Newsletter Gennaio 2018

La felicità è una meta a cui tutti ambiscono ed è sicuramente quello che desideriamo di più dal Nuovo Anno. Non importa se siamo donne o uomini, se siamo fidanzati, sposati o single, se siamo persone in pensione, in carriera o lavoratori precari o studenti o altro ancora: la felicità non è una questione di status o di posizione sociale. In effetti: che cos’è la felicità e da cosa dipende? Secondo Nietzsche “La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa”. Goethe invece la descrive così: “Chi opera lietamente e si rallegra del suo operato, è felice”. O ancora, come dice Hermann Hesse, “La felicità è amore, nient’altro”. Ma cosa possiamo fare per essere felici nel 2018?Vi propongo di stare con noi, di camminare insieme, di farvi coinvolgere dalle emozioni che il Tabasamu Centre sa donare. Lo so, non è sufficiente, direte voi, mafare del bene fa bene ed oltre ad essere felici, sarete anche sereni! Il programma di sviluppo e di allargamento dei servizi che vogliamo offrirenel 2018 è molto ampio.

Nell’imminenza del S. Natale si sono susseguiti una serie di donazioni, alcune giunte inaspettate, altre previste: Venerdì 22.12 abbiamo ritirato alla Posta di Malindi altri 4 pacchi pieni di vestiti, inviati da Marzia da Parigi: Grazie!!!

Venerdì 22.12 donate in Italia le attrezzature per la maternità, donati da Fondazione Rockefeller: GRAZIE!

Sabato 23.12siamo andati a portare gli auguri natalizi alla famiglia di Nema: PAPA FRANCESCO ha detto nella S. Messa di Natale: Non bisogna chiudersi per timore: «Natale è tempo per trasformare la forza della paura in forza della carità, in forza per una nuova immaginazione della carità. La carità che non si abitua all’ingiustizia come fosse naturale, ma ha il coraggio, in mezzo a tensioni e conflitti, di farsi “casa del pane”, terra di ospitalità.

Mercoledì 27.12visita di Mirella da Roma e saluti del Tabasamu al volontario Luigi, che ha offerto la merenda e donato zucchero di canna e latte a lunga conservazione per la colazione dei piccoli della nursery, dal 02 gennaio.

Lunedì 01 sono arrivati i nuovi banchi e cattedra della classe 5 (il falegname Hamadi questa volta è arrivato al pelo!).

Martedì 02 è iniziato il nuovo anno scolastico 2018 ed è entrata in vigore la riforma scolastica (vi prego di leggere alle Informazioni Culturali, dal Kenya). La riforma ha implicato una riorganizzazione delle classi e degli alunni, anche perché il numero massimo per classe è stato ridotto per legge a 30 studenti. Il numero complessivo dei bambini presenti sono 360. Gli alunni dalla class 4 dovranno andare fino alla Class 8 (vecchio sistema), mentre gli studenti della Class 1, 2 e 3 completeranno il ciclo sino alla Class 6 (nuovo sistema). Come sempre in questi casi, inizialmente sta generando alcuni scompensi, ma poi quando tutto si assesterà, il cammino proseguirà spedito, con una evoluzione anche della didattica. Il personale è aumentato di una nuova maestra di nome Mercline, di una nuovacleaner e di un aiuto cuoco.

Ha detto Papa Francesco: “i bambini sono un segno di speranza, di vita, sono anche espressione e testimonianza per capire lo stato di salute della famiglia, della società, del mondo intero. Quando i bambini sono accolti, amati, custoditi, tutelati, la famiglia è sana, la società migliora, il mondo è più umano”

 Mercoledì 03.01 i comaschi Anna e Paolo ci hanno regalato medicinali, cancelleria, mutandine... per i nostri bimbi e visitato il Tabasamu C. insieme con Damaris(gestore di B&B) in Malindi: GRAZIE!

Giovedì 04 arrivata da S. Maria Maggiore (Va) la volontaria Simona, neo infermiera professionale che ha portato in donotante medicine e materiale sanitario:

La giovane Simona, per tutto il periodo di permanenza,ha svolto attività solidale insieme con Sister Justina nel dispensario, seguendo le varie visite, dimostrando partecipazione, impegno e senso di responsabilità. Inoltre ha giocato con i bambini ed insieme ad Alessia ha fatto disegni alle pareti di una classe e un cartellone didattico, ha imparato a fare i braccialetti. Ha donato la merenda all’ultimo giorno e per finire … è stato molto emozionante il momento dei saluti …

I genitori diNicole della Scuola Materna Sogliandi Busto Arsizio hanno donato (da tempo) un bellissimo crocefisso e due copri-altare ricamati per la nostra chiesa: GRAZIE!!!Per il trasporto di oggetti donati in Italia utilizziamo i volontari

Venerdì 05 è improvvisamente mancato il Vescovo di Malindi Rt. Rev. Emmanuel Barbara, una persona con cuitrattenevo consueti incontri, …l’ultimo colloquio in dicembre. Sin dal 2013 gli proposi di avere tre suore per venire in aiuto a Marisa e dal 02 gennaio 2015 è iniziato ufficialmente il rapporto con la Congregazione delle Suore Francescane del Sacro Cuore di Gesù.Dal gennaio 2017 si è aggiunta un’altra suora.

