterra, dove “raddoppiare” il ponte di Nyali che di fatto introduce nella città di Mombasa e che è ormai cronicamente sottoposto a imbottigliamento del traffico.

8. STRADA ASFALTATA MAMBRUI-MARAFA. L’asfaltatura della strada che da Mambrui porta a Marafa e a Baricho, dove sorge la più importante centrale di filtraggio delle acque del bacino del Galana, che consegna l’acqua a tutta la regione costiera, dovrebbe iniziare nel 2018 e fa parte del “Pacchetto Infrastrutture” della Contea di Kilifi presentato dal Governo nella precedente legislatura e più volte ribadito da Kenyatta in campagna elettorale.

9. AMPLIAMENTO DEL PORTO DI MOMBASA. L’appalto è stato dato ai giapponesi, che costruiranno un secondo grande deposito per i container e una serie di docks per l’attracco di grosse navi cargo. Inoltre è in fase di costruzione una linea ferroviaria che si collegherà a quella costruita e ultimata dai cinesi, e arriverà direttamente al porto per caricare i container diretti a nord del Paese, nello scalo merci di Naivasha (altra grande opera della “Vision 2030”) e in Uganda.

10. AUTOSTRADA A 4 CORSIE BAGAMOYO-MALINDI. E’ una delle possibilità a cui si crede meno, anche perché sarebbe frutto della collaborazione tra Kenya e Tanzania. Tra i due Paesi pur non essendoci ostilità, non corre buon sangue politico-economico, specialmente dall’insediamento del nuovo Premier tanzaniano John PombeMagufuli. Il finanziamento sarebbe assicurato dalla banca mondiale e prevedrebbe la costruzione dell’autostrada tra la cittadina di Bagamoyo, a nord di Dar Es Salaam, il confine con il Kenya (alcuni tratti sono già asfaltati), Mombasa e infine Malindi.

4. Da lunedì 28 agosto è entrata in vigore la legge che mette definitivamente al bando in Kenya i sacchetti di plastica:è proibito l'utilizzo su tutto il territorio nazionale di sacchetti di plastica di ogni tipo (per adesso anche i biodegradabili). Sono ammessi solamente gli impacchettamenti delle aziende produttrici di alimenti, che rechino il marchio della propria azienda, la scadenza del prodotto, gli ingredienti ecc. Anche per i prodotti freschi o surgelati c'è l'esenzione, a patto che le buste impacchettate siano contrassegnate. Così anche per i grandi sacchi per la raccolta di rifiuti. Sono utilizzabili solo quelli che portano il marchio o il nome di chi li utilizza, previo accordo con la ditta che li trasporterà alla discarica, quelli lavabili e nessun altro tipo di sacchi dell'immondizia.Sono ammessi sacchetti di juta, papiro, mais, amido, kassava, e quelli di polipropilene ("tessuto non tessuto"), oltre a quelli di ogni tipo di tessuto.Il bando non viene applicato all'interno degli aeroporti, che sono considerati zona franca.Chiunque faccia acquisti al Duty Free shop e porti con sé il sacchetto di plastica all'estero, lo può fare.Viceversa, qualsiasi sacchetto di plastica, che sia del duty free shop o portato dal proprio paese, dovrà essere dichiarato e lasciato in aeroporto. Le multe sono molto salate (fino a 40 mila euro o due anni di reclusione).

5. La prima mossa economica del nuovo Governo keniota è per la scuola. Sia quella dell'obbligo, sia quella superiore. La "Primary School", che sono elementari e medie insieme secondo il sistema inglese 8-4-4, in Kenya è gratuita ma ci sono diverse spese che gravano sui singoli istituti e che in mancanza di fondi i direttori scolastici devono recuperare "autotassando" i genitori e talvolta anche gli insegnanti. Lo stanziamento deciso da Kenyatta di due miliardi e mezzo di scellini (circa 20 milioni di euro) va in questa direzione. I fondi sono già stati stanziati e saranno distribuiti negli istituti che da troppo tempo hanno accumulato spese senza rimborsi e per pagare insegnanti supplementari o altre facilities. A breve verrà staccato un secondo assegno, di 6.4 miliardi per le "Secondary School", ovvero le superiori statali, che devono affrontare spese maggiori, sia per le strutture che le ospitano sia per il corpo insegnante. In più con la riapertura degli istituti scolastici, ci si avvia nell'ultimo trimestre e i fondi stanziati serviranno anche per le spese di organizzazione degli esami di primaria e di maturità. In Kenya le scuole primarie sono 23 mila e le secondarie 9.000.

                                                                 DAL MONDO (2):

1. Il leone (09 agosto è il World Lion Day) è inserito da oltre vent’anni nella lista rossa degli animali «vulnerabili» dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). Tra le principali minacce alla loro sopravvivenza non ci sono solo la riduzione degli habitat naturali, il conflitto con gli allevatori di bestiame, l’incremento demografico, la ricerca di selvaggina per sfamarsi (bushmeat) e l’utilizzo delle ossa di leone per la medicina tradizionale (pratica sconosciuta in Africa ma diffusa in Cina e Laos), al primo posto permane tuttora il safari di caccia per trasformare i leoni in trofei da appendere alle pareti.«In soltanto 21 anni, l’equivalente di tre generazioni per questi animali, il declino del leone africano è stato impressionante», ricorda il Wwf.In cinque Stati (Botswana, Namibia, Sudafrica, Zimbabwe e India), dove sono protetti e la lotta al bracconaggio è efficace, negli ultimi vent’anni i leoni sono aumentati del 12%, mentre negli altri Stati dove vivono si sono ridotti del 60%.