La foto a sx del 26.11.16: Benedizione fine S. Messa nel corso dell’inaugurazione della nuova chiesa donata da Claudio. Foto a dx al funerale del 18.01.

La collaborazione con il Vescovo si concretizzava ogni volta lo andavo a trovare: sempre disponibile all’ascolto, in ogni momento in cui avevo bisogno. Ho perso un punto di riferimento per l’attività solidale al Tabasamu Centre, ho perso un amico, ho perso una persona con cui confidarmi ed esprimere le mie ansietà, le mie gioie. Una persona cui potevo esternare le pulsioni del Tabasamu Centre, della Comunità Cattolica di Kaembeni,… Ciao caroAmico Emmanuel, hai un posto speciale nel mio cuore!

Lunedì 15 è arrivata Alessia dalla Franciacorta per un mese di volontariato: persona molto sensibile e disponibile.

Giovedì 18 sono iniziati i lavori di ampliamento della cucina per far fronte alla preparazione dei pasti per 360 bambini.

Domenica 21 Alessia e Simona nel corso di una gita al mare hanno parlato con così tanta passione del Tabasamu C. e di quello che facciamo a turisti bresciani, che hanno dato un’offerta: Grazie!!! La solidarietà degli italiani è sconfinata!!!

Lunedì 22e martedì 30 visita dell’ostetrica Giovanna da Roma: ci ha portato vestitini per neonati, medicine, …

Lunedì 22 iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo edificio, nel reparto sanità, per lo screening e vaccinazioni con locali per visite pre-parto e dopo parto. Tale servizio sarà rivolto a tutti i neonati di Kaembeni, grazie alla collaborazione con i dottori del Dispensario statale di Marikebuni e grazie alla donazione di Alberto M. Presidente di Onlus dell’erbese.

Martedì 23 finalmente è arrivato l’arredamento della maternità, acquistato in Malindi:

Mercoledì 24 la dr.ssa Anna pediatra di Milano ha iniziato il ciclo di visite ai nuovi piccoli della scuola materna con gli amici Gianpaolo e Danieladi Bardolino, che ci hanno portato uniformi per il basket e tante medicine: Grazie!!!

Venerdì 26Gianni e Gabrielladal bresciano ci hanno fatto visita portandoci tanti vestiti in dono e il mosaico per il tabernacolo della nostra chiesa, realizzato dallo zio di Andrea di Trezzano Rosa, da quest’ultimo donatoci. Gianni e Gabriella, ci hanno consegnato una raccolta fondi del titolare e colleghi della ditta Elvi motori elettrici: Grazie!!!

Lunedì 29 visita degli amiciIvo e Anna: ci hanno portato deliziose caramelle di liquirizie e una donazione

Martedì 30 è arrivata la volontaria Vera da Mantova, ci ha portato tanti vestiti usati: Grazie!!!

Devono essere gli esseri umani a guidare la rivoluzione digitale e l’altra rivoluzione del nostro tempo, quella dell’intelligenza artificiale. Invece il rischio è diventare noi gli schiavi in un tempo dominato dalla tecnologia.

INFORMAZIONI CULTURALI DAL KENYA:

Informazioni tratte dal portale italiano in Kenya: Rivoluzione nel sistema scolastico del Kenya.