2.Profilassi antimalarica, addio sempre più vicino. Oltre al vaccino, in arrivo un nuovo farmaco da Novartis. Mesi contati per la profilassi antimalarica. Se la svolta storica già annunciata del vaccino contro la parassitosi trasmessa dalla zanzara anofele vedrà la luce tra un anno, c'è un'altra buona notizia per gli africani e chi frequenta il Continente Nero: la casa farmaceutica svizzera Novartis, uno dei giganti della medicina mondiale, sta finalizzando la messa a punto di un nuovo farmaco per debellare la malaria una volta sopraggiunta. KAF 156, questo il nome provvisorio del medicinale, già testato con successo in Mali e pronto per essere immesso sul mercato, dopo ulteriori verifiche. Ci vorrà ancora qualche mese, anche perché la multinazionale vuole essere certa del suo effetto totale. KAF 156 infatti, a detta dei manager dell'azienda, dovrebbe essere il primo farmaco in grado di far guarire i malati di malaria senza bisogno di "richiami". Un solo farmaco e una sola cura, quindi, perché appartiene ad una nuova classe di composti antimalariali chiamati imidazolopiperazine. È stato progettato per essere utilizzato in combinazione con una formulazione migliorata della lumefantrina antimalarica esistente. In questo caso la medicina sarebbe di gran lunga più efficiente dell'artemisina, l'elemento scoperto dai cinesi e già molto diffuso in Africa e anche in Kenya, che deve però essere combinato con altri principi attivi per stroncare il virus "plasmodiumfalciparum", ma soprattutto darebbe la botta di grazia alle medicine preventive, come Malarone e Lariam, che non solo appaiono ormai antiquate ma che danneggiano il fisico più di quanto non proteggano veramente dai rischi di prendere la malaria, come ampiamente illustrato da esperti in materia.

                                                                       DALL’ITALIA (2):

1.È mortoil cinque agosto, intorno alle 10.30, all’età di 83 anni, dopo una lunga malattia, il cardinale Dionigi Tettamanzi. Arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011, si è spento nella Villa Sacro Cuore, la Casa di spiritualità della Diocesi, a Triuggio, in Brianza, dove si era ritirato dopo la fine del mandato.Dionigi Tettamanzi ha puntato su un binomio: che Milano fosse cantiere di socialità e possedesse un’anima. In perfetto stile ambrosiano aveva un’idea del Cristianesimo ispirata al Vangelo delle Beatitudini, all’annuncio fatto per poveri e afflitti, per la giustizia e la pace. La Chiesa per lui doveva spendersi affinché quelle parole divenissero vita effettiva nella città: per cambiarla nei cuori delle persone e nel governo della cosa pubblica. Altrimenti, disse, i cattolici sarebbero diventati «ininfluenti» e «superflui». (Tratto da Corriere.it)

2.Non c’è più alcun dubbio: almeno 3 casi di cancro su 10 sono dovuti a quello che mangiamo. È altrettanto certo che la dieta mediterranea svolge una funzione protettiva: molti studi dimostrano che un regime ad alto contenuto di calorie, ricco di grassi animali, carni rosse, insaccati e povero di fibre è associato a un aumento dei tumori. Viceversa, diete ricche di fibre (cioè caratterizzate da un alto consumo di frutta e vegetali) sembrano avere un ruolo protettivo. Anche l’abuso di alcol, il sovrappeso, l’obesità e la scarsa attività fisica fanno lievitare il rischio di un tumore. Da quando è arrivato il volontario e amico Dr. Massimo, abbiamo adottato l’alimentazione (come ha ben spiegato nelle conferenze)anche al Royal Tulia, chiamato “Massimo Food Style”. DA PAPA FRANCESCO (1): 1. E ‘uscito in Germania «La perdono, padre» scritto da Daniel Pittet, stuprato a otto anni da un monaco cappuccino. Nell’introduzione papa Francesco chiede perdono. Per le vittime di violenza pedofila è una sfida davvero grande prendere la parola e raccontare quanto abbiano dovuto patire, riuscire a descrivere come le esperienze traumatiche di anni addietro continuino a tormentarli anche a distanza di tempo. Per questo motivo la testimonianza di Daniel Pittet è così necessaria, preziosa e coraggiosa.Dopo quarantaquattro anni Daniel ha deciso di andare a rintracciare il suo aguzzino, quell’uomo che gli ha portato dolore fin nel profondo dell’anima, di guardarlo negli occhi… e di stringergli la mano! Quel bambino ferito è oggi un uomo che cammina a testa alta. Può essere ferito, ma camminerà sempre a testa alta. Le sue parolemi hanno davvero commosso: «Molte sono le persone che non riescono a capire come io possa non provare odio nei suoi confronti. Io l’ho perdonato ed ho ricostruito la mia vita sulle fondamenta di quel perdono». Io vorrei ringraziare Daniel, perché sono testimonianze come la sua che rendono possibile passare oltre il plumbeo silenzio che circonda i dolori e gli scandali, testimonianze che vanno a portare luce all’interno di tenebre spaventose che si celano nella vita della Chiesa, scrive Francesco nell’introduzione del libro.

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