Dopo trentadue anni viene pensionato il vecchio sistema, denominato 8-4-4 (otto classi elementari, ovvero “primary school”, quattro di superiori e quattro di università) ed entra in vigore un più complesso ma moderno 2-6-3-3-3-3. Si tratta di due anni di “preparatory school”, dai 4 ai 6 anni, poi sei anni di scuola primaria inferiore, tre di primaria superiore, tre di superiori generiche, tre di superiori specifiche e infine tre di università. Le materie che verranno insegnate nella scuola primaria inferiore sono il kiswahili, l'inglese, la grammatica e la matematica, nonché la scienza, gli studi sociali e le attività agricole. La primaria superiore comprenderà Kiswahili, Inglese, Matematica, Scienze della casa, Agricoltura, Scienza e Tecnologia, Arti Creative (artigianato, artigianato e musica), Educazione civica, Educazione Fisica e Sanitaria. Altri studi sociali (cittadinanza, geografia e storia) con l'opzione di una lingua straniera (francese, tedesco, cinese e arabo).L' insegnamento secondario inferiore (livelli 7,8 e 9) e l'insegnamento secondario superiore (livelli 10,11 e 12) richiederanno ciascuno tre anni. Dodici materie principali saranno insegnate al livello secondario junior - Matematica, Kiswahili, Inglese, abilità di vita, educazione alla salute, studi sociali, scienze integrate, studi di business, formazione religiosa, agricoltura, educazione civica, sport ed educazione fisica. Agli studenti di questo livello sarà inoltre richiesto di prendere un minimo di una e un massimo di due materie opzionali che si adattano alle loro scelte di carriera, personalità, abilità e interessi. Scienze della casa, lingue straniere, lingua dei segni keniota, lingue indigene, arti visive, arti dello spettacolo, arabo e informatica saranno opzionali presso le scuole secondarie junior. Gli allievi della scuola secondaria superiore (15-17 anni) si concentreranno su tre aree di specializzazione a seconda delle loro abilità, talenti e interessi. Si tratta di arti e sport, scienze sociali, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM).I laureati di questo livello avranno la possibilità di iscriversi a centri di formazione professionale o proseguire gli studi universitari per tre anni.

Divieto bottiglie di plastica dal prossimo aprile in Kenya. La NEMA ha dato tre mesi di tempo alle aziende produttrici per presentare progetti di riciclo. La National Environment Management Authority, braccio esecutivo del Ministero dell'Ambiente keniano, ha presentato la sua proposta per vietare la produzione e la distribuzione delle bottiglie di plastica nel Paese, a partire dal prossimo 30 aprile. La decisione è maturata dopo l'ultimatum di tre mesi dato dall'Ente alle aziende produttrici di bottiglie di plastica."Se entro il 30 aprile le aziende non produrranno un progetto convincente sul riciclo della plastica, la legge verrà gazzettata" ha dichiarato il direttore della NEMA John Koncellah. Da tempo il Ministero dell'Ambiente aveva avvertito i produttori di plastica del Paese che avrebbero dovuto iniziare a pensare in maniera concreta allo smaltimento delle bottiglie, ma secondo la NEMA questo non è avvenuto, non essendoci stata nessuna richiesta di dialogo e nessun tavolo di concertazione tra Governo e aziende. Dopo il bando totale dei sacchetti di plastica, ora il Kenya potrebbe seguire altre Nazioni africane come Rwanda ed Eritrea nell'abolire anche le bevande vendute nelle bottiglie di plastica, e anche quelle d'importazione.

DALL’ITALIA

DON BOSCO, 130 DALLA MORTE: «Don Bosco ci insegna anzitutto a non stare a guardare, ma a porsi in prima linea per offrire ai giovani un’esperienza educativa integrale». E’ quanto scrive Papa Francesco al rettor maggiore dei Salesiani, in occasione del bicentenario della nascita di Don Bosco, che avrà il suo culmine nel ritrovo a Torino al Colle Don Bosco domenica 16 agosto, con giovani ed ex allievi provenienti da oltre 132 Paesi del mondo, a riprova del respiro internazionale del messaggio salesiano e dell’eredità pedagogica del sacerdote piemontese. Un lascito che oggi conta oratori, scuole, centri di formazione professionale, parrocchie, case famiglia, centri di spiritualità, comunità di recupero, centri di aggregazione, università e centri di studio in 131 nazioni, ancora incentrati su quell’amore per i giovani che portò Don Bosco a creare il primo centro salesiano nel rione torinese di Valdocco nel 1854. E quella formula educativa pare reggere bene al passare del tempo, forse per quel mix unico di aggregazione e studio che trova nel cortile e nel campetto da calcio il suo fulcro, o per la non esclusività delle scuole salesiane, che nella mescolanza tra ceti diversi si distinguono da molti altri istituti religiosi. Del resto i primi allievi di Don Bosco, nella Torino di metà ‘800, erano bambini di strada costretti al lavoro nelle fabbriche, spazzacamini e detenuti delle carceri cittadine, spesso privi di famiglia, e per salvarli o dargli un futuro migliore il sacerdote pensò sì ad avvicinarli alla fede, ma anche a istruirli e insegnarli mestieri che potessero rendergli dignità. Un perfetto amalgama di spirito e concretezza che continua a dare frutti, insieme a una certa libertà di scelta intellettuale lasciata agli studenti e oggi riconosciuta dai tanti ex allievi, tra cui figurano molti volti noti della nostra società, da Silvio Berlusconi a Gian Carlo Caselli, Adriano Celentano, Guido Bertolaso, Gianni Rivera, Marco Travaglio e persino Papa Francesco.

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